Luna di miele

1.5K 49 0
                                    

Maya POV

Sono passati un paio di giorni da quando ci siamo sposate e da quando ho ricevuto una delle peggiori notizie della mia vita. Però sto facendo tutto il possibile per non far pesare su Carina il mio reale stato d'animo. Ne ha passate già troppe quest'anno e non voglio darle ulteriori problemi o anche solo farla dubitare di me e della scelta che ha fatto decidendo di sposarmi.
Non abbiamo più visto e sentito nessuno, l'ho obbligata a mettere da parte il telefono e lo stesso ho fatto io, questi giorni sono solo nostri e dobbiamo viverli nella nostra bolla di felicità.
Facciamo l'amore per ore, non sono mai sazia di lei, del suo corpo, del suo tocco e dei suoi baci. Non usciamo quasi mai dal letto se non per mangiare o per fare la doccia, dove comunque la passione non ci abbandona mai. Mi piace stare sopra di lei, perdermi nei suoi occhi, darci piacere a vicenda e in qualche modo avere la certezza assoluta che questo non potrà portarmelo via nessuno.
Spesso le sussurro nell'orecchio "sei solo mia", lei sorride, mi bacia e mi fa capire che non devo avere nessun dubbio su questo.
Dentro di me sento la forza di mille persone scorrermi tra le vene, però spesso non capisco se è dovuto alla passione o alla paura del domani che mi aspetta. Con Carina non voglio fare errori, ne ho già fatti in passato, non voglio farla soffrire o preoccupare troppo per me, non se lo merita.
È mattina presto, abbiamo passato un'altra notte di fuoco, ma le mie forze sono ancora al massimo. Decido che è il momento di darle un po' di "tregua". Sta ancora dormendo, quindi facendo il più piano possibile esco dal letto, vado in bagno, mi sciacquo il viso e mi infilo leggings e una felpa. Ho bisogno di fare una corsa così le lascio un biglietto sul tavolo, prendo le cuffie ed esco di casa.
"Ho bisogno di correre. Torno presto. Ti amo. M".

Carina POV

Apro gli occhi lentamente, dalla finestra vedo un cielo grigio, l'autunno ormai è alle porte. A causa della pandemia di Covid non abbiamo potuto spostarci da Seattle per vivere una vera luna di miele, quindi il nostro resort è diventato il letto, da cui non usciamo quasi mai. Avrei voluto prendermi una piccola vacanza, per staccare da tutto e da tutti, ma con quello che è successo il giorno dopo il matrimonio non sarebbe stato possibile. Ci rintaniamo in noi stesse, viviamo come se fossimo una persona sola, ci diamo completamente l'una all'altra, ma tutto questo non può andare avanti per sempre. A volte, come questa mattina, pensieri cupi si fanno strada nella mia mente, ma cerco subito di scacciarli, cercando il contatto fisico con Maya.
Adesso sono sveglia e lucida, allungo il braccio verso l'altro lato del letto ma lo sento vuoto. Mi giro e vedo che effettivamente Maya non c'è. Decido di alzarmi, faccio un giro per la casa e trovo sopra il tavolo il suo biglietto. Dopo averlo letto penso che forse una boccata d'aria le può fare solo che bene, non si può vivere di solo amore e correre per lei è sicuramente la miglior medicina in questo momento.
Distrattamente prendo la moka e inizio a prepararmi il caffè. È una cosa che mi viene naturale, anche se ci avevo preso gusto a farmelo preparare da mia moglie ora che ha imparato come si fa.
Prendo anche il telefono, che in questi ultimi giorni non ho mai potuto guardare. Mi aggiorno sulla situazione in ospedale, trovo un paio di messaggi di Jo che mi racconta del nuovo appartamento e di come procedono le cose con Luna, la bimba che ha adottato. Quella ragazza è molto dotata, sicuramente farà strada in ostetricia e io sono molto contenta di poter lavorare con lei.
Dalla caserma e dalla squadra non abbiamo più avuto notizie, o meglio, Maya non ha voluto averne e forse è meglio così dato che non ha ancora metabolizzato tutto quello che è successo. Lo capisco perfettamente, ce la mette tutta, ma so che tutta la passione di questi giorni è dovuta in parte alla rabbia e frustrazione che prova dentro di se. Io non voglio dirle niente per il momento, ma quesi giorni stanno per finire e purtroppo si dovrà tornare alla realtà.

Maya POV

Ho corso per quasi dieci chilometri, era da un po' che non lo facevo e devo ammettere che è stato un toccasana. Quando siamo solo io e la strada le mie gambe vanno e la mente si libera, respira e soprattutto si calma.
Tornando verso casa decido di fermarmi in pasticceria, sicuramente Carina ormai sarà sveglia e avrà già bevuto il suo caffè, ma un bel dolce le farà sicuramente piacere.
Arrivo a casa, mi sento più serena e ho voglia di mia moglie.
Entro e ad alta voce le dico "Tesoro sono a casa!", lei è in cucina, indossa solo una mia t-shirt della caserma 19. Com'è bella la mattina. Mi avvicino a lei, poso i dolci sul bancone e la tiro a me.
"Com'è andata la corsa?"
"Oh molto molto bene, ne avevo proprio bisogno! Ma adesso voglio solo te...."
La prendo in braccio e la metto sopra il bancone, poso le mie labbra sulle sue, sanno ancora quel buon sapore di caffè. Infilo la lingua nella sua bocca e ritrovo quel legame magico che ci unisce. Le sfilo la t-shirt e con le mani inizio ad accarezzarle i seni. Lei ride "La corsa è andata bene e non ti ha tolto le energie vedo". Sorrido anch'io "Per te potrei spostare le montagne".
La sollevo e continuando a baciarci andiamo sotto la doccia. Mi spoglio in fretta e apro l'acqua. Anche se è ancora fredda per noi è come se fosse alla massima temperatura, il calore che emanano i nostri corpi farebbe bruciare un palazzo.
Facciamo l'amore per un tempo indefinito, le nostre mani coprono ogni centimetro dei corpi e le nostre lingue danzano l'una con l'altra e non possono fare a meno di staccarsi.

Forever and Ever. And then...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora