Della mia giovine età,
non t'offro
né grazie, né doni
né allieto
il tuo sguardo borioso
con doti di pallida Venere,
altro conduco
che reti tessute da Eco,
un nero sangue versato
su corpi di fiori.Sì la mia innocenza s'immola
in tal vergini figlie sacrali
a te,
non più benevolo Amore,
ma barbaro dio
che il mio strazio rinnova.E qualvolta mi trascino di penna forgiando a Erato
mondi di carta
tu, mia linfa, mia arte
incidi
su me
selvaggio
il tuo nome.
STAI LEGGENDO
Il Seduttore
Poetry#ProgettoOrfeo Il Seduttore: il fascino, l'inganno di ciò che è ignoto, nascosto; l'essenza sfuggevole della realtà, che percepiamo quotidianamente. Questa raccolta di riflessioni e poesie scritte di mio pugno non è una manciata di parole vuote. E a...