Partì acquisendo fin da subito una velocità micidiale.Ad un tratto una sagoma di cartone mi si parò davanti e con facilità mi agganciai ad un albero, cambiando la posizione delle lame: le punte della spada erano riversate all'in giù, sganciai i rampini dall'albero puntandoli alla nuca del fantoccio in cartone e mi apprestai a compiere un giro di 360 gradi sul mio asse tagliando perfettamente la nuca.Continuai alternando varie con uno stesso fine comune.
«Eccellente»
Si limitò a dire il comandante Smith alla fine della mia prova.«Che cosa ne pensi, Levi?»
Il mio sguardo si assottigliò, puntandosi sul corvino.«Può andare.»
Sputò acido con aria disinteressata.
Strinsi i pugni fino a far diventare le nocche di un colore biancastro per il nervosismo.«Percepisco a distanza che fremi dalla voglia di ammazzarlo, ma dobbiamo attenerci al piano, ricordi?»
Domandò Kovu riferendosi alla taglia e in risposta feci schioccare la lingua al palato cercando di sviare il discorso.Dopo di me anche i miei amici fecero la prova in maniera impeccabile.
E la cosa più appagante non furono solo i risultati eccezionali da noi ottenuti, ma anche le facce dei cadetti sbalorditi.~~~
Il tempo trascorse velocemente e morivo dalla voglia di andarmene, difatti, ero perennemente stressata e facilmente irritabile.
Camminavo assieme a Kovu e Isaac per il QG, quando udì le voci di Ackerman, Smith e Zoe dalla porta accostata alla mia destra.«Marmocchi, fate silenzio.»
Sussurrai afferrando i due per i capelli, facendo scontrare violentemente le loro teste.
Avvicinai l'orecchio alla porta cercando di sentire l'argomento trattato dai maggiori.«Allora? Cosa dicono?!»
Esclamò Isaac preso dall'emozione ed in risposta gli intimai 'gentilmente' di non fiatare.~~~
«Una spedizione?!»
Urlarono all'unisono senza alcun ritegno o preoccupazione d'esser sentiti.«Ne approfitteremo!»
Concluse Kovu euforico, troppo preso dalla notizia per ragionare.«Fuori dalle mura le probabilità di riuscita calerebbero vertiginosamente, senza sottovalutare il pericolo maggiore che ne comporterebbe.»
Ribattei smorzando ai minimi termini il loro entusiasmo.«Ma T/n, riflettici!»
Incrociai i nostri sguardi e una sensazione ormai già vissuta mi pervase."Vivi"
Scossi velocemente la testa, come per scacciare le mie paure, ma innegabile quanto il mio cuore perse un battito o forse più nei suoi occhi verdi come la giada.
«In ogni caso, voi non verrete.»
Sbottai a questo punto, troppo attonita da quel senso di paura e incertezza scaturito dai suoi occhi.«Di nuovo la stessa storia?!»
Incassò Kovu e non risposi continuando a camminare sulla strada del ritorno, quando a un tratto, incrociai lo sguardo con una vecchia conoscenza.
Non potevo crederci, non volevo.«Vitani...»
Ringhiò Kovu a denti stretti, facendomi boccheggiare come un idiota a galla di quel mare di paura ed emozioni che rappresentava il ragazzo difronte a noi.
Era un sogno? Oppure era veramente lì, pronto a riverirmi per poi pugnalarmi di nuovo?
Fu tempo di secondi prima che, le troppe domande e quell'aria intrisa dalla tensione, portarono solamente buio.

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Furlan's sister -LevixReader
FanfictionLa sorellina di Furlan è cresciuta nei meandri della città sotterranea. Tra una speranza ed un sogno di troppo, crede ancora che possa esserci un futuro per le genti dimenticate come loro, nonché per lei, il suo migliore amico Kovu ed il ragazzino c...