capitolo 2: ecco il branco!

1.3K 35 0
                                    

DEREK 
Suonava da 15 minuti, riprendeva e risuonava... quand'era piccola aveva questa piccola passione ma non credevo che l'avesse mai continuata... stava cercando di suonare un pezzo che sentii

(da 00:07 a 0:33- per farvi un idea)

Era una bomba! Stava facendo certi assoli bellissimi. Ad un certo punto sentì smettere di suonare e nello stesso tempo suonarono alla porta facendo comparire tutti i ragazzi. 

Scoot: ehi Derek tutto ok? *chiese preoccupato*
Derek: si ragazzi, vi volevo solo presentare qualcuno... entrate sù
Stiles: non sei tornato il  Derek killer, no? Ho ancora la mazza da baseball nella jeep!
Derek: no Stiles! E quella mazza te la ficco su per-
Liam: okok... abbiamo capito
Peter: ehi ragazzi! *disse scendendo dalle scale*
Cora: malia ciao *le due cugine si abbracciarono* 
Malia: ciao Cora, papà *disse facendo un cenno verso Peter* 
Isaac: sicuri che non è una trappola? Anche Peter è felice!
Ethan: vi siete drogati?
Aiden: ma secondo te! No va be' a parte gli scherzi... vi siete drogati ?
 Derek: vi giuro che vi riempio di strozza lupo
Scoot: lo sentite anche voi o c'è un odore nuovo?
Theo: vero... un odore... femminile
Derek: ecco inf- 

Non finì neanche di parlare che Daisy ricominciò a suonare il pezzo di prima aggiungendoci più forza e rabbia. Io iniziai a guardare le scale e a chiedermi se i sentimenti che ci mette dentro sono veri... non gli ho chiesto nemmeno scusa per averla lasciata sola 11 anni.. non immagino il dolore. Io vorrei recuperare tutto il tempo che ho perso con lei... ma a come messo un muro vicino.. non so che fare 

Stiles: scusate lo sentite anche voi o...
Lydia: Derek chi suona?
Derek: mia sorella... Daisy *ricevetti occhiatacce tra preoccupati e curiosi da tutti*

DAISY  
Stavo continuando a suonare, quando un dolore allucinante mi prese il piede, dove ci si trovava la ferita, corsi in bagno e presi tutto l'occorrente per medicarla. Iniziò a bruciare così forte che dovetti urlare leggermente... la ferita non prometteva bene. Stava iniziando a infettarsi e non volevo andare in ospedale perchè li odio. Continuavo a tamponare la ferita finchè non sentì mia sorella Cora bussare alla porta. La sentì parlare dall'altra parte della porta 

Cora: Daisy.. tutto ok?
Daisy: si... ho sbattuto il mignolo, dimmi

Cora: sono arrivai i ragazzi scendi?
Daisy: odio... non mi sono preparata..

Cora: va be' scendi così.. come sei vestita?
Daisy: una tuta grigia, un top nero e uno chignon disordinato
Cora: cavolo... vabe' scendi! 

La sentì allontanarsi e io inizia a sistemare il bagno dal mio "disastro". Buttai i fazzoletti e fascia vecchia nella spazzatura e ne misi una pulita disinfettandola. Dovevo trovare un modo o rischio di scendere zoppicando. Con tutta la forza inizia a scendere le scale e arrivare in salotto dove c'erano tutti i ragazzi di spalle e Derek che, girandosi, mi vide. 

Derek: ragazzi lei è Daisy Hale... mia sorella... 

Mi trovai tutti gli sguardi puntati su di me, scrutandomi dall'altro al basso. Se morivo stando al centro dell'attenzione... in quel momento mi stavano cremando viva. Presi coraggio e, rendendomi sicura feci un cenno strafottente... io ero così... stronza fuori e dolce dentro. 

Scoot: aspetta... lei dove salta fuori?
Stiles: dal buco degli Hale *la ragazza biondo fragola le tirò un ochiataccia* .. scusate. Allora signor Derek quando ci diceva che aveva una sorella?
 Allison: già... non ne hai mai parlato
Daisy: se quel cazzone di mio fratello non vi ha detto niente per non so quale motivo, siamo in due a non sapere il motivo *lanciarono tutti dei sorrisini divertiti*
Derek: simpatica, scusa non ero tuo fratello preferito?

Daisy: purtroppo sei scalato.. al primo posto abbiamo Cora, al secondo Peter e il terzo ci sei tu fratellone
 Aiden: la ragazza già mi piace
Liam: Stiles hai qualcuno con cui condividere il tuo sarcasmo!
Stiles: ehi! Non insultare il mio potere!
Scoot: Derek lei sa... Daisy: sì Alpha so tutto!
Isaac: ok... ora ci dici da dove salti fuori?
Daisy: allora... 

"Dopo l'incidente a casa Hale, Derek mi ha trasferito a New York da un amico di fiducia... ho vissuto 11 anni lì sola e poi ieri mi sono messa in macchina e sono ritornata stamattina a Beacon" volevo dirli... ma ancora non mi fidavo, tirai sole le mie battute sarcastiche. 

Daisy: quando sarai un poliziotto te lo dirò, non sono tipo da interrogatorio *dissi facendo un occhiataccia al biondino riccio. 

La stanza si riempì di risate, mentre Derek aveva il solito sguardo da sbruffone. L'unico che mi colpì in quella stanza fù un ragazzo alto nella media, capelli castani, occhi azzurro/grigio, una maglia con scollatura V e un jeans aderente. Aveva un sorrisetto e mi scrutava dall'altro al basso con i suoi occhi bellissimi. Mi guardò dal basso all'alto facendomi un sorrisetto... chissà chi era.

 chissà chi era

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Derek: ok... prima che Daisy ammazza qualcuno, presentatevi 

Propose mio fratello. Si presentarono tutti come Beta, chimere, banshee, umani, cacciatrice... finchè arrivò il turno di quel ragazzo che con un aria, da prendere a schiaffi, disse "Sono Theo Reaken e sono una chimera". La sua voce anche se era quella di uno stronzo era calma e leggera. 

***********
Ero seduta sulla terrazza di casa a vedere il panorama e a pensare con la mia chitarra ... avevo conosciuto tutti per bene, ma non mi ero ancora fatta conoscere. In un certo senso sto  tenendo il carattere da stronza che ha mio fratello. Mentre suonavo tranquillamente qualcosa di calmo... sentii dei passi dietro di me. Mi girai veloce prendendolo per il braccio e facendolo cadere faccia a terra, io sopra bloccandoli il braccio. Mi accorsi che era... merda... Derek! 

Daisy: scusa fratellone *li dissi mollandolo di colpo*
Derek: ...non so se essere sorpreso o incazzato. Ma passiamo alla parte sorpresa va... chi ti ha imparato?

Feci un sospiro delicato come se quello che potessi dire lo fece incazzare, sono sicura che aveva fiutato la mia "emozione" e, infatti, mise una mano sulla mia spalla e si sedette vicino a me. Io parlai tenendo gli occhi fissi sul panorama. 

Daisy: mi ricordo quando a 11 anni nostra madre ti regalò il sacco da boxe per non farti allenare nel bosco e venirtene pieno di ferite *dissi sorridendo forzato* ogni ora, ogni sera, ogni minuto che ti allenavi io ero dietro di te che scrutavo ogni tuo movimento. Non staccavi mai dal boxe. Quando sono dovuta crescere con un signore a me sconosciuto e senza amici, per non sentire la mancanza della famiglia, mi allenavo ripercorrendo ogni movimento che avevo memorizzato su di te. Sei stato il mio punto di riferimento... ormai era routine: mi alzavo, studiavo, mi allenavo, dormivo... per fortuna c'era l'allenamento... i miei pensieri mi avrebbero distrutto con poco. 

Derek non disse niente, lo sentì solo abbracciarmi e dire un flebile "grazie"... baciando i miei capelli. Mi alzai e scesi giù per dormire... lasciando Derek sul terrazzo.

C𝔲𝔬𝔯𝔦 𝔡𝔦 𝔤𝔥𝔦𝔞𝔠𝔠𝔦𝔬 // 𝔗𝔥𝔢𝔬 R𝔞𝔢𝔨𝔢𝔫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora