Il disastro che ha coinvolto il volo Germanwings sulle Alpi francesi.
150 persone erano su quell'aereo. 150 persone sono morte in un atto di suicidio. Non voglio soffermarmi su quei minuti di silenzio, che avrebbero potuto far capitolare il copilota. E non mi dilungherò a dire la mia: non era follia, lui era perfettamente lucido e solo Dio, il Fato o chi per lui se c'è , sa cosa possa essere passato nella sua testa. Otto minuti, di urla e suppliche. 8 minuti. Un'infinità di tempo per pensare che stai per morire.
Perché?
Perché se soffriva di depressione, è arrivato addirittura ad essere un copilota?
Dov'è l'ignoranza del sistema?
Dov'è la vera pazzia?Non ci sono parole per descrivere un tale orrore. Non ci sono. E i familiari di chi non è rimasto, lo sanno.
C'era una madre con un neonato tra le braccia, nei primi posti di fila. Si era messa lì per poter essere più facilitata ad uscire col bambino.
C'erano diversi ragazzi in gita dalla Spagna, alcuni studenti vincitori di quel premio-vacanza.
E loro non ci sono più.
Per l'egoismo e il narcisismo.
Perché non suicidarsi solo? Perché distruggere la vita degli altri?
L'aereo era il ciclopico mezzo.
Il cielo frastagliato di montagne il palcoscenico perfetto per un'ultima danza.
I 149 passeggeri? Solo un effetto collaterale.
Pregate per loro, atei e non.
Pregate per i familiari.
"Ricorderanno il mio nome" aveva detto lui, il folle copilota.
Pochi ricorderanno il suo.
Ma molti ricorderanno ciò che ha fatto.
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Il Seduttore
Poetry#ProgettoOrfeo Il Seduttore: il fascino, l'inganno di ciò che è ignoto, nascosto; l'essenza sfuggevole della realtà, che percepiamo quotidianamente. Questa raccolta di riflessioni e poesie scritte di mio pugno non è una manciata di parole vuote. E a...