SURVIVING

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#Capitolo 58:p.s I love You

Mi giro nel letto, incapace di dormire, non so davvero quello che ho fatto in questi due giorni, è da due giorni che esco con ragazzi diversi. Non so quello che sto facendo. In realtà mi tartassa l'idea che lui sta bene mentre io soffro come un cane,Sola, come sempre.

Guardai le notifiche sul telefono e vidi che anche Harry stava uscendo con varie ragazze. Sentì qualcosa continuare a sgretolarsi dentro di me. Sento che non sto vivendo, ma sopravvivendo a tutto questo schifo di vita. Fidatevi, sopravvivere è qualcosa di orrendo, la sopravvivenza non è fatta per noi essere umani, io sono solo l'eccezione a questa regola.

Visto che di dormire non ce ne era ragione, mi alzai, indossai una tuta della Nike e uscì fuori da casa. Uscire alle 2:00 p.m. a Londra non è di certo sicuro per una donna ma non mi interessa, in realtà sono felice se qualcuno mi farebbe del male, così porrei fine a tutto questo dolore.

Entrai nell'Hyde Park, mi alzai il cappuccio della felpa nera e fissai la notte, così schifosamente buia e tetra, chissà cosa si nasconde dentro.

Ed ecco, che dei cumuli di acqua si crearono nelle mie pupille, strinsi le mani tra loro creando dei pugni, abbassai lo sguardo, e fissai il prato illuminato dal riflesso della luna.

Non piangere

Non piangere, El!

Sono così sola che ormai mi faccio forza da sola.

Le persone pensano che io sia una stronza, ma in realtà sono solo distrutta, da questo perpetuo inferno.

Piansi; misi i palmi delle mani sopra gli occhi cercando di bloccare la sorgente di acqua che stava scendendo da essi.

Basta, El! Prendi in mano la tua vita, e stravolgila.

Sta zitta, Coscienza, cazzo devi proprio stare zitta!

Mi alzai dalla panchina, salutai la luna e tornai a casa. Mi sdraiai sul divano e guardai la televisione, niente di divertente,perché non c'è lui! La stanchezza mi pervase, così mi addormentai, ma nei miei sogni o incubi c'era sempre lui.

Il mattino mi svegliai e vidi Melody giocare con le costruzioni sul tappeto. Un lieve sorriso si impresse sul mio viso, ma solo per pochi secondi.

Camminai fino all'ingresso, e fissai il mio riflesso nello specchio argentato appeso al muro. Dio, ero orribile:occhiaie, occhi gonfi e rossi, capelli impicciati. Che schifo! Melanie scese le scale, con un sorriso stampato sulle labbra, beata lei che ha il coraggio di sorridere!

Afferrò tra le sue braccia la figlia e senza degnarmi di uno sguardo uscì fuori casa. Che ho fatto?!
Infilai le dita delle mani neo capelli incasinati biondi tirando li disperatamente. Mi inginocchiai a terra, mi sdraiai sul pavimento, mi arranicchiai su me stessa e misi le braccia intorno alle mie spalle come se fosse un abbraccio, ormai mi resta solo che abbracciarmi da sola.

Non ce la faccio più! Il mio telefono squillò e vidi che Louis mi stava chiamando, non sapevo se accettare la chiamata, perché be' lui non dimentichiamoci che è uno dei migliori amici di Harry. Decisa spinsi il tasto verde:

-Pronto?-

-Ehi Tesoro, sono Louis, come stai?-

-Sto bene-

Dissi con tono freddo e rauco

-Mm ok..di posso chiedere una cosa?-

-Sì..dipende!-

-Perché non risponde alle chiamate e ai messaggi di Harry? È successo qualcosa tra voi due?-

-Louis faresti meglio a chiedere a lui a spiegazioni!-

-Io gliele chiederei anche ma il problema è che non sa neanche lui il motivo di questo tuo distacco!-

Che grandissima cazzata!

-Mi prendi per il culo veto Lou?-

-No, ti giuro El!-

-Sentì Louis io ora devo andare, ciao!-

Posai il telefono sul mobile, e andai in bagno diretta a fare una doccia rilassante


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