Carina POV
È domenica e la nostra settimana lontane dal mondo sta per finire.
Ogni tanto mi sorprendo ad osservare Maya, vedo che non è del tutto serena anche se ci prova. Ha tanti pensieri nella testa ma non vuole farli uscire pur sapendo che con me può parlare di tutto. A volte mi sembra di rivedere la ragazza che ho conosciuto all'inizio, quella che si nascondeva dietro alla negazione e ai demoni che la tormentano.
Ha ripreso a correre, le fa bene, ogni mattina si alza presto ed esce per sfogare un po' della rabbia e della frustrazione che prova in questo momento. Non mi dispiace questa cosa, perché così facendo ritrova un po' di se stessa e poi il sesso mattutino che ci concediamo è sempre favoloso e passionale.
Siamo sul divano, sto leggendo il mio libro mentre lei è distesa sulle mie gambe. Gioco con i suoi capelli, una cosa che mi rilassa molto e so che fa rilassare anche lei. Fuori sta piovendo e gli unici rumori che sentiamo sono le gocce d'acqua che battono sui vetri e le parole di Bob Dylan che escono dal giradischi:"I could hold you for a million years
To make you feel my love
I know you haven't made your mind up yet
But I would never do you wrong
I've known it from the moment that we met
No doubt in my mind where you belong..."Questa canzone sembra quasi parlare di noi, della nostra storia. La adoro, potrei vivere così, come siamo adesso e ascoltarla per sempre.
"Bambina come ti senti oggi? Domani si torna al lavoro..."
La sento irrigidirsi, sicuramente ho toccato un tasto dolente. Sono quasi certa che non smetta di pensarci da ore, ma vorrei che parlasse con me, che si confidasse, che riuscisse ad esternare quello che sta provando in merito.
Nessuna risposta, gira solo la testa verso il camino per evitare di incrociare il mio sguardo.
"Dai, lo sai che con me puoi parlare di tutto. Maya ti prego, dimmi qualcosa..."
È spazientita e con uno scatto si alza dal divano e se ne va in cucina.
"Ok, ok, come vuoi. Non parliamo di niente, ma torna qui per favore."Maya POV
Sento il fuoco bruciarmi nelle vene. Non è colpa di Carina, lo so che lei sta cercando in tutti i modi di assecondarmi e di aiutarmi, ma non ce la faccio in questo momento. Ho paura di dire qualcosa di sbagliato, so che dalla mia bocca in questo momento uscirebbero delle parole che potrebbero ferirla. L'ho già fatto in passato, ho commesso lo stesso errore e ho fatto soffrire entrambe. Ci ho messo un po' a riconquistare la sua fiducia e sicuramente non voglio farla ancora dubitare di me.
Carina non ha nessuna colpa, non posso scaricare su di lei la mia frustrazione.
Cerco di riprendermi, bevo un po' d'acqua, faccio un respiro profondo e dentro di me mi ripeto di stare calma.
Senza dire una parola torno verso di lei che è ancora seduta sul divano e mi sta guardando con i suoi occhi pieni d'amore. Mi abbasso e inizio a baciarla, lo faccio in un modo aggressivo, quasi rude. "Ehi... ehi... bambina" mi dice sorridendo e assecondando le mie mosse. Adesso ho solo fame, di lei. Le slaccio la camicia, senza mai staccare le labbra dalla sua bocca. La prendo come non ho mai fatto, come se volessi scaricare nel sesso tutto lo stress accumulato. È bello, è sempre bellissimo fare l'amore con mia moglie, ma questa volta è diverso. Vorrei semplicemente accarezzarle la schiena, ma invece mi ritrovo a graffiargliela, le mordo i lobi delle orecchie, le lascio dei succhiotti sul collo...
Alla fine però riesco anche a farla venire, i suoi gemiti sono forti e intensi. Mi prende il viso tra le mani e dolcemente mi bacia e mi guarda negli occhi "Maya..." e non aggiunge altro.Carina POV
Se prima era solo una sensazione adesso ne ho l'assoluta certezza: ha paura. Ha paura che qualcos'altro le venga portato via, qualcosa che ama e per cui ha lottato duramente, ma io non vado da nessuna parte, gliel'ho promesso il giorno in cui le ho chiesto di sposarmi, il giorno in cui Gabriella mi ha fatto capire che era più importante non perdere lei che assecondare uno stupido principio che mi ero messa nella mente.
Siamo ancora sul divano e mi sento indolenzita per i graffi e i morsi che mi ha dato. Il sesso è sempre bello e un po' di dolore amplifica il piacere, ma questa versione di Maya non l'avevo mai vista.
La accarezzo dolcemente, so quanto le piace e quanto può farla rilassare, ma serve qualcosa di più.
"Bambina, io ho un assoluto bisogno di farmi una doccia, ti unisci a me?"
Non se lo fa ripetere due volte, scatta in piedi e allunga le braccia per aiutarmi ad alzarmi. Pur non vedendo i suoi occhi percepisco il suo sguardo sul mio corpo, sui segni che mi ha lasciato.
La abbraccio da dietro e ci dirigiamo verso il bagno. Sotto la doccia sento finalmente i suoi muscoli, fino ad un attimo fa contratti, sciogliersi, mi tiene stretta ma evita sempre di guardarmi in faccia.
Con molta delicatezza mi accarezza la schiena e dolcemente mi sussurra "Scusami...", baciandomi dolcemente il collo dove ha lasciato il suo marchio.Maya POV
Non so cosa mi è preso, non so da dove è scaturita tutta la foga cui cui ho fatto l'amore con Carina e non capisco perché le ho voluto lasciare tutti quei segni sul corpo. Forse il mio è stato un istinto primitivo di voler marchiare quello che è mio perché non mi venga tolto. Non potrei mai sopportare che mi venisse portata via o che mi lasciasse. Ho già perso una cosa importante della mia vita e non voglio rischiare. Ma Carina mi capisce e mi ama, conosce i lati oscuri della mia anima, ha provato già una volta ad accendere la luce dove c'era solo buio e io stupidamente l'ho allontanata. Adesso non posso più permettermi questi errori.
Usciamo dalla doccia, ormai si è fatto sera e sto morendo di fame. Carina è un'ottima cuoca e mi piace vederla cucinare. Una volta mi ha raccontato che le piace tanto farlo perché le ricorda quando era piccola e lo faceva con la madre. Non penso mai a queste cose, ma credo che le manchi molto, come le manca Andrew... Devo essere più presente, voglio farle sentire tutto il mio amore e non voglio che debba supportare altri dolori nella vita.
Dopo aver mangiato un ottimo piatto di pasta e aver sistemato la cucina ce ne andiamo a letto, domattina la sveglia suonerà presto e sarà un giorno importante. La stringo forte a me, l'accarezzo e voglio renderle un po' della dolcezza che prima le ho rubato.
"Ti amo più della mia vita, non lasciarmi mai..."
Sorride, mi prende la mano sinistra e accarezza la fede che porto al dito. "Vedi questa? È il nostro legame. E sotto di essa, nel tuo dito, c'è un tubicino, che porta dritto il sangue al tuo cuore. Io sono lì e non me ne vado per nulla al mondo".
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Forever and Ever. And then...
FanfictionQuando guardi qualcosa che ti piace, il più delle volte si insinua nella tua testa e nei tuoi pensieri. Io una notte ho fatto un sogno e al risveglio ho pensato di scrivere la storia che il mio inconscio mi aveva appena mostrato. ... cosa succederà...