capitolo 14: c'è la faremo

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THEO
Non so cosa fosse successo... ma qualcosa in lei era cambiato. Non era più la Daisy che mascherava la sua debolezza  rompendo le palle a tutti. Era cambiata. Era come se la trasformazione l'avesse trasformata in un cuore di ghiaccio senza alcuna emozione. 

In questo momento era salita da Thomas a svegliarlo. Non ho capito ancora il rapporto che hanno quei due, ma quando sono insieme è come se volessi scaraventare Thomas contro un albero per non avvicinarsi a Daisy. 

Ad irrompere i miei pensieri fù la vibrazione del mio telefono

Ho finito l'allenamento con il branco, vieni qui senza Daisy. 
                                                                                                                     DEREK

Avevo già capito cosa voleva: dovevamo capire cosa stava succedendo a Daisy. Presi la mia giacca dalla cucina e lasciai un biglietto sul tavolo a Daisy. Se volevamo capire cosa le stava succedendo non dovevamo perdere tempo.

DAISY
Ero intenta a svegliare quel rompipalle del mio migliore amico. Presi un po' d'acqua e gliel'ha buttai sopra. Si alzò di scatto ammazzandomi con lo sguardo 

Thomas: MA SEI CRETINA!?
disse mentre mi sbraitava contro il suo odio
Daisy: no amore sono solo la tua migliore amica ;)
Thomas: ma chi me la fatto fare quel giorno
disse sbuffando mentre si alzava dal letto
Daisy: simpatico, comunque ti ho svegliato perchè dobbiamo mangiare e poi mi devo rimettere a studiare mio caro Tommy
dissi aprendo le tende della mia stanza, cavolo la stanza era sottosopra
Thomas: primo quando ti regoli a dare una pulita qua? e secondo... hai l'esame tra tre giorni c'è la farai e terzo... preferisco il soprannome che mi davi quando eravamo piccoli
disse mentre io pulivo un po' la stanza
Daisy: primo pulisco quando voglio, secondo lo so... infatti domani parto per New York faccio l'esame e torno, terzo ti chiamo come voglio 
feci la faccina imbronciata 

Scendemmo giù e trovai un bigliettino da parte di Theo 

"Tuo fratello mi ha chiamato... ci vediamo stasera. Il branco viene al loft"

Lo buttai nel cestino e iniziai a preparare per pranzare. Nella cucina di mio fratello era difficile muoversi infatti Thomas mi diede una mano. Il telefono iniziò a squillare

Daisy: Thomas ho le mani sporche, metti il vivavoce! 

Prese il mio telefono e fece come disse

M: ciao cara sono melissa! 
D: ehi melissa dimmi tutto!
M: ti ricordo che oggi pomeriggio hai altre analisi per vedere come va con il tuo cuore, ci sei dopo pranzo?
D: oh.... em... si... certo... passerò dopo pranzo. Ma c'è da preoccuparsi?
M: credo di no... però prima faremo i controlli prima vedremo. Un bacio
D: ciao Melissa

Chiusi la chiamata. Portai i due piatti a tavola e misi le mani sul piano della cucina. Una sola parola: paura. Ho paura che se le prossime analisi fossero risultate negative avrei fatto un intervento che costa un mucchio di soldi e che c'è una grossa percentuale del rischio di vita. In tutto ciò Thomas mi mise una mano sulle spalle e mi fece avvicinare a lui abbracciandomi. 

Thomas: supereremo tutto, come abbiamo sempre fatto 
mi sussurrò baciandomi delicatamente il capo
Daisy: grazie mio eroe... mi è passata la fame. Mi stendo sul divano
Thomas: non puoi digiunare
disse venendo dietro di me
Daisy: tranquillo sto bene, mi stendo e poi andiamo
dissi tirando un sorriso

Pensare. L'unica cosa che feci appena mi misi sul divano con le miei cuffie. La cosa negativa del mio potere è che non sono un lupo.. se fossi un lupo tutto questo problema da umano svanirebbe. Invece sono una creatura della natura, in un certo senso, ma avendo il 50% umano mi spinge anche a comportarmi come tale. 

************************
Eravamo all'ospedale ad attendere il mio turno. Melissa con un sorriso ci disse di entrare. Restò un'ora a visitarmi e prelevò altro sangue. Mi diede una caramella, come faceva ad ogni bambino dopo un prelievo, e ci fece sedere per parlare. 

Melissa: Daisy ti devo parlare... se vuoi facciamo uscire Thomas
disse indicandolo con lo sguardo
Daisy: abbiamo sempre superato tutto insieme, tranquilla puoi dirci tutto
dissi prendendo la mano di Thomas
Melissa: ok... diciamo che il tuo cuore ultimamente si è elevato in stato di stress. Ti avevo detto di mangiare e stare a riposo e non lo hai fatto giusto?
abbassai il capo come una sconfitta
Melissa: il problema è che manca poco che tu hai una brutta ricaduta. I controlli per adesso te li scrivo due volte a settimana... ma se continui di questo passo dovrò farteli ogni giorno e poi ti costringe a ricoverarti per il ricovero. Tesoro... io non voglio farti paura ma devi essere sincera e seguire ogni cosa che ti dico, hai iniziato a fumare vero?
alzai lo sguardo e feci un cenno con la testa
Melissa: capisco che ciò ti provoca stress, ma così rischi che i polmoni si bruciano. Non sei molto apposto con il tuo corpo tesoro. Fa che lo sia. Per qualsiasi cosa chiamami 

Ringraziai Melissa e uscimmo dall'ospedale. Non dissi una parola perchè non sapevo che dire... avevo paura che Thomas mi avrebbe sputato il suo odio da un momento all'altro. Senza dire niente presi l stradina per andare dal cimitero. Thomas mi seguì e non disse niente. Arrivai davanti la tomba di mia madre, misi un fiore e mi sedetti vicino ad essa. Thomas restò in piedi scrutando ogni movimento. 

Daisy: ciao mamma... ti presento Thomas
dissi accarezzando la lapide mentre alcune lacrime scesero
Daisy: sai... se lo avresti conosciuto ti sarebbe piaciuto. Però so che da lassù mi vedi e vedi anche lui com'è un grande amico per me. Mamma ho bisogno che tu mi stia vicino... perchè io non c'è la faccio più.... ma tranquilla con me c'è Thomas
sentì una mano sulla spalla e la strinsi
Daisy: ciao mamma... ti prometto che domani torno

Mi alzai e Thomas mi venne subito ad abbracciare. Mi sciolsi in qual abbraccio. Quell'abbraccio era un modo di comunicazione tra me e Thomas... diceva: ci sarò sempre in qualsiasi circostanza.

Dopo mezz'ora ci staccammo dall'abbraccio e andammo verso il bosco per andare a casa. Mentr percorrevamo il sentiero freddo e l'aria umida della notte... sentimmo dei passi dietro di noi. All'inizio non ci feci caso... poi si fecero più frequenti

Daisy: Thomas dietro di me
dissi mentre con una mano feci apparire una fiamma verde. Si avevo controllo dei miei poteri
Daisy: FATTI VEDERE! 

Deucalion: buona sera Daisy
disse sbucando da un albero con l'aria da assassino. 

C𝔲𝔬𝔯𝔦 𝔡𝔦 𝔤𝔥𝔦𝔞𝔠𝔠𝔦𝔬 // 𝔗𝔥𝔢𝔬 R𝔞𝔢𝔨𝔢𝔫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora