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«Sai T/n, devo dirtelo, non hai una bella cera»
Prese parola titubante Isaac, probabilmente temendo per la sua vita. Gli rivolsi uno sguardo di fuoco e non disse più niente.

Da quel giorno non avevo più avuto sogni tranquilli, ogni notte facevo incubi che di volta in volta diventavano sempre più vividi e questo mi terrorizzava.

Possibile che mi sia immaginata tutto?

Mi fidavo della parola di Kovu, ma se avessi dovuto iniziare a metterla in dubbio e lasciarmi guidare dall'istinto?
Il mio, quello che non sbagliava mai.
Come avrei dovuto affrontare tutto quello se avessi avuto ragione?

«Cristo!»
Mi massaggiai la guancia dolorante e guardai il bruno in cagnesco.

«Church smettila di pensare al fidanzatino e vedi di concentrarti nel corpo a corpo.»

Eh?!

Mi diressi a passo spedito verso il pelato che addestrava i cadetti, quando sentì afferrarmi per un polso.

«T/n,cerca di calmarti.»
Esclamò Kovu, facendomi rientrare in me.

Finiti quegli insulsi allenamenti per smidollati ci dirigemmo alla mensa, con quel maiale di Kovu affamato come non mai.

«Come fai ad essere stanco Isaac?»
Domandò lui.
Sapevo che si stesse ponendo la mia stessa domanda.

«Voi...- prese qualche secondo per respirare Isaac- voi siete extraterrestri!»
Il bruno al mio fianco rise di gusto mentre io rimasi impassibile, questo marmocchio mi irritava.

«T/n, che intenzioni hai?»
Chiese Kovu prendendo posto al tavolo più isolato della sala, con un vassoio ripieno di robaccia.
Lo guardai con cipiglio non capendo dove volesse andare a parare e immediatamente il suo sguardo si posò su Ackerman.

«Gli faremo un'imboscata.»
Dissi sicura, i due mi guardarono con un ghigno sul volto.

«È molto forte, e per quanto mi duole ammetterlo forse forte quasi quanto me e te messi insieme, Kovu.»
Negli occhi del bruno notai una scintilla di titubanza, nei suoi e in quelli del biondo appostato accanto a lui.

«Ma noi siamo in tre.»
Sputai acida dando un cazzotto al mio orgoglio e notai Isaac sussultare.

«Da domani inizierai un allenamento intensivo, diventerai forte e spietato, mentre io e Kovu ci accaparreremo la fiducia di quello smidollato alto un metro.- sentì su di me lo sguardo divertito di Kovu, quasi avesse potuto parlare e dirmi: "non è che tu sia tanto alta". Immediatamente lo puntai con una forchetta. -Se ci provi giuro che ti mangio.»

A quel punto i due scoppiarono a ridere attirando tutta l'attenzione sul nostro tavolo, sentivo lo sguardo di tutti su di noi, seguito da quell'odioso silenzio e qualche vocio sul nostro conto.

«Che avete da guardare tutti eh?- presi un coltello e girandolo in senso rotatorio in modo orizzontale tra le dita, minacciai ognuno di loro con quest'ultimo -giratevi e non una parola, neppure un filo di voce sul nostro conto o giuro che vi apro la gola.»
Così fecero, per cui ripresi senza perdermi in chiacchiere il mio discorso.

«Lasciamo che Ackerman si fidi di noi, che si apra e ci parli delle sue debolezze, poi al momento giusto quando sarà debole lo tradiremo e tu- puntai la punta del coltello verso Isaac- tu gli darai il colpo di grazia.»
Esclamai conficcando la lama con veemenza nel tavolo, attirando l'attenzione di alcuni dei maggiori su di noi.

Isaac mi guardò titubante, la mia era una richiesta molto importante, ma con il fine di fargli arrivare che mi fidassi di lui.

«G-grazie f-farò del mio meglio!!»
Balbettò alzando lentamente il tono della voce e gli posai una mano sul capo accarezzandolo leggermente, girai il volto dal lato opposto al suo nascondendo un lieve sorriso.

«Ci rifaremo una vita, oppure correremo verso un destino comune, la morte, ma lo faremo insieme. Combatteremo sempre a testa alta, senza pentirci mai delle nostre scelte, non infangheremo il nostro orgoglio e ci lasceremo guidare solo dal nostro io, il nostro noi. Isaac sono felice che tu sia qui e nonostante non eri nei nostri piani, sei stato l'imprevisto più bello che ci potesse capitare...
per cui sentiti libero di cadere perché a rialzarti ci saremo sempre noi.»
Concluse con un sorriso a 32 denti il maggiore tra noi, Kovu, delle volte diveniva così sentimentale da far venir la nausea.

Quella che nelle nostre menti sembrava una vita prosperosa di felicità, era solo l'inizio di sofferenze e morte che ci attendevano a braccia aperte, eravamo troppo pieni di noi per accorgercene.

Abbiamo ricambiato quell'abbraccio maledetto dalla nostra presunzione e ingenuità.
Essere completamente fiduciosi, creduloni fino all'idiozia, arrendersi senza riserve, è un esecrabile fase dell'esser ancor piccoli e dal cuore puro.

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Finocchi per cani
(nome a caso per lo spazio autrice)
Non credo d'aver mai scritto sotto la fine di qualche mio capitolo, ma ci tenevo a precisare alcune cosucce.
La prima e la più importante è un grande grandissimo grazie a tutte voi, per il supporto che state dando a questa storia.
In  secundis, devo specificare alcune piccole cose.
In qualche capitolo antecedente a questo si nomina il nome di "vitani" portando questo al termine.
Dopodiché, Kovu afferma a lei, più e più volte, che ha preso una forte botta e quindi che si è immaginata tutto, per giunta le ricorda la morte del ragazzo da lei nominato.
Allora perché è Kovu a nominare il suo nome? Kovu e T/n se la sono sempre sbrigata da soli? Come mai Isaac sembra già conoscere il mondo oltre quello della città sotterranea? Cosa c'è che non va in lei?
E con tutti questi dilemmi mi dileguo...
Alla prossima!!!!!!!❤️❤️❤️❤️

Furlan's sister -LevixReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora