Arrivederci Italia. Ciao Seattle

968 41 8
                                    

Maya POV

Dalla finestra della nostra stanza entra una piacevole brezza, è quasi in estate ma qui in Sicilia sembra voler anticipare i tempi.
Da quando ho avuto la notizia non posso fare a meno di fissare l'ecografia posata sul comodino e quel fagiolino nella pancia di mia moglie.
"Amore mio come stai?" chiedo a Carina distesa al mio fianco.
"Sto bene... stiamo bene. Non preoccuparti".
Mi sorride e dolcemente mi accarezza il viso.

È la nostra ultima notte in Italia, domani si ritorna a Seattle, nella mia mente ripercorro tutti i posti magnifici che abbiamo visitato, il cibo... oh il cibo italiano, i baci che ci siamo scambiate e la nostra spiaggia. Quella spiaggia dove ho ricevuto la notizia più bella del mondo, dove abbiamo fatto un milione di foto che adesso affollano la memoria del mio cellulare.
Carina sta giocando con i miei capelli, come fa sempre quando percepisce che la mia mente sta viaggiando troppo lontana.
"Ci pensi che la prossima volta che verremo qui ci sarà  il nostro bambino con noi?" le dico con un sorriso beato.
"Sarebbe bellissimo".
Si fa più vicina e inizia ad accarezzarmi e baciarmi, lentamente iniziamo a fare l'amore. Per l'ultima volta in questa terra straordinaria.

"Carina sbrigati o perderemo l'aereo!".
"Si si si, sono pronta, arrivo!".
La solita ritardataria...
Non so come faccia a prendersi sempre all'ultimo minuto e soprattutto non so come faccio io, sempre precisa e puntuale. Che sortilegio mi ha fatto questa donna per farmi cambiare così tanto e accettare di buon grado tutti i suoi difetti?
Finalmente scendiamo e nella hall troviamo Gabriella, sarà lei ad accompagnarci in aeroporto.
"Allora Maya, ti è piaciuta l'Italia?".
"Da impazzire! E capisco anche meglio la vostra lingua, quindi adesso non avrai più scuse per prendermi in giro".
Ridiamo tutte.
Lungo il tragitto non posso fare a meno di stringere la mano di Carina e guardare fuori dal finestrino per riempirmi gli occhi al massimo con tutta la bellezza del suo paese.
"Amore, ti mancherà l'Italia?".
"Come sempre Bambina. Quando me ne vado da qui ci lascio un pezzettino di me. Però adesso non vedo l'ora di tornare a Seattle e iniziare i preparativi per la nostra nuova avventura!" mi sorride e posa la testa sulla mia spalla.
Arrivate in aeroporto sono io a salutare per prima Gabriella e in barba alle leggi sul distanziamento la abbraccio.
"Grazie per tutto quello che hai fatto per noi. Quando sarà possibile ti aspettiamo a Seattle".
"È stato un piacere. Tanta fortuna ragazze e fate buon viaggio".
Anche Carina l'abbraccia, hanno entrambe gli occhi lucidi, si vede che la loro è una bella amicizia e... il resto non conta più.
Ci giriamo un attimo e diamo l'ultimo saluto al paese più bello del mondo.
Adesso è proprio arrivata l'ora di tornare a casa.

Carina POV

Finalmente a casa! Il viaggio è durato un'eternità, abbiamo fatto un paio di scali ma per fortuna non c'è stato nessun problema.
Anche se sono nel pieno del primo trimestre di gravidanza non ho ancora avuto nessun sintomo o disturbo, meno male, almeno ho potuto godermi al massimo la vacanza.
Mentre eravamo ancora in Italia ho mandato delle mail alla dottoressa Montgomery per aggiornarla sulla situazione, per confermarle che l'inseminazione è andata a buon fine e per dirle che mi farò seguire dalla dottoressa Wilson, ma nel caso ci fossero delle complicazioni non tarderò ad avvisarla.
Adesso abbiamo ancora qualche giorno per riprenderci e fare la quarantena obbligatoria e poi dovremo tornare entrambe al lavoro. Ma non è ancora il momento di pensarci.
Maya sta sistemando i nostri bagagli mentre io sono crollata sul divano.
"Bambina non l'hai detto ancora a nessuno, vero?".
"No, ho fatto come mi hai detto. Lo so che dobbiamo aspettare ancora un po', però non sto nella pelle! Immagino già come reagiranno mia madre e Andy. Per non parlare di Mason".
Capisco dal suo tono di voce che è eccitatissima.
"Brava. Quando rientrerò in ospedale andrò subito da Jo per fare una nuova ecografia e vedere come procedono le cose. Se va tutto bene possiamo dare ufficialmente la notizia".
Mi guarda e di corsa mi raggiunge sul divano.
"Ehi.. ehi... piano. Qui c'è una personcina che sta dormendo. Ed è meglio che stia così il più a lungo possibile!".
Mi bacia appassionatamente e poi mi guarda dritta negli occhi.
"Ti ricordi il desiderio della fontana? Beh, fino a qui ha funzionato".
"Avevi desiderato questo? Veramente? Pensavo fosse qualcosa riguardo al tuo lavoro".
"Beh, questo è più importante di un lavoro che ho già ottenuto e che so già che farò in modo eccellente".
"Com'è modesta mia moglie..." le dico ridendo. Per fortuna ride anche lei.
"Adesso però devo riposare un po', tanto ci pensi tu a tutto qui, vero?".
"Ma certo dottoressa, ho tutta la situazione sotto controllo".

Queste due ore di sonno sono state una manna dal cielo. Si è fatta sera e la casa è tutta perfettamente a posto, le valigie sistemate e a quanto pare la lavatrice sta già lavorando a pieno ritmo.
In cucina Maya sta aprendo la scatola della pizza che ha ordinato.
"Quella italiana non si batte però".
"Puoi giurarci, ma qui dobbiamo accontentarci di questa" mi risponde porgendomene una fetta.
"Senti, volevo chiederti una cosa".
"Dimmi".
"Vuoi sapere se sarà maschio o femmina?" le chiedo accarezzandomi la pancia.
Tentenna un po'.
"Sai che ti dico? No, voglio che sia una sorpresa! E poi mi basta che sia un bambino sano, che ami lo sport e che sia bello come la sua mamma".
Sorrido un po' imbarazzata.
"Mi sorprendi comandante Bishop. Ma se è questo quello che vuoi a me sta bene".
Sorridiamo entrambe e finiamo di mangiare la nostra pizza.

Forever and Ever. And then...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora