Arriverà la fine..

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SANGIOVANNI

- Giulia mi guarda con un'espressione che non le ho mai visto prima. Forse è delusione, forse odio.. Non saprei dirlo. So solo che, quando si volta per andare via, allungo una mano per fermarla ma non riesco a toccarla. Il suo corpo si frantuma in mille pezzetti e sul pavimento resta solo un cuore. Il suo. Lo guardo, immobile ed una lacrima scende sul mio viso, mentre anche io cado in frantumi pensando a ciò che ho perso -

Quando mi sveglio, ho la fronte pregna di sudore. Sbarro gli occhi e la luce che vi penetra dentro, mi da fastidio, ma non voglio chiuderli di nuovo. Ho paura di poter vedere nuovamente quelle scene.
Scendo dal letto e vado in cucina per fare colazione.
"Ciao ragazzi" saluto tutti i presenti.
Quando apro la bocca, però, la mia voce è un sussurro.
Samuele si volta verso di me in apprensione.
"Sangio, ma hai perso la voce?"
Alzo le spalle, non capendo cosa sia successo e provo a dire qualcosa a voce alta.
Niente, la mia voce è davvero bassissima.
Deve essere una punizione divina, mi dico da solo, scuotendo la testa.
Qualche minuto dopo vengo chiamato dalla redazione che mi comunica che per oggi sono esonerato dalle lezioni. Dicono che ho bisogno di riprendermi prima dello speciale di sabato.
"Posso andare a fare almeno una passeggiata? Ne ho bisogno, vi prego!"
La mia voce è implorante, ma ho davvero bisogno di staccare da tutto questo. Di starmene da solo senza telecamere. Di poter sfogare ciò che ho dentro, senza timore di essere mandato in onda.
Quando mi accordano la richiesta, mi sento un po' più sollevato. Infilo una tuta e mi dirigo verso l'uscita.

GIULIA

Non ho chiuso occhio per tutta la notte, ed ora sono qui a lezione per imparare ben tre coreografie nuove.
Ci metto tutta me stessa in ciò che sto facendo.
Ballare almeno mi fa pensare a qualcosa che non sia Sangiovanni ed il mio cuore fatto a pezzi.

Dopo diverse ore, e tanti complimenti ricevuti, posso tornare a casa.
Eppure, oggi, non vorrei mai rientrare.
"Posso andare a fare una passeggiata, prima?" chiedo a Raffaella che mi guarda indugiare sulla porta della casetta.
"No mi dispiace Giulia. Già c'è qualcun altro. Magari domani" mi dice, sorridendo dolcemente.
Chi diavolo sarà andato in giro, proprio oggi? Maledico mentalmente chiunque esso sia.

SANGIOVANNI

Cammino lungo tutti i corridoi, le stradine ed i campetti della MEDIASET.
Metto le cuffie nelle orecchie e faccio partire qualche canzone a caso.
-No, non avere paura quando vai a dormire sola... -
No, non ci riesco. Strappo via le cuffie ed inizio a correre per sfogare la rabbia che ho in corpo.
Corro, corro, corro fino a quando mi ritrovo fuori la porta di quella che ormai è casa nostra, ed entro tirando dritto fino al mio letto.
Mi ci fiondo sopra e chiudo gli occhi, obbligandomi a dormire.

GIULIA

"Hai sentito che Sangio ha perso la voce oggi? Non ha fatto nemmeno lezione.."
Samuele mi informa subito di quanto accaduto, appena mi vede in cucina.
Ma come ha perso la voce? Ieri ne aveva fin troppa per dirmi tutte quelle belle parole..
"Ah" è il mio unico commento.
Il mio amico mi fissa confuso dalla mia reazione e si avvicina con una tazza bollente, che poi mi porge.
"Tieni. Portala al tuo fidanzato e risolvete i vostri problemi. Qualsiasi essi siano".
Quel tentativo di riconciliazione da parte del mio compagno mi commuove ma non posso accettarlo.
Scuoto la testa ed allontano la sua mano.
"Io te la lascio qua. Pensaci bene. Se stare distanti vi fa questo effetto, significa che dovete stare insieme. Semplicemente" e se ne va.
Resto a fissare la tazza di tisana per secondi, forse minuti e poi decido... Decido di provarci.
La afferro e busso alla porta della camera da letto di Giovanni.
Quando mi vede, mi guarda senza capire cosa io stia facendo li.
"Ho saputo che sei senza voce ed allora ti ho portato una tisana camomilla e zenzero e limone, che fa bene".
Il suo sguardo è distante. Oserei dire, addirittura, infastidito da quel pensiero.
"Addirittura? La bevo volentieri, ma non dovevi preoccuparti" riesce solo a dire, senza nemmeno guardarmi negli occhi.
Tutto qua? Nemmeno un grazie? Un come stai? Un mi dispiace?
Niente.
Semplicemente lo vedo ristendersi a letto e chiudere gli occhi, annullando dalla sua vista  la mia presenza.
E per l'ennesima volta il mio cuore si sgretola. Se mai fosse ancora possibile.

Tutti i battiti del mio cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora