Come una falena attratta dalla fiamma

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Le settimane sono volate via, insieme ai mille impegni che ho avuto.
Ho superato altri due provini, e sono definitivamente una candidata al banco di Amici.
Tra due giorni, in puntata, scoprirò il mio destino.
Per la prima volta in vita mia sono fiduciosa. Sarà perchè Maria ad ogni provino mi ha fatto molti complimenti, sarà perchè ad ogni mia risata l'ho sempre vista sorridere
di gusto, e farlo con il cuore. Sarà perchè questa scuola la sento già un po' casa.
Durante i provini ho conosciuto diversi ragazzi. Tutti davvero simpatici.
Ho finalmente avuto modo di chiacchierare con Sam, il ballerino che già seguivo sui social e che ad ogni movimento mi scatena una serie di bollicine che salgono e scendono
su e giù per tutto il corpo.
Ho fatto amicizia anche con due ragazze. Bellissime, di sicuro più di me. Sono due ballerine, e dall'accento ho subito capito fossero una di Napoli, l'altra della Sardegna.
Mi sono sentita bene, per tutte queste ragioni, mentre mi esibivo durante le audizioni.
Forse, questo è il mio posto, mi è capitato di pensare più volte.
Ho visto Sebastian diverse volte nei corridoi e... mamma, se è bello!
Dopo il secondo provino, arrivata a casa, mi sono messa a cercarlo sui social e con mio grande dispiacere ho scoperto che si è fidanzato.
Ma da brava stalker ho lasciato qualche like tattico qua e là, sperando di essere riconosciuta dalla foto, e magari seguita da lui.
Nella mia testa però, ultimamente, non c'è solo Sebastian.
Con lui mi sento come una fan che insegue il suo idolo. Sciocca e bambina.
Ed ormai è diventato quasi più un divertimento fare battutine appena lo vedo, sapendo che tutti gli altri si sono accorti di questa cottarella e si divertono insieme a me.
Negli ultimi giorni mi è capitato di pensare in maniera insistente a quel ragazzo dei corridoi.
A quello che mi fissava mentre ridevo. Quello di cui l'espressione particolare
ed indecifrabile mi aveva fatto provare un senso di grande inadeguatezza e mi aveva portato alla mente ricordi dolorosi del passato.
Durante tutti e due i provini, mi ero ritrovata a guardarmi intorno cercando qualcosa, o meglio qualcuno, che però puntalmente non avevo trovato.
Solo una volta a casa, però, avevo capito cosa io realmente stessi cercando. O meglio chi.
Quel ragazzo aveva un qualcosa di particolare. Qualcosa di magnetico, che mi attirava in maniera primitiva in una morsa senza nome, nè spiegazione alcuna.
Questi pensieri confusi mi accompagnarono fino al giorno della puntata.


Sono seduta sulle gradinate dello studio di Amici. Non posso credere ai miei occhi. Finalmente, il mio più grande sogno sta per realizzarsi.
Essere qui, per una che non credeva di valere nulla come me, è già una grande vittoria.
Seduta con le gambe incrociate, mi guardo intorno, con la bocca aperta per lo stupore e la meraviglia che accade attorno a me. A noi.
Guardo in ogni direzione, spostando lo sguardo talmente tanto veloce che mi gira un po' la testa.
Fino a che... eccolo lì. Lo riconosco subito.
Anche questa volta indossa una bandana, dalla quale esce impertinente un ricciolino castano.
Ha lo sguardo deciso di chi sa che quello è il suo posto.
Lo osservo da lontano, cercando di non farmi scoprire.
Ha degli occhi davvero belli, forse un po' troppo seri per la sua età, penso dando un giudizio forse troppo frettoloso.
E' alto, tanto che le sue gambe sono penzoloni sugli scalini. Sarà scomodissimo, povero! Penso preoccupandomi istintivamente per lui.
Lo vedo più volte grattarsi in prossimità del petto, verso le ascelle.
Una, due, tre volte. E capisco che forse è agitato, e che quello è un modo per scaricare la tensione. Forse un tic nervoso.
Mentre penso a tutto questo, mi accorgo di fissarlo ormai da troppo tempo. Faccio per girare lo sguardo, quando due occhi grandi ed espressivi mi inchiodano lì.
Senza speranza.
Mi guarda con circospezione, sentendosi forse, osservato da troppo.
Mi si azzera la saliva, e credo che le mie guancie siano diventate dello stesso colore della maglia della ragazza seduta accanto a me. Bordeaux.
Per spezzare quella situazione imbarazzante gli sorrido, timida. Come per chiedergli scusa e comunicargli che mi ricordo di lui.
Con mia grande sopresa, la sua bocca si spalanca leggermente, rivelandomi dei denti perfettamente allineati ed un sorriso davvero mozzafiato.
Ed è la mia disfatta. Il cuore pulsa nel mio petto. Tutti i battiti del mio cuore sono impazziti.


Due ore dopo..
La registrazione è terminata e sono al settimo cielo.
Sono entrata nella scuola di Amici, io..Giulia.. la ragazzina bullizzata per le troppe ore di danza e per la risata buffa fatta nonostante i denti larghi.
Entro nella casetta, che sarà casa mia per mesi, si spera, e mi guardo intorno. Tocco ogni piccolo oggetto, ogni spazio, ogni elettrodomestico, come se tutto da
un momento all'altro possa esplodermi contro, e svanire nel nulla.
Sono felice anche perchè le persone che avevo conosciuto durante i provini sono entrate insieme a me.
Anche lui è riuscito ad entrare, ma non ne avevo dubbi.
In puntata ha ricantato il suo inedito, Guccy bag, e niente... l'ho proprio amato.
Mi sono mossa durante tutta la canzone, agitandomi a ritmo di quella melodia così orecchiabile.
Piano piano in casa entrano tutti i ragazzi. Ci presentiamo ed iniziamo a scambiare due chiacchiere sulla puntata.
Gli ultimi a fare il loro ingresso in casetta sono Daddy, che ho già conosciuto durante l'ultimo provino e lui.. che dalla puntata ho scoperto si chiamasse Sangiovanni.
Saluto Daddy con un cinque e mi volto verso Sangiovanni.
" Hai visto che avevo ragione? Sei entrato, lo sapevo.." gli dico, porgendogli la mano che tempestivamente afferra e stringe per salutarmi.
" Eh si.. avevi ragione. Ma avevo ragione anche io quando ti avevo detto che secondo me eri un portento. Oggi ti ho vista ballare e.... sei wow!" dice lui entusiasta.
"Ah comunque piacere, Giovanni, in arte Sangiovanni" dice lui riporgendomi la mano.
Allungo di nuovo la mia.
"Piacere Giulia. In arte GiugiuLola" dico scoppiando a ridere.
Lo vedo confuso, ma ha un'espressione divertita.
"Poi ti spiegherò.. ne avremo di tempo caro Sangiuus" dico, allungando di proposito il suo nome.
Questa volta non si trattiene e scoppia a ridere. Ed io lo seguo felice di condividere una risata con qualcuno.
E forse mentre lo penso mi prendo un po' in giro. Sono felice di condividere una risata con lui. Ormai ne sono consapevole. Ed un po' mi maledico mentalmente, perchè non voglio problemi in questa scuola. Devo pensare a ballare. E con questa consapevolezza, cerco di tornare seria e di rivolgere la mia attenzione altrove.
"Dai andiamo dagli altri. Ho una fame incredibile..." dico, cercando di sembrare la persona più tranquilla del mondo.
Lo vedo avvicinarsi con passo svelto a me. Si posiziona a pochi centimetri dal mio corpo.
Si toglie il cappellino che indossa al posto della bandana che aveva in puntata, e me lo sistema delicatamente sulla testa.
"Ecco, ora possiamo andare. Sta meglio a te che a me" mi dice sorridendo, lasciandomi completamente senza fiato.
Mi sento come una falena attratta dalla fiamma. E la paura di morire bruciata é sempre più forte..

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