capitolo 27: ritorna...

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Mi ritrovai davanti mia madre ed io ancora ero legata alla sedia.

Daisy: mamma ti prego che succede? urlai fissandola intensamente

Mamma D: lui ti ha parlato disse abbassando lo sguardo

Daisy: mamma lui chi!? dissi porgendomi ma le corde iniziavano a stringere sempre di più

Mamma: colui che con il bastone comanda iniziava a ripetere, ripeteva sempre di più finché non lo iniziava ad urlare

Daisy: MAMMA BASTA urlavo ma lei continuava continuava finché chiusi gli occhi e caddi in un sonno

THEO POV
ero da Deaton, come ho fatto in questi due giorni. Non mi sono mai staccata da lei. Li altri vengono sempre dopo scuola a vederla e Scoot si sta prendendo cura di Henry con Stiles, pare che siano gli unici a cui li stanno simpatici. Ad Henry li abbiamo detto che Daisy è partita un attimo da suo padre e tornerà presto. In tutto ciò il piccolino continua a scriverli delle letterine mi ricordo che disse

"quando Daisy torna gliele darò così lei non si è persa niente e saprà cosa ho fatto"

Quel bambino è una forza della natura... è peggio di Daisy. In Daisy purtroppo non si trovano miglioramenti e se non si sveglia entro dopodomani rimarrà bloccata li per sempre.
Come ogni volta Deaton le ha fatto un controllo, io sono qui che le tengo la mano... ha  il corpo freddo è normale per chi "dorme" in un limbo, le sue labbra rosse ora sono di un rosa chiaro, i suoi occhi chiusi, il suo corpicino magro,... quanto vorrei dirle qualcosa, quanto le vorrei aver detto  qualcosa prima che accadesse ciò... se lei non si sveglia io morirei per lei.

Qualche ora dopo...
Sono sulla mia moto. Deaton mi ha cacciato dallo studio perché doveva fare degli analisi approfondite e io ora mi dirigo verso casa di Scoot dove vedrò la situazione.
Arrivo davanti la porta, busso e mi apre uno Stiles con i capelli scompigliati e isterico

Theo: e un buon momento? Li  chiedo con un sorrisino

Stiles: no! Henry ha messo il salotto sotto sopra mentre gioca con Scoot... quei due sono peggio di due bambini disse facendomi entrare e chiudendo la porta

Il salotto era ormai un campo da guerra: divano disfatto, peluche a terra, vestiti a terra e Scoot sul divano che faceva il solletico ad Henry

Theo: ehi campione! Dissi rivolto ad Henry

Henry: ciao Theo! Disse venendomi incontro il piccolino la mamma è tornata? Chiese e li occhi di Scoot e Stiles mi si puntarono addosso no piccolo mi abbassai alla sua altezza ma mi ha chiamato, torna presto dissi scompigliandomi i capelli mi prendi un bicchiere di succo?

Il piccoli annui e corse in cucina

Scoot: allora?  Novità? Chiese sedendosi sul divano

Theo:no.. Deaton doveva fare degli accertamenti, mi ha mandato via e io sono venuto qui
Dissi sedendomi sul divano

Il silenzio prese possesso  tra di noi ma venne subito interrotto da Henry che sorridendo mi portò un bicchiere di succo.
Passai il pomeriggio ad aiutare Scoot e Stiles con Henry, ma la sua mancanza su sentiva.

DAISY POV
Mi risvegliai in quella stanza buia con le corde che continuavano a stringere e poi ricompari mia madre.

Mamma D: figliola basta stare qui, devi andartene disse accarezzandomi una guancia

Daisy: mamma io voglio stare con te

Mamma D: lo so piccola ma dev-

Non fece in tempo a finire che sentì uno sparo e vidi una chiazza rossa farsi spazio tra il suo petto. Poi pian piano il suo corpo cadde a terra morto

Daisy: NOOO urlai mentre calde lacrime si facevano spazio tra il mio viso

Scorsi l'uomo a cui ha sparato mia madre e vidi che mi puntava una pistola sulla tempia. Era un uomo alto, grosso, muscoloso e vestito di nero incappucciato.

X: di addio Daisy disse con voce Metallica

Chiusi gli occhi e mentre premeva il grilletto iniziai ad urlare. Pian piano una luce e una voce si fecero spazio nella mia vista e senti qualcosa di freddo sotto di me. Man mano cercavo di ambientarmi a quella luce e mi trovai davanti la faccia di Deaton.

Deaton: brava Daisy hai fatto in tempo disse sorridendo

Daisy: D-Deaton i-io... i-io cercavo di dire mentre singhiozzi si facevano largo tra il mio viso

Deaton: tranquilla è tutto finito disse venendomi incontro e abbracciandomi

Singhiozzavo sulla sua spalla e non riuscivo a fermare i mie singhiozzi. Pian piano mi addormentai su quella base metallica.

C𝔲𝔬𝔯𝔦 𝔡𝔦 𝔤𝔥𝔦𝔞𝔠𝔠𝔦𝔬 // 𝔗𝔥𝔢𝔬 R𝔞𝔢𝔨𝔢𝔫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora