Pentimento

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Mare, Mar Nostrum,
ti prego:
seppelliscimi
magnanimo   
tra le tue onde,        
purificami dal mal vivere  
di quest'esistenza corrotta.
Spezzami, battezzami                 fammi tua congiunta 
che io non voglio mai più
sentire la carne.    
Estranea, affine ai miei simili   
che stimo e che odio,     
che cerco e che fuggo,        
affondo e abborisco      
i vizi e le colpe           
ergendomi giudice   
tutto rimpiango:  
le gole recise   
i volti insepolti,
il sangue versato.
A me maschera,
falso, bugia,                                            pugnale invisibile
dalla mano
che dava carezza.
Io, sorella dei figli   
il cui zio disse al fratello 
<Andiamo nei campi>.

Il SeduttoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora