M'avvallo sconfitta
in prima inettitudine,
maestosa bellezza che nutriva
occhi d'umano,
sensi di d'artista
diventati
niente meno che
nefasta agonia.
Tristezza incarnata,
passiva violenza
alle fruste di un rimpianto
che non riesco a ricordare,
pigra indolenza
della vita
che mi scorre,
sabbia fine,
torrente impetuoso,
tra le dita ormai ferme.
Carpe diem:
il perpetuo sussurrare
alla caducità
che mi ha azzannato
la mente,
già a riposo
sotto il sudario implacabile
della morte futura.
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Il Seduttore
Poetry#ProgettoOrfeo Il Seduttore: il fascino, l'inganno di ciò che è ignoto, nascosto; l'essenza sfuggevole della realtà, che percepiamo quotidianamente. Questa raccolta di riflessioni e poesie scritte di mio pugno non è una manciata di parole vuote. E a...