Un Mondo tutto nostro

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GIULIA

"Stasera sei stata davvero una bomba. Rondini al guinzaglio é stato un livello superiore rispetto a tutte quante le esibizioni della serata, te lo giuro".
Sangio parla, tenendo gli occhi chiusi e la fronte premuta contro la mia spalla nuda.
Mi lascia un bacino proprio lì, procurandomi una serie infinita di brividi lungo tutto il corpo.
"Macché.. Anche tu sei stato strepitoso. Quando mi hai indicata cantando - cresciamo insieme? - mi è venuto un mega infarto!"
Rido mentre ripercorro con la memoria le immagini della serata appena trascorsa.
Sangio si avvicina ancora di più al mio corpo, alzando gli occhi su di me.
" Ma io lo penso davvero, ogni giorno di più. E se prima era una domanda, ad oggi è una grande certezza".
La sua sincerità é disarmante ed i suoi occhi tradiscono una grande emozione che non può che coinvolgermi.
"Stiamo crescendo insieme, quindi?" chiedo, sorridendo.
La sua risposta è semplicemente un bacio sulle mie labbra, ma a me basta perché in quel bacio c'è tutto.
In quel bacio ci siamo noi.

SANGIOVANNI

"Ma io non voglio andare nella mia stanza. Stasera vorrei dormire con te" sussurro, come un bambino imbronciato verso la mia ragazza.
Sento quella risata di cui sono follemente innamorato rimbombare tra le mura di quella camera, e le sue braccia stringermi i fianchi ancora più forte.
"E resta qua. Esa é andato via, possiamo fare un cambio letto con gli altri. Unisci i due lettini e trasferisciti da me".
Lo dice come se fosse la cosa più normale e semplice del mondo, come se non esistesse la redazione che di sicuro ci farà storie.
In questo momento, però, non ho voglia di pensare a nulla, e quindi faccio esattamente come mi dice Giulia.
Si alza anche lei dal letto e mi aiuta. In pochi minuti abbiamo creato un mega letto matrimoniale e ci siamo stesi l'uno accanto all'altro.
"Questo è il mio posto preferito nel mondo" le dico, accarezzandole il viso visibilmente stanco.
Giulia mi si avvicina ancora di più, cingendo con le sue braccia la mia vita.
Mi sfiora il naso con il suo, e mi posa un leggero bacio sulle labbra.
"Tu sei il mio posto preferito, ovunque siamo" dice, con la sua solita sincerità disarmante.
Restiamo così, naso contro naso, respiro nel respiro per l'intera notte, crollando in un sonno profondo e felice.

GIULIA

"Buongiorno".
La voce di Sangiovanni arriva dritta alle mie orecchie e mi fa subito aprire gli occhi.
"Sveglia che oggi abbiamo la giornata libera, e ci portano le pizze per pranzo" mi dice toccandomi uno zigomo.
Lo osservo meglio ed è già vestito.
"Ma che ore sono?" chiedo, incuriosita.
"Le dodici" risponde, alzando le spalle,come se fosse tutto normale.
"Ma perché non mi hai svegliata? Facevamo colazione insieme" chiedo, scattando in piedi facendolo ridere di gusto.
"Dormivi così bene e poi mi sono alzato da pochissimo anche io" conclude lui, piazzandosi di fronte a me per poi darmi un bacio sulla fronte.
"Dai vestiti che tra poco arriva il pranzo. Siamo tutti fuori in giardino".
E con quelle parole mi lascia da sola, mentre corro per tutta la stanza, in cerca dei miei vestiti.

SANGIOVANNI

Il sole oggi é così piacevole che abbiamo deciso di pranzare all'aperto, seduti sull'erba finta del nostro giardino.
Siamo tutti vestiti carini, seppur sportivi, intenti ad addentare fette di pizza di diversi gusti.
"Buonissima questa con le patatine".
La voce di Giulia é stranissima mentre ha la bocca piena e cerca di dire qualcosa.
Scoppiamo tutti a ridere all'unisono guardando la sua buffa espressione, e lei ci fa una linguaccia come risposta.
In queste occasioni Giulia é così bambina.
É adorabile guardare come si diverta e riesca a stare bene con poco.
Come se ogni esperienza per lei fosse così nuova, mai vissuta prima.
Ed in molti casi, in effetti, mi accorgo che sia davvero così.
E mentre la guardo non posso fare altro che pensare a quanto io sia felice di essere parte di tutte queste sue prime volte.
"Perché mi fissi, oh?"
La sua domanda mi coglie impreparato.
Scuoto la testa e sorrido.
"No no, niente. Ti osservavo".
Giulia gattona fino a dove sono io e mi punta un dito sul petto.
"Ora me lo dici" sussurra, chiudendo gli occhi a fessura e sorridendo sicura.
Scoppio a ridere per quella sicurezza ostentata e faccio cenno di no con la testa.
"Ah si?" chiede lei.
"L'hai voluto tu" e senza darmi tempo di realizzare mi spinge all'indietro, sale a cavalcioni sul mio corpo, ed inizia a farmi il solletico ovunque.
Scoppio a ridere, non riuscendo a trattenermi per quella tortura scherzosa che mi sta infliggendo.
Mi dimeno sotto il suo peso, e cerco di liberermi da quella presa.
Con poca fatica rovescio la situazione.
Trascino quel corpicino sotto di me, ed inizio a pizzicarle i fianchi.
Giulia ride forte, agita i fianchi sotto di me e ci troviamo praticamente con i nostri corpi che sfregano tra di loro.
Quel contatto così intimo, associato al divertimento che viviamo ed alla risata della mia fidanzata, hanno su di me un effetto incredibile.
Sento l'eccitazione crescere, ed il desiderio di quella ragazza pervadere ogni fibra del mio essere.
Mi immobilizzo all'istante, interrompendo la nostra lotta amorosa.
Giulia mi fissa, preoccupata, senza capire.
"Che è successo sangius?" mi chiede alzandosi a sedere, ancora sotto il mio corpo, finendo così faccia a faccia con me.
La fisso intensamente e catturo la sua bocca con la mia. Le mordo con fare possessivo le labbra, e passo poi a baciarle il collo.
"Se continuo così, ho bisogno di un estintore tra poco" sussurro con la bocca premuta contro la sua pelle.
Il respiro di Giulia si fa più pesante, e la sento ridere piano.
Una risata che, però, non è divertita, ma semplicemente consapevole.
"Allora non lo sento solo io" dice, passando una mano tra i miei capelli.
"Altro che solo tu..." asserisco, tornando a torturarle la bocca.
"Oh prendetevi una stanza piccioncini".
La voce di Rosa ci riporta alla realtà, e scoppiamo a ridere consapevoli del nostro atteggiamento poco consono ad un pic nic in gruppo.
Cerchiamo di riprendere un certo contegno, e torniamo a dare attenzione anche ai nostri compagni.
La giornata trascorre così, tra risate, canzoni cantate a squarciagola, e qualche bacio che non manca mai..

GIULIA
Qualche giorno dopo...

Abbiamo vinto anche questa prova.
Insieme,ancora una volta.
Dobbiamo esibirci l'uno di fronte all'altro, grazie ai voti del pubblico a casa. Il nostro pubblico è il migliore, penso, mentre mi preparo.
"Se ci sei tu, allora io faccio Lady. Posso fare Lady?"
Sangio continua a chiedere questa cosa, mentre io non ricordo i passi della mia coreografia, e sono un attimo nel panico.
"Mettiti il giubbotto, non puoi uscire così" mi ammonisce severo, il mio ragazzo.
Lo guardo accigliata, perché in effetti fa un caldo atroce, ma quella premura mi fa così piacere, che senza fiatare obbedisco.
Quando siamo pronti entrambi, Giovanni mi tende la mano, che afferro prontamente e ci dirigiamo insieme verso lo studio.
Ed ancora una volta, il mondo cessa di esistere e siamo solo io e lui.
Un mondo tutto nostro. E non posso fare altro che ringraziare Cupido, ed il destino.

Tutti i battiti del mio cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora