Mare, Mar Nostrum,
ti prego:
seppelliscimi
magnanimo
tra le tue onde,
purificami dal mal vivere
di quest'esistenza corrotta.
Spezzami, battezzami fammi tua congiunta
che io non voglio mai più
sentire la carne.
Estranea, affine ai miei simili
che stimo e che odio,
che cerco e che fuggo,
affondo e abborisco
i vizi e le colpe
ergendomi giudice
tutto rimpiango:
le gole recise
i volti insepolti,
il sangue versato.
A me maschera,
falso, bugia, pugnale invisibile
dalla mano
che dava carezza.
Io, sorella dei figli
il cui zio disse al fratello
<Andiamo nei campi>.
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Il Seduttore
Poetry#ProgettoOrfeo Il Seduttore: il fascino, l'inganno di ciò che è ignoto, nascosto; l'essenza sfuggevole della realtà, che percepiamo quotidianamente. Questa raccolta di riflessioni e poesie scritte di mio pugno non è una manciata di parole vuote. E a...