Incontriamoci in un sogno

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Maya POV

Mi sveglio di soprassalto, come se avessi avuto un incubo. Guardo Carina di fianco a me, sta dormendo come un sasso, dopotutto ha fatto un paio di notti in ospedale e dev'essere distrutta. Non voglio che si svegli, quindi decido di alzarmi per prendere un po' d'acqua.
Improvvisamente sento dei rumori provenire dalla sala, sembra una musica.
Com'è possibile? Non ci può essere nessuno in casa, l'allarme non ha scattato...
Cerco qualcosa per difendermi ma trovo solo il mio telefono e vado a controllare.
C'è qualcuno seduto sul divano, le candele sul camino sono accese, ma non riesco a vedere questa persona perché mi gira le spalle. Tiene in mano una chitarra e la sta suonando.
"Ehi... chi sei? Che ci fai in casa mia?".
Lentamente si gira, mi guarda dritta negli occhi e mi sorride.
"Andrew....".
"Ciao Maya".
Che sta succedendo?
"Che ci fai tu qui? Tu sei....".
"Morto? Sì, lo so, grazie" ha lo stesso sorriso di Carina, sembra quasi impossibile quanto si somigliano.
"Sono venuto a trovarti. Vengo spesso sai? Voglio vedere come se la passa la mia sorella maggiore".
Non capisco, sto sicuramente sognando ma è così reale... Com'è possibile?
"Andrew scusami ma non riesco a capire...".
"Maya sono qui per te".
"Che vuoi dire? Non mi starà per succedere qualcosa?".
"No, no tranquilla. O meglio, forse sì. So che volete provare ad avere un figlio. Che notizia! Sai, Carina ha sempre sognato di diventare madre. Quello che voglio sapere è se tu lo vuoi".
Oddio, la mia coscienza si presenta sotto forma di Andrew DeLuca, mio cognato, che è morto quasi un anno fa...
"Sì certo che lo voglio. Voglio che Carina sia felice e se mi dovesse succedere qualcosa non voglio che resti sola".
"Lo sai vero che non mi convinci del tutto? Io le vedo le tue paure e i tuoi dubbi. Maya, te lo ripeto, lo vuoi veramente un figlio con mia sorella?".
È veramente più insistente e testardo di mia moglie.
"Sì Andrew, ne sono sicura. Amo Carina, più della mia stessa vita, voglio la sua felicità perché è la mia felicità. E poi voglio provare a me stessa che gli errori del passato non mi condizionano più la vita. Con tua sorella al mio fianco potrei affrontare qualsiasi prova".
Non lo so se sono riuscita a convincerlo, ma intanto ha imbracciato di nuovo la chitarra e inizia a suonare.
"Ok, ok, sembri sincera. Però lo sai, un bambino ti cambia la vita. E guarda la nostra storia, abbiamo passato l'inferno con i nostri genitori. E neanche i tuoi sono stati il massimo... Pensi di riuscire a fare meglio?".
"Ne ho la piena certezza. Ci ho messo un bel po', ma ho capito gli errori dei miei e sicuramente non voglio ripeterli. Voglio che mio figlio cresca in un'ambiente pieno di amore e felicità. Potrà fare qualsiasi cosa della sua vita, io sarò sempre lì pronta a sostenerlo e aiutarlo a capire quando starà sbagliando. E poi sta sicuro che non potrei mai portare via il figlio a Carina. Sono stata più convincente adesso?".
Sono quasi imbarazzata, sto praticamente facendo una seduta di psicanalisi con un fantasma che mi giudica e cerca di mettere in dubbio le mie azioni.
"Sai, credo che tu sia riuscita a convincermi. Devi giurarmi però che non farai mai soffrire mia sorella, non le serve altro dolore nella vita. E soprattutto, basta con i gesti eroici, ci siamo capiti?".
Sa anche quello...
"Andrew su questo puoi starne certo. E poi ci sei tu al mio fianco, no? Sei l'angelo custode della famiglia".
Mi sembra quasi impossibile di sentire uscire certe parole dalla mia bocca...
"Va bene Maya, allora fatelo".
"Lo sai vero che non mi serve la tua benedizione?".
Si mette a ridere e continua strimpellare la chitarra.
"Ovvio che lo so. Però sono qui anche per un altro motivo. Presto avrai grandi notizie, ma devi farmi una promessa: porta mia sorella a casa. Solo voi due, dovete venire a trovarmi, a trovare nostra madre. Devi conoscere il nostro paese e le radici di tua moglie. Solo allora sarò sicuro del tuo amore per lei".
"Non capisco... cosa vuoi dire? Io amo Carina, te l'ho detto".
"Devi farlo per lei. Tu sei la sua casa adesso, ma non devi farle mai dimenticare quale era la sua casa prima di te. E questo lo dovrà sapere anche vostro figlio".
"Va bene, ho capito, vuoi che la porti in Italia. Dopotutto una po' di vacanza fa sempre bene".
"Brava, vedo che finalmente ragioni come si deve. L'ho sempre detto a mia sorella che eri quella giusta".
Anche il fantasma si prende gioco di me...
"Adesso ti saluto Maya, da un bacio a Carina da parte mia e dille che mi manca terribilmente e che sono sempre con lei".

Apro gli occhi, questa volta sono sicura di essere veramente sveglia. Che esperienza incredibile.
Anche Carina si sta svegliando, si gira verso di me con gli occhi ancora socchiusi e mi da un bacio.
Mi rendo conto di essere ancora frastornata.
"Bambina, tutto bene?".
"Si... si... ho fatto un sogno assurdo...".
"Raccontami...".
"Ho sognato Andrew. Dobbiamo andare a trovarlo".
Adesso è lei a non capire.
"Andrew? Come dobbiamo andare da lui? È morto Maya e di sicuro non è una cosa a cui voglio pensare appena sveglia...".
"No, no tranquilla...".
"No Maya, non mi va di parlare di lui adesso. Se è uno scherzo sappi che non è divertente".
"Carina, ascoltami, è una cosa bella. Lui è sempre con te, è con noi. E adesso vuole che ti porti in Italia per poter conoscere le tue radici. Le stesse radici che avrà anche il nostro bambino. Ti prego amore, pensaci".
So che il mio discorso sembra assurdo, faccio fatica io stessa a credere alle parole che le ho appena detto, ma mi auguro che trovi nel suo cuore un po' di fiducia. E poi sa che non potrei mai tirare in ballo Andrew per ferirla.
Sembra ancora seccata, ma forse la mia proposta non è del tutto da buttare. E poi sarebbe finalmente l'occasione per fare una vera luna di miele.

Forever and Ever. And then...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora