THE NIGHT

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#Capitolo 8:p.s. I love You

Dopo mezz'ora decidemmo di andare al mio appartamento sapendo che Melanie non era in casa. Arrivati, lui mi spinse verso il muro così schiacciando il mio corpo intrappolato dal suo. Finché sentì le sue bellissime labbra sulla pelle del mio collo. Mi guardò negli occhi:occhi smeraldo, desiderosi, semplicemente stupendi. Ero incantata da quella piacevole vista. Ci fu un'intesa di sguardi, lui allacciò le mie gambe intorno alla sua vita e mi baciò come non aveva mai fatto. Potevo benissimo intuire la sua grande voglia di farmi sua.

-Aspettami in camera-

Dissi e lui quasi saltellando atleticamente salì le scale che lo portavano in camera. Volevo farmi desiderare quindi me la presi con comodo. Se qualcuno dovesse far un film sulla nostra storia, già, immaginerei la scena:lui in preda ad un orgasmo ad aspettarla e lei tranquillamente a bere un succo d'arancia. È una scena erotica ma ironica allo stesso tempo.  Ridacchiai per i miei pensieri e bevi senza alcuna fretta il mio succo.

-Elll!Piccola non farti aspettare! -

Non lo ascoltai neanche e salì le scale lentamente;volevo fargli sentire ogni mio passo,volevo farmi desiderare più di quanto lui lo stesse facendo già in questo momento. Appesantii il mio passo facendo sentire ancora di più il rumore dei miei tacchi battere sopra il parquet finché arrivai alla fine delle scale.
Lentamente mi tolsi giacchetto e sensualmente camminai verso la camera.
All'entrata della porta della camera, mi appoggiai allo stipite e potrei giurare di aver sentito da parte sua un:oh cazzo! Sogghignando entrai nella stanza; c'era uno strano silenzio, probabilmente perché si trovava in una situazione alquanto scomoda per il suo rigonfiamento nei pantaloni notato dai miei occhi azzurri. Girai intorno al letto:

-porca puttana Levon se non vieni qui ora giuro che ti scopo così tanto che ne avremmo per tutti gli anni a venire-

Sorrisi per il suo commento rude e:

-bene Harold mi stai dando un motivo per non venire!-

Dissi sedendomi su un pouff poco distante dal letto; sogghignò, alzandosi dal letto e sempre con la sua camminata da ragazzo prepotente mi prese in braccio per poi sbattermi sopra il letto. Con arroganza e violenza si tolse la camicia strapoandone i bottoni.

-santo dio El, guarda che effetto che mi fai!!-

Guardandosi la sua lunghezza altamente dritta. Guardai anche io il punto indicato da lui e sorrisi:

-mio dio Styles non sapevo che faccio questo effetto agli uomini-

Dossi slacciandogli la cinta dai pantaloni. Lui bloccò il mio movimento prendendo il mio viso tra le sue mani

-no, no piccola qui detto legge, io!-

Santo dio, era così schietto, sfrontato e fottutamente sexy. Si mise a cavalcioni su di me sdraiandomi sul grande letto e mi tolse il vestito senza troppi problemi per poi dare dei baci lungo la mia pancia piatta. Lo tirai per i ricci e lo spinsi a baciarmi. Quel bacio era così ardente e passionale.

-dio mio, El,mi fai impazzire! -

Disse baciandomi il collo ma io con uno scatto veloce rivoltai la situazione stando quindi sopra di lui.
Appoggia le mie mani sopra il suo petto perfettamente delineato e scolpito, le morsi il lobo dell'orecchio sinistro.

-anche te, amore-

Gli tirai giù i pantaloni senza alcun imbarazzo ma tutto d'un tratto mi trovai sotto di lui

-non fare l'indisponente El-

Il mio nome detto da lui rendeva il tutto ancora più eccitante di quanto già lo era. Tirò giù i miei slip

-uhm ma cosa abbiamo qui?-

-Harold smettila!-

Con velocità entrò dentro di me, lo aveva fatto con così tanta irruenza che fu inevitabile che un gemito di passione uscisse dalla mia bocca.

-El, sei solamente mia!-

Mi piaceva il suo tono roco e territoriale. Detto questo spinse ancora più forte di prima

-ahhhh-

-piccola, voglio sentire il mio nome uscire dalla tua bocca-

Spinse ancora più forte. Il piacere mi stava inondando tanto da farmi inarcare la schiena.

-uhhh Harry-

-si brava piccola, così! -

-bene riccio ora tocca a me!-

Mi misi sopra di lui e gli tirai giù i boxer. Alla vista articolata sorrisi bramosamente e mi divertì a farlo usare usando l'arma del suo stesso corpo detta "fatale". Dopo dieci minuti mi buttai a fianco a lui entrambi con le fronti sudate e il respiro irregolare. Aspettamo la regolarizzazione dei nostri respiri. Lui mi baciò una mano,coprì i nostri corpi nudi dalle lenzuola e disse:

-è stata la notte più bella di tutta la mia vita! -

-a chi lo dici-

Lui rise, mi abbracciò e disse:

-ora dormi piccola-

-ok Buonanotte amore-

-notte tesoro-
 

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