SANGIOVANNI
Quando entro in camera, trovo Giulia già vestita.
La guardo e resto a bocca aperta.
Ha un jeans stretto, una giacca over che mi sembra di riconoscere, ed i tacchi.
"Che cooosa?" urlo, strabuzzando gli occhi per la meraviglia che ho nella mia vita.
Giulia mi guarda e sorride, senza dire niente.
Mi sembra di leggerle la mente.
Starà pensando che non è abbastanza bella e che la mia reazione è esagerata.
Ma questa volta non gli è lo concedo. Mentre si dirige verso il bagno, le afferro i fianchi da dietro e la stringo forte.
Le bacio il collo ricoperto di capelli, e mi posiziono con lei di fronte allo specchio.
La costringo a guardarsi senza dire niente.
La costringo a guardare noi, così stretti, l'uno all'altro.
"Sei bellissima, ok?" le sussurro all'orecchio in modo che possa sentirmi solo lei.
La testa di Giulia si poggia sulla mia spalla, liberando un pezzo di pelle dai suoi capelli sciolti e ne approfitto subito.
La bacio più volte lungo il collo, e la sento rabbrividire sotto il mio tocco.
"Ora è meglio che ti lascio andare" le dico, ridendo amaramente.
"È meglio" risponde, ridendo a sua volta, lei.QUALCHE ORA DOPO..
"Giulia".
Urlo il suo nome, per attirare la sua attenzione e farmi raggiungere in giardino.
"Arrivo".
La sua voce è squillante.
Sicuramente felice per la serata appena trascorsa, ma soprattutto per il mio traguardo.
La vedo uscire dalla porta e ne resto ancora una volta affascinato.
È così bella, piena di luce, di vitalità.
E mi sento un privilegiato perché da quando c'è lei nella mia vita, non so più cosa sia il buio.
Mi raggiunge al centro del giardino, guardando me e poi il palloncino che ho tra le mani.
"Lo fai volare?" mi chiede, con gli occhi sognanti.
"Si" faccio una pausa per poi aggiungere "Insieme", come se la cosa fosse ovvia.
Lo sguardo di Giulia mi raggiunge fulmineo e sorpreso.
"Questo traguardo é nostro" le rispondo, senza che lei mi chieda nulla, per spiegarle che ho bisogno della sua presenza.
Sorride, inclinando la testa di lato in modo così dolce che devo fare leva su tutte le mie forze per non lasciare il palloncino che ho tra le mani, e stringerla a me fortissimo.
"Ok, allora sei pronto ?"
Continua a sorridere mentre lo dice.
Annuisco e con un solo gesto, condiviso da entrambi, liberiamo quel palloncino che segna una prima volta per me dal punto di vista artistico e per noi dal punto di vista personale.
"Il mio primo platino nel cielo.." dico entusiasta,mentre il palloncino prende il volo.
Entrambi restiamo a fissare quel puntino nel cielo che sale, sale, sale..fino a quando scompare dalla nostra vista.
All'unisono abbassiamo lo sguardo per intrecciare i nostri occhi, e come accade sempre ormai, il nostro corpo decide per noi.
Ci ritroviamo stretti l'uno tra le braccia dell'altro mentre ci baciamo con passione.
"Complimenti Sangius" mi dice Giulia intervallando le sue parole con un bacio.
"Grazie" sussurro, felice mentre le torturo la faccia con le mie mani, le prendo la bocca tra pollice ed indice e la stringo per baciarla tutta.GIULIA
Resto seduta sul prato del nostro giardinetto tutta sola.
Ormai gli altri dormono, esausti dalla festa appena terminata.
Ripenso a tutto ciò che abbiamo fatto insieme, io e questi ragazzi che ormai sono come una seconda famiglia per me.
I trenini, le lotte con i palloncini, le vocine con l'elio, i balli scatenati..
Non ho mai vissuto nulla di simile, e mi sento così fortunata.
Mi sembra di vivere un vero e proprio sogno dal quale vorrei non svegliarmi mai.
Spingo la mia schiena sul prato e fisso il cielo.
La serata è così serena, tanto che le stelle hanno deciso di farci compagnia, numerose.
Cerco di contarle, una ad una.."Uno, due, tre.." sussurro a voce bassa mentre un'ombra arriva da lontano.
Mi volto di scatto, impaurita per quella presenza inaspettata."Cosa ci fai tu ancora qui? Mi stavo facendo una doccia e credevo fossi già a letto, ma poi non ti ho trovata".
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Tutti i battiti del mio cuore
FanfictionHo sempre creduto di avere un cuore troppo grande rispetto al mio fisico esile. Spesso questo stesso cuore mi ha fatta soffrire, mi ha fatta emozionare, eppure era sempre di più rispetto a tutto il resto. E poi... e poi ho incontrato lui. Quando ho...