La pazza

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Non sei venuto

e il cuore si strazia

al pensiero di te.

Tocco ciò che chiamano vero

e tu sei così lontano,

un miraggio agognato

tra la sabbia rovente

e io qui sola

imploro il tuo arrivo

in un sudario soffocante.

Non sei tornato

alla mia lunga preghiera,

frammentata dalla faccia grumosa

del buonsenso,

scorrendo con l'acqua vitale

nelle esili canne verdi,

della mia deprimente solitudine:

rimango un seme morto,

dormiente,

irreale,

sepolto,

nel deserto immenso

di questa amara follia.

Il SeduttoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora