Talvolta bramerei
le serpi di Medusa
nell'occhi bassi e chini
letali e viscide di occulto,
per ossidare, sconvolgere
la crudele alterigia
dei visi potenti
e delle corone di orgoglio
istoriate dal sopruso.
E agguantarei
quei lor contorti detti,
annodati e pizzicati
fino a sentir gemer
le meningi
e scalpitare
un'integrità ormai plagiata.
Oh materializzassi
in molle pietra, in strida
la verità ingoiata
che scava le carni
sottomesse alla quieto vivere!
Roccia su roccia
scaglierei,
inciderei come scultrice
e imprimerei su quel capo
fino a farne
pacatezza d'agnello.
E affonderebbe il muso umido
nell'onta e vergogna
d'aver vessato un valoroso,
un grande
e al mio passaggio
curvo, sottile, umile giunco
di memoria dantesca
baderebbe colpito,
stravolto e arrossato,
a strisciare altrove.
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Il Seduttore
Poetry#ProgettoOrfeo Il Seduttore: il fascino, l'inganno di ciò che è ignoto, nascosto; l'essenza sfuggevole della realtà, che percepiamo quotidianamente. Questa raccolta di riflessioni e poesie scritte di mio pugno non è una manciata di parole vuote. E a...