Amsterdam è la città che da sempre ho voluto visitare. Amsterdam è quella città che ti rapisce, che ti trasporta in un mondo completamente diverso. E, grazie al mio lavoro, ho avuto la fortuna di poterla visitare spesso, ma mi è da subito entrare nel cuore ed ogni volta che metto piede in questa città, sento come se la vita avesse deciso di regalarmi un sogno, come se la vita avesse deciso di trasportarmi in un'altra dimensione. Una dimensione in cui sono sola e non c'è pericolo. Una dimensione che mi tiene lontana dall'esterno, lontana dai problemi, lontana da Antonio, dalla denuncia che non ho ancora fatto, dal suo nome che non riesce ad uscire dalla mia bocca perché sono troppo buona per rovinargli la vita, per rovinargli quella carriera che si è costruito con tanto impegno. Sono troppo buona anche se lui con me non lo è stato e questo è causa dei miei problemi con Damiano, anche se, dopo la discussione alla Måneskin House sembra essersi tranquillizzato. Ha provato a rispettare la mia richiesta di prendere tempo, anche perché il nome di Antonio è stato bandito dalle nostre conversazioni e non ci è spuntato tra i piedi come accaduto l'ultima volta. E Amsterdam cade a pennello in questa situazione perché quando sono qui mi lascio tutto alle spalle e ciò che è accaduto a Roma resta a Roma, nessuno può rovinarmi Amsterdam, nemmeno i pensieri più profondi, nemmeno le paure più nascoste, nemmeno una decisione da dover prendere.
I Måneskin ed io siamo arrivati questa mattina qui ad Amsterdam per la promozione europea di 'Teatro d'Ira' che sta girando un po' tutti i paesi. Ormai la mia vita oscilla tra la Måneskin House e qualche capitale europea. Non torno a Roma dal giorno in cui siamo partiti per la Måneskin House e, con tutti gli impegni che ci aspettano, chissà quando ci metterò nuovamente piede. Ma non ci do tanto peso, restare lontana dalla mia città, in questo momento, può solo farmi bene. Magari, quando ci ritornerò, avrò preso una decisione definitiva e metterò fine a tutta questa storia di cui, ormai, non voglio più portare il peso.
"Amsterdam è bella a tutte le ore" affermo allontanandomi dalla finestra che affaccia sulla città in pieno centro dell'albergo in cui alloggiamo oggi.
"Un giorno ci verremo da liberi e ti porterò a visitarla tutta" ammette Damiano mentre continua a fissare il cellulare tra le mani.
Come spesso accade, cerchiamo di goderci i pochi momenti di libertà che ci concede la promozione europea. E, anche se, è ormai pomeriggio inoltrato, possiamo ancora trascorrere qualche ora prima di trasferirci nello studio televisivo dove i Måneskin terranno un mini concerto e risponderanno alle domande dei fan presenti. Il successo ottenuto dopo l'Eurovision non ha eguali, stanno scalando le classifiche e i fan li attendono in ogni singolo angolo delle città che visitano per ottenere una foto o un autografo. Questo mi rende orgogliosa di loro e di ciò che hanno creato, nonostante abbiano gli occhi stanchi, così come ce li ho io, al loro seguito ogni istante, ma ne vale la pena. Ne vale la pena perché il duro lavoro ripaga sempre e loro ne sono la dimostrazione.
"Che stai guardando?" chiedo sedendomi accanto a lui sul letto della nostra camera.
"Niente!" alza leggermente il tono della voce e quando fa così so che è tutto tranne che niente.
"Dai, fammi vedere" insisto cercando di prendergli il telefono dalle mani, ma si arrende e volta lo schermo verso di me.
Le Instagram Stories di Antonio scorrono lente davanti ai miei occhi: su una spiaggia al mare, a cena in un ristorante con altre persone, video di un concerto, foto di lui con i fan, spezzoni del suo ultimo video e chi più ne ha, più ne metta. Un tripudio di suoi momenti, un tripudio di spezzoni della sua vita, quella vita che si sta godendo come se non avesse fatto niente, come se non avesse deciso di prendersi gioco di me, come se non mi avesse stalkerata, come se non avesse provato a violentarmi, come se non mi avesse aggredita. La sua vita va avanti e, a differenza della mia, va avanti nel modo più sereno possibile, mentre io sono qui, ancora una volta, a chiedermi cosa fare, a crogiolarmi nel mio dolore. Un dolore che non so quando potrà andare via. Un dolore che, secondo la mia psicologa, mi accompagnerà per tutta la vita e che non riuscirò mai a dimenticare, anche quando una decisione sarà presa e lui ne pagherà le conseguenze. Perché questi sono episodi che ti segnano, episodi che ricorderai per sempre, anche quando ti sembrerà di essere guarita, loro si presenteranno nei momenti peggiori, per farti stare ancora più male.
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E prometti domani a tutti parlerai di me || Måneskin || Damiano David
Fanfiction'E prometti domani a tutti parlerai di me'. La trama di questa storia è tutta racchiusa in questa frase. Se vi va, dategli una chance #1 in Musica #1 in Band #1 in Måneskin #1 in DamianoDavid #1 in EthanTorchio #1 in Ventanni