Maya POV
Sono in questo letto da 2 giorni e non ce la faccio più. Vorrei almeno alzarmi e fare due passi ma i medici mi dicono di aspettare perché la ferita non si apra. Mi sento tutta indolenzita, ma grazie alla morfina non ho troppo dolore.
Carina non ha mai lasciato la mia stanza o, se l'ha fatto, non è mai stato per troppo tempo. A volte la notte si mette di fianco a me e dormiamo insieme, come fossimo a casa nel nostro letto.
I ragazzi della caserma sono passati tutti a trovarmi, mi hanno portato fiori, peluche e qualche schifezza da mangiare. Travis e Vic mi hanno detto che è solo grazie a loro se sono arrivata così in fretta in ospedale e Miller ha fatto delle battute sul fatto che se non fosse stato per lui sarei ancora dentro quella fabbrica. Andy viene qui anche più volte al giorno, vuole essere sicura che io stia bene e che non mi muova. Sotto sotto lo so che il suo scopo è un altro... Sullivan e il capo non si sono visti e non hanno mandato neppure un biglietto. Ovvio, non mi aspettavo niente di diverso, anzi, magari pensano che se sono in questo letto me la sono cercata...
Ma a questo adesso non ci voglio pensare.
"Carina, ti prego, vai a casa, fatti una bella dormita e poi ci vediamo domani mattina. E sicuramente una doccia non ti farebbe male...".
La sua risata riempie la stanza.
"Ah grazie Bambina, io sono qui a prendermi cura di te e tu mi dici che puzzo??". Ridiamo insieme e finalmente dopo tanto tempo sembriamo essere tornate in sintonia.
Però lo so, la cosa è come un elefante nella stanza, prima o poi il discorso della psicologa verrà fuori, soprattutto dopo quello che è successo.
"Amore, lo dico per te, hai bisogno di riposarti come si deve. Io sto bene, starò bene qui da sola, sono in ospedale e lo so che hai avvisato tutti i medici e le infermiere per tenermi d'occhio e controllare ogni più piccolo movimento".
Sulla porta compare la Bailey, sorride, quella donna è davvero speciale come mi dicono Carina e Warren.
"DeLuca vai a casa questa sera, a tua moglie ci penso io. E se solo si azzarda a fare qualche altra stupidaggine sta sicura che lo rimpiangerà per il resto della sua vita. Chiedi a Ben se non è vero".
Ci ritroviamo tutte e tre a fare una gran risata. Che bello vedere Carina ridere.
"Ok, ok ho capito, me ne vado".
Si avvicina e mi bacia, in modo delicato perché ha paura di farmi male.
"A domani. Ti amo".
"Ti amo anch'io".
Ce l'ho fatta, se n'è andata. Adesso spero solo che riesca a fare una bella dormita tranquilla.
La Bailey si avvicina al mio letto "Bishop so quello che è successo e so cosa stai passando. Però ti parlo da amica e da moglie di un tuo collega che sa cosa vuol dire vivere con un vigile del fuoco, ora non ci sei più solo tu, hai una moglie, che soffre tutte le volte che ti vede uscire per andare al lavoro. Non darle ulteriori motivi per cui preoccuparsi. Risolvi i tuoi problemi. Fallo per te e fallo per lei!".Carina POV
Mi sembra un secolo da quando sono uscita di casa l'ultima volta. E questa volta sono qui da sola, nella casa che è diventata mia da poco tempo, in cui Maya, così allergica alle relazioni, mi ha permesso di portare tutte le mie cose e sistemarle come più piace a me. La lavagnetta della cucina ha ancora la scritta "Don't stop believing", quella che abbiamo scritto il giorno del nostro matrimonio e che non abbiamo più cambiato. E io non voglio smettere di crederci, non voglio smettere di credere che mia moglie possa superare questo momento difficile, che possa tornare a casa dall'ospedale e che finalmente affronti a viso aperto i problemi sul lavoro.
Raccolgo la posta, c'è anche un pacchetto. È da parte di Emmett e contiene una cornice con una bellissima foto del nostro matrimonio. Sento che gli occhi si riempiono di lacrime, non avevamo ancora messo nessuna foto del matrimonio in casa. È bellissima e decido di metterla sopra il camino. Poi quando Maya tornerà decideremo insieme quale sarà il suo posto.
Tra le varie lettere ne trovo una della madre di Maya che però è indirizzata a me. La apro velocemente, mi ringrazia per aver salvato sua figlia, per averla resa finalmente felice e mi da il suo nuovo indirizzo e numero di telefono.
Decido di chiamarla, è giusto che sappia anche lei cosa è successo e che la figlia si trova in ospedale.
"Salve signora Bishop, sono Carina. Mi dispiace per il ritardo con cui la chiamo ma purtroppo c'è stato un incidente e Maya è in ospedale. Non è niente di grave, fra un paio di giorni dovrebbero dimetterla, però c'è dell'altro... Le è stato tolto l'incarico da capitano e non sta affrontando bene la cosa..."
"Oh mio Dio Carina, grazie per avermi informata. Purtroppo mia figlia è fatta così, non accetta le sconfitte e anzi, fa di tutto per fare meglio la volta dopo. Suo padre le ha inculcato quest'idea nella testa e io non ho mai avuto la forza e il coraggio di affrontarlo. Non ho protetto Maya e non ho protetto Mason. Mi sento in colpa ogni giorno per questo. Per fortuna adesso lei ha te, so quanto ti ama e so che tu non la deluderai mai. Ti ringrazio di tutto e, per favore, dille che la saluto e tienimi aggiornata sulle sue condizioni. Appena possibile passerò a trovarla".
È una brava persona mia suocera, sono contenta di averla chiamata e spero che Maya possa ricucire il rapporto che per troppi anni ha accantonato.
Sono distrutta, adesso ho solo voglia di farmi una doccia e infilarmi nel letto. Con i capelli ancora bagnati mi metto sotto le coperte, abbraccio il cuscino di Maya per sentire il suo profumo e lentamente mi addormento.Maya POV
Finalmente nel pomeriggio dovrebbero dimettermi dall'ospedale. Non ce la faccio più a stare rinchiusa in questa stanza, non vedo l'ora di andare a casa mia, a casa nostra, e rimettermi in forma. Carina sta sistemando le ultime carte. È arrivata anche Andy, mi sembra di avere la scorta d'onore per lasciare questo posto.
"Maya come stai?" mi chiede timidamente.
"Sto bene, sto bene. Non preoccuparti, in poco tempo tornerò a farvi il culo a tutti alla caserma" ridiamo insieme.
"Scherzi a parte Bishop, sai cosa voglio dire. Ti prego, chiama la dottoressa Lewis e parla con lei. Sennò se vai avanti così la prossima volta da questo ospedale non ci esci sulle tue gambe...".
"Lo so... lo so... L'ho già chiamata e tra un paio di giorni la vedrò. Carina mi ha fatto lo stesso discorso, in tono molto più aggressivo e credo che abbia infilato qua e la anche qualche imprecazione in italiano. E mi ha anche minacciata di sbattermi fuori di casa, quindi...".
Il sorriso di Andy cela il sollievo che prova in questo momento.
"Bambina sei pronta? Si torna a casa!".
Carina entra tutta contenta nella mia stanza, con lei c'è l'infermiere con la sedia a rotelle che mi porterà fuori di qui.
Finalmente libera!
Saliamo in auto e Carina mi stringe forte la mano finché non arriviamo a casa. Appena entrata noto subito la foto del nostro matrimonio sul camino, sorrido. "Bella quella".
"Eh già, è proprio bella. Adesso vedi di rigare dritto sennò te la rompo sulla testa!".
La sua risata è come una medicina. Riempie il mio cuore.
"Carina, scusami per tutto quello che è successo. Scusa se ti ho fatta soffrire, scusa se non ti ho ascoltata. Adesso però ho capito, ho capito i miei errori. E porrò rimedio. Lo sai che ti amo vero?"
"Non ne ho mai dubitato. Ma aspetta, c'è un'altra cosa". Con delicatezza mi prende la mano sinistra e per la seconda volta mi infila la fede al dito. "Te l'hanno tolta quando sei arrivata in ospedale. L'ho sempre tenuta io, ma adesso è ora che torni al suo posto".
La stringo forte a me e anche se sento tirare i punti della ferita non posso fare a meno del suo contatto. Lei è la mia aria. Lei è il mio cuore.
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Forever and Ever. And then...
FanfictionQuando guardi qualcosa che ti piace, il più delle volte si insinua nella tua testa e nei tuoi pensieri. Io una notte ho fatto un sogno e al risveglio ho pensato di scrivere la storia che il mio inconscio mi aveva appena mostrato. ... cosa succederà...