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PRESENTE

T/n's pov

Come ci ero riuscita?

Dopo una discussione tirata fin troppo per le lunghe alla fine aveva acconsentito.

Ed ora eccomi qui, poggiata con le spalle al tronco di un albero ad osservare l'acqua ondeggiare nel suo letto, donandomi una dolce melodia mista al cinguettio degli uccellini.

L'erba bagnata al contatto con la pelle, l'aria fresca rivitalizzante e il dolce suono del respiro di Levi.
Era bello come non l'avevo mai visto, assopito dal sonno, mentre dormiva come un bambino con la testa poggiata sul mio grembo.

Accarezzavo dolcemente le sue ciocche morbide, non smettendo mai di guardarlo un attimo.

Sapevo quanto lui fosse restio sull'addormentarsi senza le sue pillole, ma non poteva di certo uscire fuori dalle mura in quelle condizioni.

Così l'ho convinto a dormire.

Quella era la quotidianità che tanto riusciva a darmi quell'uomo dall'aria misteriosa che era Levi Ackerman.

E più lo guardavo più le farfalle scalpitavano nel mio stomaco, le gote arrossavano e l'irrefrenabile voglia di compiere azioni sconclusionate prendeva forma nella mia mente.

Mi ero mai sentita così?
Quello con Vitani era davvero amore? Se sì, allora perché con Levi provavo cose che mai avevo sentito prima dall'ora.

Quanto tempo era passato da quando eravamo qui?
Ore? Minuti? Giorni?
M'interessava davvero saperlo?

Mi sarebbe andato bene tutto in quel momento, eccetto che lui mi abbracciasse nel sonno e cingesse la vita con un braccio.

In uno stato dormiente biascicò qualcosa che non riuscì a comprendere per poi riprendere a respirare in maniera regolare.

Ancora nessun incubo e non vene sarebbero stati, difatti, come volevasi dimostrare, era riuscito a dormire come un bambino e farsi le sue meritate ore di sonno pre spedizione.

Finendo alla fine per fare il cambio con me.

~~~
Ora lei era accucciata sul suo petto mentre che al galoppo del cavallo di Levi tornavano alla base.

La giornata era stata piacevolmente tranquilla e Levi era insolitamente rilassato.

Dormire sul grembo di lei l'aveva fatto sentire caldo, amato..

T/n era così materna per certi gesti e atteggiamenti, non era la mocciosa impertinente che voleva dare a vedere, questo lo aveva capito da tempo ormai.

Bensì si era rivelata qualcosa di cui mai e poi mai avrebbe potuto fare a meno.

Era come se fosse diventata la sua bambina da proteggere.
Nessuno le avrebbe fatto del male, mai più.

L'amava? Sì.
Perdutamente.

E iniziò a pensare come ogni scelta della sua vita l'abbia portato a lei, ai suoi occhi c/o, le sue labbra rosee e belle da morire, le sue ciocche c/c, la sua risata..

Sospirò nascondendo un sorriso nonostante nessuno potesse vederlo.

Portò una mano tra i capelli della mocciosa dormiente sul suo petto.

Coccolandosela e amandola come nessuno al mondo sarebbe riuscito a fare.

La prese in braccio, ancora nella medesima posizione di prima.

Furlan's sister -LevixReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora