..AND HE'S ALL MINE

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#Capitolo 69:p.s I love You

Sapete sono arrivata ad una conclusione.È difficile stare con me.
È difficilissimo.Quando le persone mi dicono che sono, esigente e diversa, hanno ragione.È così. Ma non mi interessa minimamente. È difficile stare con me, è difficile e va bene. Perché invece di rapporti inutili e piatti, io sono per il conflitto,sono per quelle litigate che ti finiscono la voce,sono per mandarti al diavolo mille volte e magari anche in mille modi diversi.
Non mi sento più in dovere di scusarmi, non mi interessa più piacere per forza a chiunque.Non sono capace sempre di dirti "va tutto bene".Quindi si, stare con me è difficilissimo ma non potrei essere più felice di questo. Io sono quella che sono, non cambio per nessuno. Sono quella ragazza stronza a volte dolce,sono quella ragazza che si è sempre dovuta affidare alle proprie forze per andare e avanti e non ricadere nel burrone.Sono quella ragazza troppo fredda e be' si anche troppo coraggiosa.Sono quella ragazza che quando vede qualcuno lo studia con gli occhi.Sono quella ragazza scorbutica con cui non vorresti mai starci assieme. Sono quella ragazza problematica chiusa, ma che se si apre ti da' tutta te stessa.

Questa sono semplicemente io.Elen Levon. Nulla di speciale o troppo semplice. Sono solamente io.
Ed io, mi sono innamorata di Harry Styles.Ed ora non chiedetemi fottutamente perché io sto sopra un dannato jet.Non chiedetemi perché sto andando da quel riccio sexy. Non domandatelo.Non ci vediamo da molto.Lui ormai è partito per il Where We are Tour da sette mesi.Parliamo attraverso il telefono ma sicuramente non è come averlo con me.

Scesi dall'aereo assieme alla mia valigia di Gucci, marrone e entrai sul taxi che mi portò nell'hotel Luxury.
Un bellissimo palazzo fatto in vetro, mi si presentò davanti, un posto decisamente costoso e stupendo.
Andai nella reception e sorrisi al ragazzo che si trovava dietro al bancone, in marmo verde,che mi augurò un buon alloggio.

Ringraziai il cameriere che posò la mia valigia correttamente vicino all'armadio e mi guardai attorno, un'enorme letto bianco era disposto al centro della suite, le pareti erano di color salmone e i mobili erano di un dolce bianco panna.

Sorrisi ripensando che avrei rivisto il mio Harry.Andai a lavarmi e mi vestii con dei skinny neri strappati a vita alta,una canottiera nera con sopra una camicia a quadri. Sistemai ai piedi i miei fantastici chelsea boots e sgattaiolai fuori dalla camera, pronta per andare a vedere il mio bellissimo ragazzo al concerto.

Entrai nel taxi che mi portò allo stadio, urla e pianti erano udibili fin da fuori l'impianto. L'emozione in quei momenti ti travolge e ti porta con sé. Con il sorriso stampato sul viso, assieme alla mia fantastica guardia del corpo riuscì ad andare nel backstage,dove trovai Lottie e Gemma. Salutai le due ragazze e guardai il concerto cantando a squarciagola ogni canzone.

Harry bloccò lo show e cominciò a fare le sue fantastiche battute di merda assieme ai suoi giochetti tra cui:"Oh baby yeah".Sorrisi ma la mia attenzione cadde sull'espressione seria che il ragazzo riccio assunse:

-Ok, ragazze, so che qui tra di voi, c'è qualcuno di molto importante..-

Harry prese una pausa e sospirò:

-Devo fare una cosa e posso affidarmi solo all'aiuto di voi, ragazze..-

Harry sorrise al pubblico e continuò il suo discorso:

-Però per fare questo avrei bisogno di silenzio, potete farlo per me?-

In un minuto il pubblico non fiatò,
nel grande stadio si riuscivano a sentire solo i respiri frequenti di Harry sul microfono. Si poteva dedurre dal suo affanno che era particolarmente agitato ma la sua voce rocca in un secondo illuminò completamente lo stadio nel buio.

-Isn't she lovely,
Isn't she wonderful,
Isn't she precious,
Less that one minute old,
Making one as lovely as she,
But Isn't she lovely made from love-

Le persone all'interno dello stadio esplosero lasciando urli e imprecazioni. Il riccio socchiuse gli occhi verdi cercando di calmarsi, aprì le due gemme e guardò di fronte a se,passò una mano tra i suoi capelli ricci e si decise a parlare:

-Elen..dove sei?-

Sorrisi guardandomi attorno e alzai la mano cercai di farmi vedere; Harold rivolse lo sguardo su di me:

-Questo era per te..-

Spalancai le mie iridi azzurre sconvolta e lo guarda negli occhi:

-Non ti farò un poema spocchioso che sputa amore da tutti i pori, ma io ti voglio sposare!-

Sentì l'emozione e la felicità invadermi le vene e spalancai gli occhi mentre Harry mi guardava, in ginocchio, in attesa di una risposta

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