Calipso

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Fu cielo e fu orizzonte
sopra e sotto
gemme di turchese
sprofondate nell'oblio
delle correnti,
tra l'onde scagliate immense
sulla costa vogliosa
di un abbraccio aspro, selvaggio,
di un bacio crudele
tra mare e terra immobile;
tra pendii verdi spennellati
di olivi, ginepri e mirti
e battigie pallide
di sassi e acque mute.
Fu perdersi alla confluenza
di infinito e mortale,
là nel silenzio di meriggi
affollati e cristallini,
e giacere a cercare
ogni passo, ogni emozione
avidi, vogliosi, impazienti,
come terra e mare
sui volti vicini,
arrossati di amore, scoperti.
Ed è nella conchiglia
di pensieri
il riecheggiare
d' essenze, fragori,
di danze, corse, speranze,
di nostalgia , promesse, salsedine:
è solo ricordo d'Estate.

Il SeduttoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora