Elogio all'arte

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Che i soli possano inaridire

nei cieli del tempo,

che le notti calino perpetue

sugli occhi del mondo,

né a me né a te

la sorte divida l'unito respiro

ma torni sempre il pensiero

al talamo sacro di baci.

E se anche la falce

dovesse soffiar via i nostri steli

e rapace recidesse

le mani giunte dal Fato,

sempre rimarremo in queste

parole evanescenti

che canteranno

d'un amore dannato.

E così la mia voce,

riposerà con esse in te,

obliata, giovane, viva

persa in un paradiso immortale.

Il SeduttoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora