capitolo 9: buon compleanno...

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Mi svegliai con un mal di testa tremendo... mi ricordai che ieri avevo esagerato. MI buttai sotto la doccia calda. Vi consiglio la doccia ogni mattina vi depura tantissimo. Oggi non ero proprio di umore... specialmente perchè era il mio compleanno vorrei sperare che si sono dimenticati tutti. Mi misi un po' di correttore, un mascara e del rossetto color labbra... oggi avevo voglia di mettermi qualcosa di diverso... anche s'era il mio compleanno e l'odiavo questo non significa che non posso vestirmi "cambiata". 

Scesi e trovai sul tavolo: pancake, caffè e un pacco regalo

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Scesi e trovai sul tavolo: pancake, caffè e un pacco regalo

Daisy: buongiorno (?)

Fantastico! Non rispose nessuno. Mangiai i pancake e bevvi il caffè... dopodiché aprì il regalo: c'era un vestito, delle scarpe e una lettera. 

Buon compleanno principessa! Torna a casa per le 20 stasera. Un bacio! 
                                                                                                                        Derek-Peter-Cora

Andai a lasciare il regalo nella mia camera e presi il telefono dal caricatore. Avete presente quando accendi il telefono e ti trovi ogni tipo di auguri? Bene! Io neanche un messaggio! 

Presi il mio zaino e scesi. Andai al cimitero e trovai la tomba dei miei sporca. Decisi di lavarla. Mi misi seduta e iniziai a parlare

Daisy: mamma... come va? Strano vedermi dopo 11 anni qui... oggi è il mio compleanno. Sai ho trovato un regalo da parte di Derek, Peter e Cora... quest'ultima è tornata... prima era partita. Mamma mi manchi e mi sento sola... voglio solo che oggi sei quie mi dici se sto facendo la cosa giusta. Lo so che mi comporto da scema con Derek ma non posso farci niente... forse... dovrei ritornare a New York... tornare qui mi ha fatto solo male... vedervi mi ha fatto male... 

Iniziai a piangere silenziosamente e accarezzai la tomba, all'improvviso ebbi quella sensazione che ebbi nella casa... un ricordo.

"Daisy: mamma guarda sto andando in bici! 

Percorro il vialetto in bici e poi cado sbucciandomi un ginocchio, mamma corre da me con una stoffa e disinfettante

M. Daisy: ma che ti è saltato in mente tesoro! Sei ancora piccola per la bici!
Daisy: uffa... ma io voglio essere grande!
M. Daisy: no... non fare scorrere il tempo se nò non sei più la mia piccolina
Daisy: allora voglio essere sempre piccola così ogni volta che mi faccio male ci sei
M. Daisy: anch'io voglio che tu non cresca, ma devi... perchè imparerai cose più grande di te che ti aiuteranno a lottare piccola mia

Mamma mi da un bacio sulla fronte e tutto scompare" 

Ritorno lì nel cimitero con le lacrime agli occhi, guardo la tomba... la foto di mia madre

Daisy: mamma vorrei che in questo momento mi aiuti come in quella ferita. Mi manchi tanto, non riesco a non festeggiare un compleanno senza di te. Ho già sofferto tanto e ho paura... di tutto mamma.... 

All'improvviso mi sento osservata. Alzo lo sguardo e non vedo nessuno... sarà una mia sensazione. Ritorno al parco dove studiavo ieri e mi metto a studiare per tre ore di fila. 

Ho la testa che chiede pietà! Così metto le miei cuffiette e ascolto della musica mentre vedo tanti bambini giocare al parco. All'improvviso mi ritornano in mente tutte quelle volte che giocavo al parco io, Derek e Cora. Ogni tanto si aggiungeva mia madre che si divertiva a rincorrerci. Pensando a tutto ciò delle lacrime bagnano il mio viso... ogni lacrima per me è segno di debolezza. Non sono mai stata debole, ma quando nessuno guarda piango. In quel momento stavo piangendo e la mia playlist scorreva nelle cuffie. All'improvviso una bambina, dovrebbe avere 2 anni, con un maglione e un jeans paffutella, mi notò e si avvicinò 

Bambina: perchè piangi? 
Daisy: oh niente, è solo allergia
Bambina: anche mia madre piange di nascosto e non è allergia...perchè piangi? 
Daisy: perchè mi manca mia mamma che non c'è più e ho litigato con mio fratello.
Bambina: vedrai che si risolve tutto, io ho perso mio nonno però so che lui è sempre lì a proteggermi è il mio angelo 
Daisy: wow, come ti chiami? 
Bambina: Camilla, tu? 
Daisy: Daisy, con chi sei Camilla? 
Camilla: con mia ma-
Signora: eccoti! Scusi se la importunata! 
Daisy: tranquilla, stavamo parlando. Se ti va Camilla gioco a palla con te *dissi indicandola*
Camilla: siii

Passai il pomeriggio del mio compleanno così... tra giochi con Camilla e parlare con la madre. Anche lei era legata al padre, il marito lavora in trasferta e lei si cresce una bambina da sola. A volte vorrei essere come la mamma di Camilla e mia madre... forte e audace. Mia madre ha dovuto portare avanti tre figli da sola e se lè sempre cavata... ammiro le persone così

Si fanno le 18 e io saluto Camilla che mi chiede se un giorno la porto al parco, con il consenso della madre le dico che ci vedremo. E' piccolina ma quella bambina ha capito molte cose della vita, mi ha detto che quando si fa male si cura sempre da sola... vorrei essere io così.
Percorro la solita strada e arrivo nel loft, accendo la luce è mi urlano 

Tutti: SORPRESA! 

Oh merda....

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