capitolo 8: ospedale

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Mi ha trovato. Anche qui... cosa posso fare per scappare ancora da lui, perche! Scappo dalla notte in cui mi ha attaccato. 

Daisy: lasciami in pace!
Deucalion: dai Daisy... *avanzava lentamente* lo sai che sei speciale
Daisy: non sono speciale coglione! Basta! Perchè la ferita che hai fatto non si rimargina! 
Deucalion: perchè è un segno! Posso farti del male con la mente e comunichiamo con la mente. Se io mi faccio del male alla mano anche tu te lo fai. Finchè non ti unisci a me io non mi fermerò! La cosa buona è che a me i tagli guariscono.. a te no

Prese un pezzo di roccia e si fece un taglio, non molto profondo alla mano. Io urlai dal dolore e vidi: a lui rimarginò subito a me sanguinava molto. 

Deucalion: tornerò starne certa! 

Sono stanca di scappare... non posso scappare di nuovo, non ora che ho ritrovato la mia casa. Strappai un pezzo della mia maglietta e mi fasciai la mano. Arrivai a casa e già dietro il portone si udivano delle voci. Misi le mani in tasca per non destare sospetti e aprì la porta. Una ragazza biondo-fragola mi venne incontro

Lidya: ehi Daisy! 
Daisy: ciao ragazzi *dissi andando verso le scale della mia camera
Derek: dove sei stata? 
Daisy: in giro *dissi salendo i gradini
Derek: ferma *mi tirò il braccio, per fortuna non quello fasciato*... dove.sei.stata. 
Daisy: non.sono.affari.tuoi.

Salì le scale e andrai verso il bagno. Mi disinfettai la mano e sentì qualcuno bussare. Me ne fregai della ferita è aprì la porta. Era Theo

Daisy: che vuo-aia! *dissi mentre disinfettavo la mano*
Theo: aspetta ti aiuto

Si mise dietro di me, prese le mie mani e con il disinfettante cercò di pulire la mano. Io girai la testa per il dolore e incrociai i suoi occhi. Non sentì più dolore. Ruppe quel "contatto" avvicinandosi sempre di più al mio viso, sta per.. no ma io... mi spostai e dissi un flebile "grazie" e andai verso la mia camera

SONO STATA UNA COGLIONA! 

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Un altro giorno era arrivato, solita routine: mi alzo, studio, mangio poco, studio, dormo. Sono passati due giorni dalla mia figura di merda con Theo e io sono sempre chiusa in camera a studiare. Volete sapere due cose che odio? La prima è che ho ricadute frequenti e la seconda è che domani è il mio compleanno. Che merda marò! Questa mattina volevo passare una giornata diversa... mi sono vestita, truccata e sono scesa di casa con lo zaino in mano, per fortuna non c'era mio zio e Derek

Oggi la giornata è leggermente calda, ma non tanto essendo a Dicembre! Andai dal cimitero dei miei misi dei bellissimi fiori e andai verso un parco lì vicino

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Oggi la giornata è leggermente calda, ma non tanto essendo a Dicembre! Andai dal cimitero dei miei misi dei bellissimi fiori e andai verso un parco lì vicino. Mi feci un top e, seduta sotto un albero, mi misi a leggere e studiare per il mio esame. Fra due settimane avevo l'esame più importante e poi le vacanze di Natale. Natale.. non so proprio come lo avrei passato quest'anno. Mentre studiavo da un bel po' qualcuno mi misi un caffè e una ciambella davanti. Alzai lo sguardo e scorsi un viso molto familiare 

Theo: ehi :) 
Daisy: ciao (?) Scusa per l'altro giorno *abbassai lo sguardo*
Theo: tranquilla, ora mangia sono le 14 e non hai mangiato niente! *disse sedendosi vicino a me*
Daisy: come fai a-
Theo: ti conosco... o meglio ti sto imparando a conoscere... che studi? 
Daisy: oh tra due settimane ho un esame quindi... 
Theo: vuoi una mano? 

Accennai un sorriso e vi dico che passai il pomeriggio più bello della mia vita. Io studiavo e Theo mi osservava. Poi mi aiutava interrogandomi. Facemmo una pausa e ci sdraiammo sotto l'albero in silenzio finchè il mio telefono non ruppe quell'armonia. 

D: Pronto? 
X: Ciao Daisy sono Melissa, la mamma di Scott ci siamo viste in ospedale
D:oh.. ciao dimmi
M: oggi ho avuto un aiuto per analizzare il sangue e mi sono anticipata il tuo, se vuoi le analisi sono pronte, però ho bisogno che vieni, firmi e ho bisogno di parlarti
D: Certo! Sarò lì tra 10 minuti

Chiusi la chiamata e Theo mi guardò con aria interrogativa e preoccupata, ma perch- OH MERDA! L'UDITO SOPRANNATURALE! 

Daisy: Theo ti prego non dirlo a nessuno
Theo: perchè fai delle analisi del sangue?
Daisy: p-perchè quand'ero piccola ho avuto una malattia e ora è solo un controllo tranquillo, ora vado... grazie di tutto... ciao!

Arrivai all'ospedale ed entrai nell'ufficio di Melissa dove mi salutò con un abbraccio e un sorriso. Anche se l'ho vista solo due volte mi sta troppo simpatica. Ora capisco perchè Scott li vuole bene, già si capisce dal mondo in cui li ha portato da mangiare e del bigliettino lasciato sul sacchetto. 

Daisy: Melissa è preoccupante? 
Melissa: Daisy... è vero hai avuto una ricaduta... che consiste anche con il cuore... 
Daisy: c-che v-vuoi d-dire? 
Melissa: che se si riscontrerà di nuovo una ricaduta più forte avrai sia un problema psicologico al cervello che uno al cuore per troppo stress
Daisy: ah *in questo momento vi giuro che sbiancai* c-che m-mi consiglia? 
Melissa: se hai altri episodi più forti dobbiamo averti sotto controllo...
Daisy: verrò ricoverata e sarà di nuovo un susseguirsi si dottori e psicologi? 
Melissa: si... promettimi solo di avvisare, ah! Mangia di più vedo che non ti nutri molto..

Iniziò a mancarmi l'aria, strinsi le mani in dei pugni e conficcai le unghie nella pelle. Sospirai e feci un sorriso a Melissa. La salutai e le diedi un abbraccio. Uscì dall'ospedale con il foglio in mano che riposi tra i miei libri nello zaino. 

Una novità? Che prenda anche i polmoni! Perchè ho iniziato a fumare! Io non ho mai fumato nella mia vita, ma... da un po' che ho iniziato. 

Presi una sigaretta, l'accesi e la portai alla bocca. Ispirai ed espirai il fumo tranquillizzandomi... fantastico, no? 

Ritornai a casa e stranamente non c'era nessuno. Andai in cucina a prendere dell'acqua e trovai un biglietto. 

Torniamo tardi/ la cena è da riscaldare
                                                               Derek e Peter

Fantastico! Anzi meglio! Quella sera volevo dimenticare quella mattinata: consumai 2/3 sigarette e 3 bicchierini di vodka. Mi buttai nel letto ormai stanca...

C𝔲𝔬𝔯𝔦 𝔡𝔦 𝔤𝔥𝔦𝔞𝔠𝔠𝔦𝔬 // 𝔗𝔥𝔢𝔬 R𝔞𝔢𝔨𝔢𝔫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora