GIULIA
Questa prima settimana è volata via. E' stata intensa e faticosa, ma che gioia poter lavorare con tutti questi professionisti.
Il clima in casetta è piacevole. Ho stretto bei rapporti quasi con tutti.
Passo gran parte del tempo con Leo, che ogni giorno cerca di insegnarmi qualcosa in cucina.
Parlo di danza e di arte con Sam ed Evandro. Di capelli, smalti e trucchi con Rosa e Martina.
Insomma, ognuno di loro mi sta dando qualcosa. Ed io, come una spugna, sto facendo tutto mio. Di certo uscirò da questa scuola migliorata, penso mentre mi getto rovinosamente
sul letto, esausta dalla giornata appena trascorsa.
L'unico che sento lontano anni luce è, ormai, Sangiovanni.
Dopo l'episodio della bottiglia rotta e del mio dito tagliato a causa di quest'ultima, mi ha rivolto a stento la parola.
Non lo capisco quel ragazzo. Ma in certo senso preferisco sia così.
Mantenere queste distanze gioverà di sicuro più a me che a lui. Ho saputo che è fidanzato, per cui ogni emozione provata con e per lui, potrebbe arrecarmi il doppio del
dolore essendo chiusa qui dentro, costretta a vederlo ogni giorno.
Per cui è da ieri che lo ignoro beatamente. Lo saluto con educazione, ma poi finisce lì.
Nel frattempo, però, mi è successa un'altra cosa strana.
Mamma che imbarazzo se ancora ci penso!
Ieri sera, Esa si è dichiarato. Mi ha detto che per lui non sono una semplice amica e che mi vede come una sua potenziale ragazza.
Avrei tanto voluto scomparire in quel momento, pur di non dover dare un due di picche a quel ragazzo così per bene.
<< Cosa c'è che non va in te, Giulia?>> mi ero chiesta mentalmente, maledicendo i miei gusti. Maledicendo il mio cuore, che impazzisce solo per le cose sbagliate.
Per le cose impossibili. Ed ero crollata in un sonno profondo e tormentato.
Ed eccomi qui, invece, questa sera che suppur stanchissima, non riesco a chiudere occhio.
Mi alzo dal letto e mi trascino indolenzita, per le troppe ore di lavoro, in cucina.
Mi dirigo al frigo,sovrappensiero. Lo apro e la luce illumina la stanza rivelando che non sono sola.
"Anche tu non riesci a dormire?" mi chiede Sangiovanni, mentre beve una tisana fumeggiante.
Lo guardo indecisa su cosa fare. Vorrei semplicemente ignorarlo e tornarmene in camera.
"Si" gli rispondo secca prendendo un bicchiere di succo ed iniziando a rovistare nel mobile dei biscotti.
Prendo tutto ciò di cui ho bisogno, mi volto e torno a passo veloce in camera, non prima di aver dato una sbrigativa ma educata buonanotte a quello strano ragazzo.
SANGIOVANNI
In questi giorni riesco a vedere di più le sue spalle che il suo viso.
Le occasione nelle quali riusciamo a stare insieme, anche in mezzo agli altri, sono diventate davvero poche.
Forse, ho iniziato a pensare oggi, sta scappando volutamente da me. Forse il mio comportamento l'ha offesa e se così fosse non potrei nemmeno darle torto.
Finisco di bere la mia seconda tisana e vado a letto, sperando che questa notte io riesca a passarla tranquillo, senza combattere contro gli incubi che mi stanno tormentando.
Una volta a letto, decido di ascoltare un po' di musica. Infilo le cuffie ed alzo al massimo il volume.
Ho bisogno che il volume della musica sovrasti i miei pensieri.
Oggi ho litigato per l'ennesima volta con la mia ragazza. Mi ha rinfacciato di averla lasciata sola per inseguire i miei sogni. Mi ha detto che per me esisto solo io.
Quelle parole hanno rafforzato in me,ancor di più, la consapevolezza che lei può farmi solo del male.
Chi non capisce che la musica è la mia stessa vita, che diritto ha di farne parte?
Eppure, ancora una volta, ho urlato, mi sono arrabbiato da morire, ma non sono riuscito a lasciarla. Non voglio farla star male, infondo ha già così tanti problemi con la
sua famiglia.. penso, mentre la musica corre veloce nelle mie orecchie, ma è come se io non la sentissi.
Strappo via le cuffie e getto l'ipod sul tappeto. Mi volto di scatto, affondando la testa nel cuscino, per soffocare i pensieri, e crollo in un sonno profondo e pieno di note nere.
GIULIA"Allora Giulia? come vanno i tuoi amori impossibili?"
La voce di Maria rimbomba in tutta la cucina, scatenando le risate generali.
"Eh Marì.. come devono andà. Vanno male.." rispondo io passando in rassegna gli ultimi giorni qui in casetta.
Io e Sangio siamo diventati due estranei, ormai.
Spiego a Maria, cercando di non dare troppi indizi, che anche questo ragazzo che mi piace è fidanzato.
"Per me non è un amore impossibile" afferma sicura Martina.
"Ma è fidanzato..." urlo io per spiegare la mia posizione.
" Sese.. tu non vedi le cose. Lo capisco dagli sguardi..." continua, più precisa, Martina.
"Ah vedi allora..." dice contenta Maria.
Oddio, questi che film vedono? Ma se a stento parliamo io e quel ragazzo.. come potrebbe esserci qualcosa tra di noi?
Lascio cadere così l'argomento, assolutamente convinta che sia tutto frutto della fervida fantasia di Martina.
Addento la mia piadina ormai bruciacchiata e bevo un sorso
di succo, per poi correre a lezione di moderno. Almeno lì, le cose non sono così impossibili, per me.
SANGIOVANNI
Ho a disposizione, per un'ora, il cellulare. Chiamo i miei genitori, per raccontargli che va tutto bene e che sono soddisfatto di come sto lavorando.
"Senti Gio, oggi ho visto il daytime. Stanno nascendo i primi amori eh? L'altro giorno Esa che si dichiara a Giulia, oggi Giulia che ammette di provare interesse per qualcuno.." dice allegro ed in vena di gossip mio padre.
La mia testa, però, è ferma al nome che ha usato per ben due volte.
<<Esa che si dichiara a Giulia? Ma quando è successo? E perchè io non mi sono accorto di nulla?
E poi, Giulia che si dice interessata a qualcuno?>>
La testa mi sta scoppiando per tutte queste informazioni inaspettate. Il sangue pulsa veloce nelle vene e non capisco cosa sia questa sensazione di fastidio che sento salire tra stomaco e gola.
"Vabbè pà, io vado..non so nulla di queste cose, penso solo alla mia arte" gli dico fingendo amaramente.
"Se vabbè. Come se non ti conoscessi..." sentenzia mio padre, lasciandomi lì con il cellulare muto incollato all'orecchio.
<< Ed ora cosa significa questo?>> mi chiedo sempre più confuso.
Dovrei chiamare qualcun altro lo so. Ma i miei pensieri ora sono tutti rivolti a ciò che mio padre mi ha comunicato.
Apro internet e clicco sul sito di amici.
Tra le tendenze ci sono tutti e due i video di cui mi ha parlato il mio vecchio.
Apro il primo. Seguo tutto il discorso di Esa, che davvero da gran signore, devo ammetterlo, si dichiara a Giulia.
Per la prima volta, dopo giorni, riesco a guardare bene il suo viso. Quel naso spigoloso che la rende però così dolce. Quelle labbra piccole e quel sorriso ingenuo.
Viviamo insieme, penso, ed ho bisogno di vedere tutte queste cose tramite dei video, dato che ormai facciamo di tutto per non incrociarci nemmeno in casa.
Trattengo il fiato quando Esa finisce di parlare. Tocca a Giulia. Mi ritrovo a passarmi la mano nei capelli, più volte. Rigiro i ricci con un dito, ed avvicino il viso al cellulare
per non perdere nemmeno una piccola espressione di quella ragazza.
Sorrido istintivamente quando lei, con estrema gentilezza ed in evidente imbarazzo, spiega ad Esa che prova per lui una grande amicizia, ma nulla di più.
Chiudo il primo video e tiro un sospiro di sollievo.
<<Ma che significa tutta questa ansia, Giovanni?>> mi chiedo mentalmente, non rispondendomi di proposito.
Apro il secondo video.
-Gli amori impossibili di Giulia- si intitola.
Ascolto tutto con attenzione.
"Ma è fidanzato.." mima con le labbra Giulia.
E sento i battiti del mio cuore accelerare. Il mondo per un istante sembra cascarmi addosso.
Quindi a lei piace qualcuno qui in casa? Passo in rassegna tutti quelli fidanzati e gli unici nomi plausibili sono quello di Sam ed... il mio.
<< Ma se mi ignora..>> mi redarguisco da solo, confermando a me stesso che si tratta di Samuele.
Ed un mostriciattolo chiamato gelosia, compare dentro di me.
<<Si, avrei tanto voluto essere io>>.
Ammetto, per la prima volta, a me stesso, vedendo passare proprio in quel momento Giulia che ride divertita sulle spalle di quello che potrebbe essere il suo "amore impossibile".
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Tutti i battiti del mio cuore
FanfictionHo sempre creduto di avere un cuore troppo grande rispetto al mio fisico esile. Spesso questo stesso cuore mi ha fatta soffrire, mi ha fatta emozionare, eppure era sempre di più rispetto a tutto il resto. E poi... e poi ho incontrato lui. Quando ho...