Dolce sarebbe il pensare,
apice d'essere,
se tu non fossi
distante di miglia
tra gli artigli di lei.
Dimmi son
fuoco i suoi sguardi,
canto il suo tono,
seta i suoi timidi baci ?
O mai
ti parve
di scorgere me
oltre le sue torbide iridi
seduttrici e incoscienti
d'un amore rubato da zanne di lamia?
Mai ti capita a mani intrecciate
di udir la mia voce,
di sentir mio pensiero
e provare di poco rimpianto?
Forse no, chissa'
a te che bruciasti ricordi
su vele oltre l' alba.
Giaccion là le estati corse,
i sussurri di speranza,
i giochi d'amore ?
Valse così poco
al richiamo chi sei
il tuo nome
alle mie labbra ormai mute?
E resta lei splendente,
mai vecchia sfigurata
ma idillio di dea
per cui straziarle volto
a morte e a pugnale,
e io umana pentitasi
a tal guisa di bestia,
assorta, colpevole
battezzata d'inganni.
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Il Seduttore
Poesía#ProgettoOrfeo Il Seduttore: il fascino, l'inganno di ciò che è ignoto, nascosto; l'essenza sfuggevole della realtà, che percepiamo quotidianamente. Questa raccolta di riflessioni e poesie scritte di mio pugno non è una manciata di parole vuote. E a...