I WANT HER

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#Capitolo 46:p.s I love You

HARRY POV'S

Ora quello a non farcela più sono io, ma sembra che nessuno se ne accorga. Non voglio fare la vittima ma sono solo, questa è la verità! Penso che <<VERITÀ>> non si dovrebbe chiamare così, ma in qualche altro modo orribile. Non so, perché diciamocelo la verità è una cosa tremenda, ti risveglia dai tuoi sogni, nei modi più bruschi e violenti. La verità ci fa male, ci delude, ma non ci abbandona(almeno lei).

Stare qui, fermo ad aspettare qualcosa che non tornerà mai mi uccide. Devo trovarla o stare qui ed aspettare che tornerà?! Non vorrei distruggere i suoi spazi ma non fare niente mi attanaglia.

Indossai il giacchetto e presi le chiavi della macchina. Con un balzo salì sopra l'auto e guidai. Guidai fino all'estremo,fino a che il serbatoio della benzina scoppiò! Ma di lei, nessuna traccia. Diedi un pugno al volante facendo suonare il clacson. Misi le mani sopra gli occhi e piansi. Sono senza risorse.

Cazzo,sta anche piovendo! Fottuta Hong Kong! Scesi dalla macchina e camminai tra la pioggia,ero bagnato, ma non importa. Calciai le pozzanghere di acqua che si erano create. Be' da un lato sono felice che sta piovendo, almeno chi passa non può vedere le lacrime che scendono dal mio viso perché si confondono con le gocce di pioggia.

Non è come le scene del film fidatevi, perché lei non c'è ed io?! Un povero disperato. Arrivai in hotel e vidi le luci della mia stanza accese. Mio dio e se fossero dei ladri? Non può essere, insomma l'albergo è sorvegliato. Salì i scalini correndo e feci scorrere la mia carta magnetica fuori la porta della mia suite.

Entrai in camera ed era tutto come prima, stesso caos, stesse sensazioni, stesso dolore. Chiusi la porta dietro di me, ma sentì il rumore dell'acqua della doccia scorrere. Spalancai gli occhi,abbastanza impaurito e avanzai verso il bagno. Ad un tratto il fruscìo dell'acqua non si sentì più!
Nella stanza si sentiva solo il rumore dei miei passi, che schiacciavano le mattonelle biancastre.

La porta del bagno si spalancò, il corpo mingherlino della ragazza bionda si scontrò con i miei occhi. Non so se sto immaginando, probabilmente è solo una stupida ma divina visione! Ma sembrava così vera! I suoi occhi azzurri si fossilizzarono sui i miei.

Mi avvicinai di più, e sfiorai la sua pelle di porcellana bagnata. Mio dio, non è una visione! Lei è proprio qui, davanti a me, avvolta nel suo accappatoio bianco latte. Il corpo non rispondeva ai comandi che gli imponeva il cervello,le mie braccia la circondavano; il suo profumo mi inondava e mi sovrastava. Sorrisi, stringendola sempre di più! Elen ricambiò legando le sue esili braccia attorno al mio collo.

-Sei tornata!-

-Sì, sono tornata, per restare!-

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