GIULIA
Quando mi accorgo di cosa sta per accadere, chiudo d'istinto gli occhi e trattengo il respiro.
Le labbra di Giovanni si incollano alle mie, e quella sensazione di calore che pervade il mio corpo mi fa tremare tutta.
Quel bacio dura poco. E' leggero, non invadente. E' dato come a chiedere il permesso di poter proseguire.
Senza dire nulla, rispondo a quella richiesta con un lento movimento del capo. Avvicino la mia faccia alla sua, e contraccambio quel gesto.
Incollo le mie labbra alle sue e vi indugio per qualche secondo in più. Ha delle labbra così morbide e calde che mi viene da paragonarle a quella lana che ti riscalda in pieno Dicembre.
Il mio corpo è un tumulto di sensazioni nuove. Sento bollicine ovunque, e tutti i nervi sono in allerta.
Ho la sensazione di librarmi per aria, e decido di assaporare ogni istante di quella piccola magia privata.
Sento la sua mano salire su per il mio braccio, spostarsi verso il mio collo e fermare la sua corsa sul mio viso.
Mi tiene il mento tra il pollice e l'indice, per dirigere il mio viso verso di lui. Mi guarda dritto negli occhi, ed avvicina le labbra ancora una volta alle mie.
Questa volta non si ritrae subito. Questa volta chiede accesso alla mia bocca, facendola schiudere al suo comando.
Approfondisce il bacio. La tenerezza di pochi secondi fa, si trasforma in passione irrefrenabile.
La sua lingua invade la mia bocca, e dentro di me sento crescere quel calore ormai familiare.
Non so cosa fare, ma per la prima volta non ho paura di nulla. Mi sento così potente tra le braccia di questo ragazzo, che niente può scalfirmi.
Seguo i suoi movimenti. Prendo il suo ritmo ed approfondisco anche io quel bacio infinito.
Ci baciamo con estrema passione. Per quanto? secondi? minuti? a me sembra un'eternità, per poi diventare troppo poco tempo appena le nostre labbra si staccano.
Non ne sono mai sazia. La testa mi gira per le troppe sensazioni contrastati.
"Mammamia" esclama lui visibilmente senza fiato. Si porta una mano alla faccia lui, coprendosi gli occhi.
Quella reazione mi fa paura.
Abbasso lo sguardo, in ansia.
Ho paura che non gli sia piaciuto ciò che è appena successo tra di noi. Magari ha capito che per me era il primo. Magari trova fastidiosa la mia inesperienza.
Sono sul punto di scoppiare a piangere, per l'imbarazzo che i miei viaggi mentali mi stanno creando.
"Sei un casino Giulia. Lo siamo noi. Lo è questa situazione. Ma ho ancora voglia di baciarti e non posso fermarmi" dice Giovanni, prima di ricominciare da dove avevamo interrotto. Questa volta è meno delicato. Porta la mano tra i miei capelli e preme le nostre labbra così forti, che dalla mia bocca fuoriesce un gemito appena udibile. Sento il cuore martellare, il sangue pulsare e..
E questa volta non ho freni, lo bacio come fosse la prima e l'ultima volta, con tutta la passione che ho.
Con tutta la passione che provo per lui.
Ma soprattutto con tutto l'amore che sento.
Quando ci stacchiamo, siamo senza fiato entrambi. Ed appena i nostri occhi si incontrano non possiamo fare altro che scoppiare a ridere all'unisono.
Ci abbracciamo talmente tanto forte che sento dolore alle ossa, ma non me ne interesso. Quella sensazione è vita per me. Mi sento così viva, così piena, come mai prima d'ora.
"Era il mio primo bacio" sussurro, stretta in quell'abbraccio e consapevole che il mio viso è lontano dai suoi occhi, perchè nascosto nel suo collo.
Giovanni si immobilizza, scioglie leggermente il nostro intreccio e porta indietro la testa per guardarmi.
Ecco, brava Giulia. Hai rovinato tutto, ancora una volta con la tua stupida ammissione!
Mi maledico mentalmente..
SANGIOVANNI
Le sue parole sono così inaspettate che vedo tutta la stanza girare attorno a me. Mi gira la testa per la sensazione che sto provando.
Nella mia breve vita, sono certo, di non aver mai provato così tante emozioni tutte insieme.
Cerco subito gli occhi di Giulia per trasmetterle, almeno la metà, di ciò che sto provando.
La vedo abbassare gli occhi ancora una volta, e sono certo che crede di avermi in qualche modo spaventato.
Abbasso la mia testa all'altezza del suo sguardo per attirare la sua attenzione.
Le poso un leggero bacio sull'angolo della bocca e le sorrido.
"E' la cosa più bella che tu potessi dirmi Giulia. Essere la tua prima volta, in questo, mi rende fiero" le dico con un tono che anche alle mie stesse orecchie risulta smielato.
Non posso farci nulla, solo questa ragazza, riesce a farmi diventare così. E dopo oggi sono deciso a non esserne impaurito.
Quelle parole hanno l'effetto desiderato, perchè Giulia alza gli occhi su di me, sorride e mi abbraccia di nuovo così forte che riesco a sentire il suo cuore battere prepotente.
"E poi, per essere la tua prima volta" continuo, per farla ridere, "ci sai fare piccoletta!"
Ed eccolo lì, uno dei tanti motivi che mi ha spinto fino a questo punto.
Il suono di quella risata è una delle mie canzoni preferite, ormai. Sa di leggerezza. Quella che manca a me e che solo Giulia Stabile può regalarmi.
Restiamo così stretti in un abbraccio infinito per tantissimo tempo.
E' Giulia che si stacca per prima, con mio grande disappunto.
"Oddio devo scappare, è tardissimo!" esclama, scattando in piedi e correndo via alla velocità della luce.
Chiudo gli occhi, sorridendo estasiato da tutto ciò che è quell'uragano, e per tutto ciò che in così poco tempo ha inziato a rappresentare per me.
Li riapro di scatto quando, però, sento quelle ormai familiari labbra sulle mie.
Un bacio leggero, un po' più appiccicoso degli altri, ma allo stesso tempo bellissimo.
"A dopo Sangius" mi dice lei raggiante, staccandosi dalla mia bocca.
Sorrido a mia volta e la saluto a mio modo.
"A dopo Lady" le dico, non attribuendo a quel modo di chiamarla un particolare significato.
Quando la vedo dissolversi dalla mia vista, mi tocco le labbra gonfie per tutta quell'attività improvvisa, e quando guardo le mie dita mi accorgo che sono leggermente colarate di rosa.
Ecco perchè quell'ultimo bacio era più appiccicoso. Si era messa il rossetto, penso divertito.
E con quell'immagine nella testa, scoppio a ridere, al culmine della felicità.
GIULIA
Corro per i corridoi, per arrivare in tempo a lezione.
Corro così veloce, che mi manca il respiro e quando arrivo in palestra sono tutta sudata ed arrossata.
I miei compagni mi guardano sbigottiti. Sono sempre la prima ad arrivare in sala, e questo piccolo ritardo è una novità per me quanto per loro.
"Giulia ma perchè sei così sudata? Non avevi lezione prima..." indaga subito Tommy, facendomi scoppiare a ridere imbarazzata.
Guardo Martina che senza dire e sentire da me una parola, capisce tutto.
Mi rincorre, e mi abbraccia da dietro.
"Oddio, ma davvero?" esclama come se le avessi detto qualcosa. Sento il mio viso incendiarsi, e mi rifugio tra le braccia di Sam.
"Era il mio primo bacio" confesso con voce da bambina, abbassando gli occhi per la vergogna.
I miei amici mi abbracciano felici della notizia, e mi sento così fortunata.
Per la prima volta in vita mia tutto sembra andare per il verso giusto.
Forse, da oggi, non sarò solo la ragazza che rincorre le cose impossibili.
Forse anche io, vivrò la felicità.
E mentre penso a tutto questo, mi metto in posizione . . .
SANGIOVANNI
- "Sangiovanni hai perso la sfida perchè ti sei lasciato distrarre. Ti avevo dato la mia piena fiducia. Credevo in te, nella tua musica e guarda che pasticcio hai creato. Per una ragazza poi..
Il solito cliché , che da te non mi sarei mai aspettato!"
Rudy mi urla contro, con tutta la rabbia che ha in corpo.
Non parlo. Resto muto perchè so che ha ragione. Ero entrato qui per cantare non per innamorarmi.
Sento la rabbia salirmi fino alla radice dei capelli e dopo qualche anno, torno a fare ciò che ormai speravo di non fare più. Chiudo la mano a pugno, e con tutta la forza che ho la scaravento contro il muro.-
Mi sveglio di soprassalto, fradicio per ciò che ho appena sognato.
Cosa mi sta succedendo? Un minuto fa ero la persona più felice del mondo, ed ora mi ritrovo immerso nelle mie paure.
Sento un nodo stringermi la gola, e la paura attanagliarmi il cuore.
Sono di nuovo in trappola.
Una trappola da cui è difficile uscire,però, questa volta.
I sentimenti sono due, e sono entrambi forti.
E per la prima volta non ho nessuna voglia di rinunciare a nessuno di essi.
Mi gratto la testa, in preda al nervosismo. Prendo una ciocca di capelli ed inizio ad arritolarla sul mio dito.
Cosa dovrei fare? Quale è il modo giusto di agire?
Sento di dover pensare per me stesso, ma anche per Giulia. Sento di esserne responsabile, ormai.
Lei è così piccola, così fragile, che il solo pensiero di deluderla mi spezza in due. Ma allo stesso tempo, devo pensare al perchè siamo qui.
E si..
Sono qui per la mia carriera, è questa la mia priorità, penso analizzando tutto l'analizzabile.
Ed anche Giulia è qui per questo.
La nostra storia potrebbe penalizzarci? Quel sogno è una premonizione? Un avvertimento?
La paura è troppa.
Non voglio perderla, questo è sicuro, ma ho bisogno di usare la razionalità.
Il cuore va messo in cassaforte, almeno per ora. Dobbiamo frenare, sentenzio mentalmente chiudendo gli occhi per ricacciare indietro una lacrima che minaccia di scendere.
E per la prima volta in vita mia, decidere di dare priorità alla mia musica, non mi rende pienamente felice.
"Costa cara la felicità" mi sussurro amareggiato, riprendendo le parole di una canzone che proprio ieri ho ascoltato insieme a Giulia mentre la cullavo tra le mie braccia e pensavo di essere, finalmente, felice.
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Tutti i battiti del mio cuore
FanfictionHo sempre creduto di avere un cuore troppo grande rispetto al mio fisico esile. Spesso questo stesso cuore mi ha fatta soffrire, mi ha fatta emozionare, eppure era sempre di più rispetto a tutto il resto. E poi... e poi ho incontrato lui. Quando ho...