capitolo 43: patto con il diavolo

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Sono da ore su questa roccia... da qui si vede tutta Beacon Hills. Sono ore che piango, ore che urlo e ore che penso a cosa fare... sono stata una stronza... ma devono capire che è per il loro bene. 

sento il mio telefono vibrare e mi accorgo di un mesaggio da parte di Lidya 

Da Banshee: se ne stanno andando... hanno il volo tra mezz'ora. Io e Stiles li stiamo accompagnando all'aeroporto 

decido subito di farli dare una cosa che sarà importante 

A Banshee: fammi un favore.. nel secondo cassetto in camera mia, sulla scrivania c'è un biglietto con una lista... dalli a Thomas. non dire che  da parte mia... quelle cose servono per accudire Henry. 

mi scrive un ok e io riposo il mio telefono in tasca. 

non so che fare, come agire... ho fatto una cazzata ma non voglio perderli 

allora mi alzo e decido di fare questa cazzata. vado all'aeroporto. mi alzo dal masso prendo la moto è corro. 

arrivo lì in venti minuto e tra dieci hanno il volo. 

solo che appena li vedo non ho coraggio di fare niente, sono come bloccata. li guardo dalla vetrata. ci sono quasi tutti, tranne mio fratello e Cora. sono tutti a salutare Henry e Thomas. non riesco a farcela, quindi resto lì dietro la vetrata a vederli da lontano. Henry lo sento è triste e stringe il suo peluche, Thomas guarda i ragazzi tristi ma so che dentro di lui è deluso da me stessa. Poi vedo Lidya che quando li saluta da un foglio a Thomas e lui la guarda confuso, prende il foglio e lo mette in tasca. 

Un annuncio avvisa il volo... 

li vedo pian piano salutare tutti e salire sulle scale mobili. Henry si trattiene alla sua gamba e tutti lo guardano andandosene. pian piano raggiungono sopra e scompaiono tra la gente... mi mancheranno. 

mi volto, prima che qualcuno si accorga di me, prendo la moto e riparto. Deucalion vuole una risposta? l'accetterò! non importa i guai che passerò ma se non tocca la mia famiglia non m'interessa nulla. 

Il giorno dopo

non torno a casa da ieri, ho passato la notte a piangere e stare nel bosco. sono andata solo una volta a casa, sono salita in silenzio in camera mia e ho preso un ricambio e mi sono sciacquata la faccia, ho spiato giù e c'era mio fratello, Cora e Peter che erano seduti sul tavolo della cucina a pensare. poi sono ritornata nel bosco piangendo a più non posso. durante la notte sono tornata sulla tomba della mia famiglia dove ho raccontato tutto a mia madre e lei so che in ogni circostanza mi starà sempre vicino... in qualsiasi cosa. 

manca mezz'ora al mio "appuntamento" così mi metto a camminare nel bosco e lo aspetto 

dopo dieci minuti sento delle presenze dietro di me e capisco chi sono 

Daisy: ti sei portato la scorta vero? tranquillo non ti farò male

mi girai e lo vidi solo lui e il ragazzo dell'altra sera 

Deucalion: in qualche modo devo proteggermi no? disse con quell'odioso sorriso che ha sul volto 

Daisy: Sono qui solo per la tua risposta Deucalion non voglio più dolori disi rigida 

Deucalion: calma carina. allora? la tua decisione? 

Daisy: accetto solo ad una condizione

Deucalion: sarebbe? chiese accigliato 

Daisy: io farò ogni cosa che chiederai e sarò il tuo fedele seguace, ma devi promettermi che non toccherai il braco, la loro famiglia, la mia famiglia e persone innocenti... devi darmi la tua parola da lupo! dissi facendo diventare i miei occhi verdi 

Deucalion: ahhha si mise a ridere sapevo che avresti fatto la scelta giusta... sai ho sempre pensato che eri un ottima arma Daisy e ora ne ho la conferma... si avvicina a me 

Daisy: il patto Deucalion, non giriamoci intorno dissi facendo diventare i miei occhi più verdi

Deucalion: va bene alza le mani non toccherò la tua insulsa famiglia, la loro.. bla bla bla ma tu devi essere al mio comando. disse puntando il bastone 

annuì solamente 

avevo fatto il patto con il diavolo e il  diavolo aveva pianificato con me. era come se il mondo degli inferi si fosse impossessato e io fossi diventata una di loro seguendo il diavolo 

Deucalion: ci risentiamo presto cara 

si gira e scompare nei fitti alberi del bosco con il ragazzo che mi fa un occhiolino e se ne va con lui. 

perfetto direi 

se questo avrebbe portato a non fare più vittime io sono la prima che accetto. 

decido di ritornare a casa, Derek sarà incazzato ma io non ci posso fare niente... ormai il diavolo mi ha dato una sua parte di malvagità. 

arrivo davanti al loft e sento un bruciore alla gamba, alzo subito la tuta e noto che la cicatrice è scomparsa... per essere un uomo stronzo almeno  di parola. 

salgo le scale del loft e non trovo nessuno, giro ogni centimetro del loft senza trovare nessuno... ma dove sono andati? 

salgo sopra in camera mia e noto che il materasso per Thomas non c'è più, le robe di Henry sono sparite ma il loro profumo è ancora qui. mi butto sul letto e qualcosa trovo sotto il mio cuscino: una macchinina di Henry. vedo quel piccolo gioco e mi ricordo di ogni volta che voleva giocare con me... senza accorgermene mi addormento pensando a lui.

C𝔲𝔬𝔯𝔦 𝔡𝔦 𝔤𝔥𝔦𝔞𝔠𝔠𝔦𝔬 // 𝔗𝔥𝔢𝔬 R𝔞𝔢𝔨𝔢𝔫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora