Cercami..

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GIULIA


Mi sveglio consapevole sia l'ultimo giorno qui, in casetta, prima delle feste natalizie.
Domani ognuno di noi tornerà dalle proprie famiglie e sono così contenta di poter riabbracciare tutti.
Così tanto che al suono della sveglia scatto in piedi e mi fiondo in bagno per prepararmi alla registrazione di oggi.
Dovrò ballare diverse volte, e finalmente farò vedere quanto valgo in diversi stili.


La registrazione termina e siamo tutti felicissimi per le esibizioni che abbiamo portato sul palco.
"Giu, oggi sei stata fenomenale. Ma da dove prendi tutta quella energia?"
Luca mi si avvicina e mi da una pacca amichevole sulla spalla, sorridendo davvero curioso.
Scoppio a ridere per quei complimenti inaspettati e lo abbraccio.
"Grazie fratellino. Oggi sono proprio a mille. Domani si torna a casa, e finalmente sentirò aria di casa e di famiglia. Sono felice per questo" confesso, sorridendo.
Proprio mentre dico quelle ultime frasi vedo fermarsi accanto a noi Sangiovanni.
Si ferma di fronte a noi due, ancora abbracciati, e ci fissa in silenzio.
Dopo la nostra conversazione di due giorni fa, abbiamo scambiato qualche chiacchiera. Scherzato e riso insieme agli altri. Ma non abbiamo avuto nessun tipo di contatto fisico.
Non l'ho cercato io, incapace di capire come comportarmi rispettando il suo "criterio", non l'ha cercato lui mostrando che il suo "criterio" significa tenermi a dovuta distanza.
E come gli avevo promesso, lo rispetto e continuerò a farlo. Anche se non so spiegare quanto mi costa.
Luca guarda Sangio lì impalato e scioglie il nostro abbraccio salutandomi velocemente e scappando via.
Quando restiamo da soli lo sento sospirare pesantemente ed accennare un leggero sorriso indirizzato a me.
"Oggi sei stata pazzesca Giù" mi dice fissando i miei occhi.
Leggo una tale sincerità in quelle parole che sento gli occhi inumidirsi immediatamente.
Quanto conta per me il suo pensiero? Quella reazione mi fa capire che conta davvero tanto.
"Grazie Sangius" sorrido, ingoiando per ricacciare le lacrime "anche tu sei stato fortissimo. Come sempre" concludo scoccando la lingua e facendo un leggero occhiolino.
Il sorriso di Sangiovanni si allarga ancora di più, per poi diventare una vera e propria risata liberatoria.
Lo seguo a mia volta, e ci ritroviamo a ridere come due bambini che hanno appena combinato una marachella insieme.
"Vieni qua" mi ordina dolcemente Giovanni, smettendo per un istante di ridere, ma mantenendo il sorriso stampato sul volto.
Apre le braccia ed a quel punto non c'è nulla che freni la mia gioia.
Gli corro incontro, sbattendo prepotentemente sul suo corpo e sprofondando in quelle braccia che mi erano tanto mancate.


SANGIOVANNI


Assaporo ogni istante di questo abbraccio. Infilo il naso nei suoi capelli ed inspiro il suo profumo così prezioso.
Sa di vaniglia e di...di Giulia.
Ed è in quel momento che capisco quanto mi sia mancata quella dolce ragazza.
"Mi era mancato abbracciarti" le sussurro, dandole un lieve bacio sui capelli.
La sento sospirare e poi ridere felice.
"A me sei mancato tu, proprio in tutto" mi dice lei, inchiodandomi come sempre per la sua estrema sincerità.
Giulia è così, non ha filtri ed è questo che amo di più di lei.
Con lei non hai mai il bisogno di dover analizzare i fatti o le parole, lei se vuole dirti qualcosa lo fa apertamente, se non vuole farlo..semplicemente tace.
Certo, ogni tanto si chiude a riccio. Non ama litigare o creare tensioni nelle altre persone. Piuttosto sta male lei, pur di far star sereno te. E questo un po' mi fa paura.
La mia capacità di empatia è bassa, in generale. Ma con lei sto cercando di sforzarmi e di capire quando è il momento di mettermi nei suoi panni e tirarle fuori la rabbia
o il fastidio che cova dentro.
Semplicemente, sto conoscendo Giulia. Senza fronzoli, senza amplificazioni, senza finzioni. Così come è. Ed io, faccio conoscere me stesso, per come sono.
Ed è la prima volta che mi succede.
"Oi, a cosa pensi? Mi stai abbracciando così forte che non respiro più.." interrompe i miei pensieri lei.
Capisco di essermi perso in uno dei miei soliti viaggi mentali, allento la presa e la guardo negli occhi sorridendo, non staccando del tutto i nostri corpi.
"A te" dico.
"Pensavo a te, a noi ed a quello che stiamo diventando tra alti e bassi".
Giulia mi guarda e non riesce più a trattenere le lacrime.
Piange, piange così tanto che mi fa preoccupare.
Piange, ma per la prima volta mantiene il mio sguardo e non abbassa gli occhi a terra.
"Perchè piangi oh?" le dico, passandole una mano sul viso per asciugarlo.
" Niente.." scuote la testa lei, per riprendersi.
"Non è niente Giulia. Cosa ti ho detto? devi parlare liberamente con me.." le dico, con un tono un po' più severo.
Continua a fissarmi, e le lacrime iniziano a scorrere più lente.
"E' bello sentirti parlare ancora di noi. Nonostante tutto, intendo.." sussurra, calmandosi visibilmente.
"Nonostante il criterio" mi spiega meglio, apostrofando con le mani la sua ultima parola.
Scoppio a ridere, imitando il suo ultimo gesto.
"Il criterio eh?" le dico scuotendo la testa divertito.
"Il criterio non ha mai messo in discussione il noi, Giulia. Io provo qualcosa per te, e so che tu provi le stesse cose verso di me. Dobbiamo solo fare le cose con calma, non creando problemi al
nostro percorso artistico" le dico, tornando ad abbracciarla forte per farle capire che a lei, non voglio assolutamente rinunciare.

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