Teatro

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Sospirava la gente
a quel palco lustrato
di miele e veleno
di albe mai cominciate.
Sussurrava la gente pietosa
a quella tetra figurina
incollata di pece
sui ricordi sperati.
Una buffa marionetta,
arresa docilmente
ai gesti capricciosi
di un bambino alato.

Amore, amore,
quanto è durato
poi alla fine
il nostro spettacolo?
Una piroetta,
un abbraccio,
un inchino al vuoto.
Si è chiusi ermetici le tende
esaminando il resto
come ladri di un covo.
Qualcuno là in teatro, sai,
amava alla follia
un cielo di cartapesta.
Qualcuno là, sai,
amava te.

E adesso guarda pure,
dolce meta' privata di maschera,
guarda confuso
i fili tagliati
e un'attrice fuori,
la vivida ballerina
dalle punte spezzate.
Bell'estraneo,
ho lasciato rose e biglietto
in un angolo di quel parquet,
perche' sappi stavolta
che non ti aspetterò.

Il SeduttoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora