GIULIA
Quando torno a casa il mio unico desiderio è quello di essere cullata tra le braccia di Giovanni.
Lo cerco in camera, in saletta, in giardino ma nulla..eppure sul foglio degli orari non compariva nessuna lezione pomeridiana per lui oggi.
Rassegnata all'idea di dover rimandare il nostro incontro, entro in bagno intenzionata a fare una doccia calda rigenerante.
Proprio mentre sto per aprire l'acqua sento la sua voce provenire dalla stanza. Mi precipito ad aprire la porta per fargli un breve saluto, ma prima che possa farlo, mi blocco di colpo quando sento ciò che sta dicendo.
"Bro, io sono qui per cantare e per presentare la mia musica. Non posso e non voglio distrarmi, per nessuno. Anche se si trattasse del più grande amore della mia vita. La priorità non cambia. Almeno non per me".
La mia mano tiene forte la maniglia della porta, forse per sorreggere il peso del mio corpo che ormai sento come gelatina. Resto pietrificata e non posso credere di aver sentito quelle parole.
Ho la mente offuscata da tutte le immagini felici di me e Giovanni che si rincorrono senza darmi tregua.
"Bro a me Giulia piace e so che con lei le cose potrebbero diventare davvero serie. Ed è questo che mi spaventa. Devo rallentare per me e per lei".
Continuo ad ascoltare quella conversazione segreta tra Sangio e Deddy e quelle ultime parole mi fanno crollare.
È un sollievo capire che non mi ha presa in giro e che per me prova davvero qualcosa, ma è uno schiaffo in piena faccia capire che non è abbastanza.
Non è abbastanza per provare a stare insieme seriamente. Non è abbastanza da risultare prioritario.
Non voglio sostituirmi alla musica, anche perché lui non potrà mai sostituire la danza nella mia vita, ma per me c'è spazio per lui.
Eccome se c'è.
Decido di smettere di ascoltare, ormai sfinita dalla stretta che sento al cuore.
Apro la doccia, la regolo sul getto di acqua bollente e mi ci tuffo dentro.
E vorrei che quell'acqua non lavasse via solo la stanchezza ed il sudore, ma anche e soprattutto la tristezza che mi ha invaso corpo ed anima.SANGIOVANNI
Questa sera non ho davvero voglia di parlare con nessuno. Ho bisogno di starmene da solo, a pensare e magari a scrivere. Se solo avessi l'ispirazione.
Dopo l'incubo di oggi sono totalmente privo di idee. Di solito per me, questo è l'orario in cui i pensieri e le riflessioni si tramutano in parole scritte e subito dopo cantate. Stasera, invece, il vuoto.
Ho intravisto Giulia solo pochi minuti fa mentre scriveva qualcosa sul suo diario.
Non ho avuto nemmeno la forza di avvicinarla perchè non saprei cosa dirle. Non ora che le idee sono così confuse e poco chiare.
Non ho potuto fare a meno di notare, però, che nemmeno lei mi ha cercato. E questo suo distacco mi ha fatto un po' male.
Mi sento così incoerente che stento a riconoscere me stesso. Eppure è ciò che sento. L'indifferenza di Giulia mi fa del male e vorrei correre da lei per capirne le ragioni. Dall'altro lato però, sento una sorta di sollievo per questo suo comportamento, perchè così evita a me di dover giustificare il mio.
Incoerente e pure fifone, mi dico mentalmente provando una gran tristezza verso me stesso.GIULIA
-il diario-Hello diario, sono successe più cose nelle ultime quarantotto ore della mia vita, che in diciotto anni.
Ho sentito il mio cuore esplodere di felicità, per poi essere calpestato malamente.
Non saprei dirti come mi sento. Non sono delusa da Giovanni. Lui d'altra parte non mi ha promesso nulla. So di essere "qualcosa per lui", ma so anche che quel "qualcosa" non basta.
Quindi, non colpevolizzo lui. Ma me stessa, sempre e solo me stessa!
Qualche giorno fa ho scritto "sono, io, meritevole di amore?" ecco diario, per poche ore ho sentito di esserlo. Mi sono illusa per l'ennesima volta di essere ABBASTANZA per qualcuno e per me stessa, e guardami ora.
Non sono nulla di che, come sempre. Avevano ragione quelli della mia classe. SONO INUTILE!
Se fossi nata più alta, con dei denti perfetti, con la bocca carnosa ed il seno prosperoso, forse sarei risultata indispensabile per qualcuno. Invece, sono semplicemente Giulia Stabile, quella che non arriverà mai lontano.
La cosa che più mi fa male, però, è sapere che non imparo mai.
Fino a qualche giorno fa avevo almeno la consapevolezza di ciò che fossi io per me stessa e per gli altri. Sapevo di essere quella dalle cose impossibili.
Giovanni, invece, ha smontato queste convinzioni in pochissimo tempo. Ed ora? Ora che il muro costruito per difendermi ha dei pezzi mancanti, chi gli è lo dice ai colpi di non farmi troppo male al cuore?
Ecco, diario. Questa sono io, Giulia Stabile.
Quella dalle cose impossibili. E questa cosa non cambierà mai.
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Tutti i battiti del mio cuore
FanfictionHo sempre creduto di avere un cuore troppo grande rispetto al mio fisico esile. Spesso questo stesso cuore mi ha fatta soffrire, mi ha fatta emozionare, eppure era sempre di più rispetto a tutto il resto. E poi... e poi ho incontrato lui. Quando ho...