Veleggio nei pensieri
e mai s'assopisce
il tremito d'un dolore che sa già,
seguendo la musica
di questo stralcio d'impotenza
contro un'urlo di un male:
non c'è pietà.
Vorrei che indifferenza
fosse calce
per murare queste impronte dannate,
vorrei che queste'eco di tormenti finisse,
contro le mie orecchie ormai sorde,
senza fare colpa di odiare.
E trasmigrerei ai limiti del tempo,
dove il riposo sia immortale,
per sorprendermi di non pensare,
causa e grazia di tristezza infinita.
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Il Seduttore
Puisi#ProgettoOrfeo Il Seduttore: il fascino, l'inganno di ciò che è ignoto, nascosto; l'essenza sfuggevole della realtà, che percepiamo quotidianamente. Questa raccolta di riflessioni e poesie scritte di mio pugno non è una manciata di parole vuote. E a...
