capitolo 5: verità

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Eravamo sul salotto con gli altri che aspettavano che li raccontavo tutto di me... mio fratello era di fianco a me e mio zio dall'altro lato. Io presi dei respiri e iniziai.

Daisy: dopo che mio fratello se ne andò aspettavo che tornasse, non festegiai il mio compleanno perché volevo che fosse festeggiato solo con la mia famiglia. Dopo che Derek si sistemó, compiuti i 18 anni mi venne a trovare... mi raccontò dell'incendio e dei sopravvissuti. All'inizio non comprendevo, avevo 8 anni, ma dopo che se ne andò ripensai a tutto quello che mi raccontò e caddi in una depressione... *io ero con la testa bassa e sapevo che mio fratello mi stava guardando sconvolto*... Non dissi niente né a Derek né a Cora. La mia vita era solo un giro di psicologi, dottori, ricoveri, ospedali... tutto è di più. Quando mi fui ripresa a 14 anni dovevo iniziare a frequentare la scuola.... tra ospedali e ricadute... studiavo a casa. Dopo un po' ero stabile e decisero di mandarmi a scuola. Lì venni riconosciuta come "l'orfanella, solitaria, la grassa, la stronza... insomma venivo bullizata" poi ricaddi in depressione e attacchi di panico... così decisero che sarebbe stato meglio studiare a casa per non avere ricadute... Non ero stabile. * intanto un bel po' di lacrime mi rigavano il viso* non ero molto asociale... avevo solo un amico che conobbi dopo averlo incontrato quando scappai da casa. Mi venne a trovare a casa, in ospedale e per studiare. Lui andava a scuola e aveva molti amici, dopo scuola veniva a casa e mi spiegava gli argomenti. Decidemmo anche di prendere lo stesso indirizzo di studio: medicina. Dopo l'inferno che ho passato volevo aiutare i bambini che si sentivano soli e farli capire che c'é sempre qualcosa di bello nella vita. Quando sono ritornata, qui, avevo tutte le forze per rinfacciare tutto a Derek.. ma quando ti ho visto *dissi alzando lo sguardo verso Derek che aveva gli occhi lucidi* non c'é lo fatta e ho rimosso ogni cosa brutta che avevo. *presi un bel respiro e mi alzai* Ora ho raccontato la mia storia..  *dissi asciugandomi le lacrime e guardando tutti* non voglio nessuno che mi tratti come una debole... perché non lo sono... Non voglio la carità di nessuno, ne ho già avute troppe nella vita. Se volete scusarmi vado a dormire.... ciao ragazzi.

Salì le scale e lì lasciai in salotto.... Non avevo voglia di guardare nessuno in faccia. Ero nel letto  a pensare e ripensare finché non sentì qualcuno bussare alla finestra. Era lui. Theo.
Mi alzai e andai ad aprirli

Daisy: esiste anche la porta sai?
Theo
: sai... Dopo la tua "storiella" ti volevo vedere ma , tuo fratello non mi avrebbe mandato, così ho provato un cosetta da "Romeo e Giulietta"

Daisy: simpatico... ma stai certo che non ti bacerò *dissi facendo la fredda con un sorriso*

Theo: oh peccato... posso entrare? mi si sta gelando il culo da lupo qui 

Mi spostai verso il mio letto e lo feci entrare. Mentre si sedeva vicino me cercavo di capire cosa ci facesse qui... ma la mia mente ripensò ad una affermazione di Theo "..tuo fratello non mi avrebbe mandato" Strano... se mio fratello voleva che facessi amicizia con il gruppo, perchè non voleva mandare Theo? Presi coraggio e gliel'ho chiesi

Daisy: Theo... perchè mio fratello non ti avrebbe mandato?
Theo: oh... ehm... diciamo che in passato ho fatto delle cose di cui me ne pento... ma ora mi hanno perdonato. Tranne tuo fratello che sembra che mi voglia sbranare da un momento all'altro. Comunque non parliamo di me, tu come stai?
Daisy: passo... sai... per anni mi è stato chiesto solo questo "come stai" "ti sei ripresa" "passerà tutto"... quindi se vuoi chiedermi questo ti prego passo *dissi torturandomi le mani in segno che sta per venire un attacco di panico*
Theo: ehi... *disse prendendomi le mani e parlando dolcemente* ti prometto che non te lo chiedo più. Se domani non hai da fare ti porto in un posto
Daisy: sai che se domani mattina non andate agli allenamenti di Derek lui come minimo vi fucila *dissi sarcastica*
Theo: giusto... allora dopo gli allenamenti ci cambiamo e usciamo
Daisy: non mi fido *dissi con un sopracciglio alzato in segno di incomprensione*
Theo: prometto che non ti uccido ahhah, comunque ora dormi che Derek è fiscale con gli allenamenti 

Nemmeno il tempo di risponderli che mi diede un bacio sulla guancia e uscì dalla finestra. Una scarica di adrenalina mi percorse in tutto il corpo. Non avevo mai provato questo per anni... ed ora? Un ragazzo così me li fa provare? Sto impazzendo? 

*****************
Era mattina...le luci  dell'alba illuminava la stanza e la sveglia rompeva il cazzo come al solito. Avevo la testa ricoperta da i miei libri... già ieri non riuscivo a dormire così cercai di studiare. Come ogni mattina sveglia alle 5 e corsa mattutina. Scesi e mi ritrovai tutto il branco... asp... CHE CAZZO CI FACEVA TUTTO IL BRANCO ALLE 5 DA DEREK!?

Daisy: buongiorno (?) *tutti si voltarono verso di me, soprattutto i suoi occhi*
Derek:
perchè mia sorella riesce ad essere attiva e voi no? Dai state dormendo sul tavolo!! 

In effetti: c'era Stiles che sbadigliava ogni 2 secondi, Lydia che si aggiustava la coda dormendo, Allison e Scoot che si abbracciavano per non prendere sonno, Liam con la testa sul tavolo, i gemelli come Liam, Isaac che beveva un caffè, Malia che aveva l'aria che ucciderebbe tutti a morsi e lui... mi fissava e si era come... svegliato appena mi vide... sarà una mia impressione.

Daisy: gli allenamenti dove si terranno? *dissi prendendo dell'acqua dal frigo*
Derek: nel bosco, difronte la vecchia casa
Daisy: ah *mi si gelò il sangue... non ci mettevo piede da 11 anni*.. o-ok... verso che ora?
Derek: alle 6 dobbiamo fare subito il riscaldamento... tu dove vai?
Daisy: sai faccio la mia corsetta a prima mattina... comunque ci si vede lì... ciao 

Scesi dal loft e inizia a correre insieme alla mia playlist che scorreva negli auricolari. La cosa che mi preoccupava non era l'allenamento, ma rientrare in quella casa. Cosa avrei provato? Dio non so che fare ma l'unica cosa che chiede alle miei emozioni di non fare è non piangere... già lo fatto ieri... non voglio rifarlo per credermi debole.

C𝔲𝔬𝔯𝔦 𝔡𝔦 𝔤𝔥𝔦𝔞𝔠𝔠𝔦𝔬 // 𝔗𝔥𝔢𝔬 R𝔞𝔢𝔨𝔢𝔫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora