capitolo 1: Bentornata...

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DAISY 
 Ho parcheggiato la mia Maserati davanti al loft di Derek, sì mi ha dato il suo indirizzo quando ci siamo sentiti a telefono, è un palazzo grande e bello per uno come Derek. Racchiude però il suo carattere da stronzo. Ho lasciato le valigie in macchina e sono salita in quel "palazzo". Dopo aver percorso un po' di scale, vecchie e arrugginite, mi trovo una porta scorrevole ormai sporca e grigiastra dal tempo. All'inizio bussai due volte ma non sentì niente così decisi di entrare. Era un bellissimo loft: appena entravi c'era uno spazio assurdo e una vetrata grande, un salotto difronte, sulla destra un letto matrimoniale (quello di Derek), sulla sinistra una cucina bellissima e poi delle scale a chiocciola credo che porti nella stanza di Cora, Peter e il bagno. Vado verso il letto vedendo una maglietta di Derek stropicciata.. la porto verso il mio naso e l'annuso riportandomi al suo odore, anche se è cresciuto, il suo odore di bambino non è cambiato. Dopo un po' sento la porta aprirsi e scorgere 3 figure a me troppo famigliari...

Derek: n-n-on c-ci c-redo... *disse fermandosi insieme ai tre dell'ave maria*
Daisy: ciao fratellone! Sorellina! Zio!
Cora: oh m-mio d-dio... DAISY! 

Cora corre verso di me con gli occhi lucidi e mi abbraccia fortissima, la mia "piccola" sorellina, Peter mi guarda come una sconosciuta e poi tira su un sorrisetto... Derek... fa cadere le buste della spesa e viene verso di me. Cora si stacca e io e Derek ci guardiamo straniti. Poi fa una cosa inaspettata: mi abbraccia! Rimango molto rigida ma dopo un po' mi sciolgo e mi metto a piangere come quand'ero piccola. Si stacca e mi asciuga le lacrime... percorrendomi i tratti del viso

Derek: dioo! come mi sei mancata e come sei cresciuta!
Daisy: anche tu De
Peter: scusate.. potrei abbracciare mia nipote?
Daisy: ciao zietto! Come stai? Credevo di trovarti con barba e bastone
Peter:  vedo che l'umorismo non ti è passato
Daisy: sai è difficile levarlo!
Derek: che ci fai qui?
Daisy: sono ritornata.. dopo 17 anni di distanza non c'è la facevo più De... sono stanca di starvi lontano
Cora: ti prego resta DY! *disse cora abbracciandomi*
Daisy: non posso decidere io Cora... *li dissi sussurrando* lo sai...
Peter: allora dove pensi di stare?
Daisy: credo che se non resterò qui o mi trovo una ca-
Derek: NO! *disse rigido e sguardo infuocato* 
Daisy: n-no? *dissi un po' spaventata*
Derek: resterai con noi e riuniamo la famiglia, ti va? 

Non ci potevo credere... anche se avevo un po' di rancore e rabbia verso Derek non potevo ritorcerlo contro. Senza risponderli lo abbraccio e mi sciolgo verso di lui. Derek l'ho sempre visto come una figura importante nella mia vita, ero gelosa del fatto che restasse con Cora, ma sapevo che c'era qualcosa sotto. In questa permanenza qui a Beacon credo che lo scoprirò. Finisco di odorare il profumo del mio fratellone e ci stacchiamo a malincuore. 

Daisy: allora De mi aiuti con le valige?
Derek: quanto hai? *disse già con aria preoccupata* 
Daisy: due valige grandi, una media, il mio zaino e la chitarra
Peter: ti sei data alla chitarra? *disse con sguardo stupefatto*
Daisy: lo suona da 11 anni...
Derek: tu? *disse con il sopracciglio alzato* che sei sempre stata amante del rock ti dai alla chitarra classica?
 Daisy: chi l'ha detto che suono solo classico?
Cora: Dy hai i pantaloni sporchi verso le gambe

Mi porgo a vederlo e merda! Una cosa che non vi ho detto e che quel lupo, da cui ero stata attaccata, mi ha graffiato con degli artigli molto stani procurandomi taglio profondo. Prima di partire lo avevo disinfettato, ma credo che sta uscendo più sangue del previsto

Daisy: oh... forse scendendo dalla macchina, prendiamo le valige così dopo lo metto a bagno

***********
Derek mi aveva mostrato una stanza al piano di sopra, tra quella di Derek e di Cora: le pareti le avevo ricoperte di poster, sulla destra una scrivania che avevo messo tutti i miei libri di studio, l'armadio riempito di vestiti, sulla sinistra un letto singolo ma grande con una finestra accanto. Avevo appoggiato la chitarra sul letto e i miei spartiti sulla scrivania, affianco ai libri... un'alta cosa che non vi ho detto di me è che studio a casa. Dopo essere stata chiamata per anni "quella che non ha famiglia" "la povera" "la grassa" "quella abbandonata" ho fatto firmare un permesso e sono riuscita a studiare a casa con un prof privato, solo che ora non so che fare... sono all'inizio del 4 anno e non so che fare... se abbandonare o no. I miei pensieri vennero interrotti da qualcuno che bussa alla porta della mia camera. Facendo uscire Derek con una canotta grigia, pantaloni di tuta e tutto sudato. 

Derek: ehi piccolina, disturbo?
Daisy: nono De dimmi
Derek: tra una mezz'oretta verrà il "branco" ho organizzato una cena dicendo che dovevo dirli una cosa
Daisy: sai che odio stare al centro dell'attenzione *dissi facendo il musetto e incrociando le braccia* 
Derek: si scema, comunque mettiti qualcosa di carino, non troppo attillato, e preparati!
Daisy: oh nonono! Io scendo in tuta... non metto niente di carino!
Derek: come vuoi tu... ma poi non ti lamentare! Ah Cora voleva entrare c'è dopo di me... ti deve dare un regalo che abbiamo fatto noi tre *disse aprendo di più la porta e facendo entrare gli altri*
Daisy: uuu gli Hale che fanno regali! Giorno memorabile! *mi lanciano un sorrisino ed entra Cora sorridente con un pacchettino alle mani affiancata da Derek e Peter*

Cora: ecco qui sorellina! 

Per chi non l'avesse capito.. sono la piccola della casa.. io e cora ci passiamo 5anni e con Derek ci passiamo 10 anni. Odio essere trattata come la piccolina... ma ha le sue credenziali. Purtroppo quando sono scappata dall'incendio avevo 5 anni e ogni giorno lo ricordo come fosse successo  ieri. 

Daisy: ehi! Anche se sono la più piccola qui non mi dovrete trattare così!
Derek: credici piccolina *disse Derek sorridendo e li lanciai un occhiata omicida che lo portò a guardarmi storto*
Cora: aprilo! *ero impaziente e iniziai ad aprirlo, scorgendo una scatola con una collana con un simbolo della famiglia*
Daisy: o mio dio... Alpha, Beta, Omega *dissi tracciando la spirale che avevo tra le mani*
Derek: credevo te li eri dimenticata...
Daisy: non potrei mai, mamma c'è li rammentava ogni giorno... "il motto di famiglia"
Cora: vero... Be' dai su Dy! Ora vestiti che arriveranno gli ospiti!
Daisy: aspettate!

Prima che varcassero la soglia corsi da loro e gli abbracciai, dicendoli un 'Grazie' flebile e dolce. Mi salutarono ed uscirono... la famiglia Hale sembra cattiva ma siamo tutti buoni e qualche volta dolci... devi solo scavare di più! Per ammazzare il tempo, dopo aver messo la collana al collo, presi la chitarra e ricominciai a riprendere il pezzo che stavo scrivendo

C𝔲𝔬𝔯𝔦 𝔡𝔦 𝔤𝔥𝔦𝔞𝔠𝔠𝔦𝔬 // 𝔗𝔥𝔢𝔬 R𝔞𝔢𝔨𝔢𝔫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora