Che t'han fatto, sorella,
misero frammento di coste mortale,
figlia, madre, amica,
peso ed errore a tuo padre.
Fosti parte di un stuola derisa
fra malinconiche Vergini mute,
in mezzo ad esotiche bestie scambiate,
nel capriccio di ricchi,
per pie bambole immote:
sotto la scorza di marmo
c'era il rogo di bronzo greco
e fu sempre il tuo grido
che squarcia ancora,
il silenzio di questo illuminante secolo.
Crudele guerriera,
tu sola sai piangere ancora,
nella tua anima aspra e distrutta
di ceneri sante
e amara passione.
Perchè cede nel tempo
quell'aspro fantasma d'ira,
erede del sangue guastato presto
nel petto delle tue madri,
e vivi in un ideale per sempre
come unica, vera
promessa di pace.
E allora ritorni dolce
e umile
come la terra,
soave musa misericordiosa,
e leghi al tuo cuore ogni triste sofferente
insegnando una preghiera d'amore.
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Il Seduttore
Poetry#ProgettoOrfeo Il Seduttore: il fascino, l'inganno di ciò che è ignoto, nascosto; l'essenza sfuggevole della realtà, che percepiamo quotidianamente. Questa raccolta di riflessioni e poesie scritte di mio pugno non è una manciata di parole vuote. E a...