In partenza

914 39 7
                                    

Carina POV

Ancora non riesco a capire come abbia fatto Maya a convincermi ad andare in Italia in questo momento. Voglio dire, non mi dispiace tornare nel mio paese, soprattutto con lei, ma ho da poco fatto l'inseminazione e forse sarebbe stato meglio starmene tranquilla a casa. Comunque ormai ci siamo e una parte di me non vede l'ora.
Sto cercando di fare la valigia mentre Maya mi fa mille domande. Ha in mano la sua cartella con gli appunti, non riesce proprio a farne a meno. Mi snocciola orari, programmi e attività che ha già organizzato.
"Bambina è una vacanza, dobbiamo fare le cose con calma. Almeno io farò sicuramente così".
"Hai ragione, scusa...".
Mi avvicino a lei e le prendo le mani.
"No, tranquilla, ma sai com'è, potrei non viaggiare da sola".
Le ho strappato un sorriso. E subito arriva la replica.
"Hai già fatto un test di gravidanza?".
"No amore, anche se sono già passati quindici giorni non l'ho fatto. Però ho delle buone sensazioni" le faccio l'occhiolino, l'abbraccio e le sussurro all'orecchio "Fidati di me".
In questi giorni è molto apprensiva, cerca di fare tutto il possibile per non farmi fare sforzi inutili, quasi mi sorprende per quanto attenta e premurosa allo stesso tempo sia la mia piccola guerriera. Non mi sarei mai aspettata da lei tutta questa eccitazione, lei così allergica a tutto, adesso sta pensando solo a me, a noi.
Le valigie sono pronte, questa sera prendiamo l'aereo per Roma, per fortuna abbiamo prenotato la prima classe, almeno viaggeremo più comode.
In un attimo però, mi spiazza.
"Hai avvertito tuo padre che stai andando in Italia?".
"No... e non ho nessuna intenzione di farlo. Non ci siamo lasciati molto bene l'ultima volta, lo so che sotto sotto è un brav'uomo, ma in questo momento sono quasi certa che finiremmo per discutere su tutto, mentre io voglio solo godermi la luna di miele con mia moglie".
"Ok, come vuoi...".
"Maya, fidati, lo conosco e mi conosco. Va bene così".
Accetta la mia risposta e inizia a prendere le nostre valigie per portarle in auto, quando in un lampo si gira e mi chiede "E Gabriella? Lei sa che stiamo arrivando?".
Mi viene da ridere, di tutte le persone di cui poteva chiedermi è andata a pescare proprio quella di cui è più gelosa.
"Sì, lei lo sa. Ma non so se riusciremo a vederla, purtroppo è quasi sempre in ospedale. Ma se riuscirà a liberarsi certamente la vedremo. Sei contenta?".
"Contentissima".
Lo dice in un modo così rilassato che quasi quasi le credo.

Siamo pronte, dobbiamo muoverci o perderemo il volo. E di sicuro non voglio che per l'ennesima volta Maya mi riprenda perché sono la solita ritardataria.

Maya POV

Non sto nella pelle, ci stiamo imbarcando sull'aereo e fra circa quindici ore saremo in Italia. Sono riuscita a convincere Carina a fare questo viaggio tirando in ballo Andrew e il sogno pazzesco che ho fatto.
La voglio vedere felice e serena, ma dentro di me sento l'ansia salire sempre di più perché non ha ancora voluto fare il test di gravidanza.
Ci sediamo ai nostri posti, è tutto molto comodo, per fortuna, voglio che mia moglie e il mio possibile bambino viaggino nel migliore dei modi. Per il viaggio mi sono portata un paio di libri da leggere, ma già so che non riuscirò neanche di aprirli. Ho portato anche alcuni fascicoli del lavoro, una volta che saremo rientrate a Seattle prenderò servizio come comandante di battaglione e voglio farmi trovare preparata.
Questa volta non si sbaglia, niente errori Bishop!
"Carina va tutto bene? Ti serve qualcosa?".
"Bambina stai calma e respira. Io sto bene e poi dove vorresti andarmi a prendere qualcosa, siamo su un aereo".
Mi prende sempre in giro per la mia costante apprensione.
"Scusa scusa, hai ragione".
Mi sorride e il mio animo si calma. Le stringo forte la mano, non riesco a fare a meno di intrecciare le sue dita alle mie.
"E quando pensi che potrai fare il test di gravidanza?".
"Te l'ho detto Maya, quando sarà il momento giusto sapremmo se la fecondazione è andata a buon fine. Tu però adesso pensa solo a rilassarti e a goderti il viaggio. Vedrai, l'Italia ti piacerà da morire. Non ci sei mai stata?".
"No, in Italia mai. Sono stata a Londra per le Olimpiadi e qualche volta in Germania per delle gare, ma nel tuo paese non ho mai messo piede".
"L'amerai".
E come potrebbe essere diversamente? Amo una donna italiana.
Poco dopo il decollo Carina si addormenta, non so come faccia a rilassarsi in questo momento. Io tra il volo, il pensiero del bambino, il nuovo lavoro non riesco a spegnere il cervello.
Avrò fatto bene a voler andare via proprio adesso?
Altri dubbi e questa dannata mascherina che dobbiamo indossare non mi permette di respirare bene.
Decido di alzarmi dal mio posto, vado in bagno e mi do una rinfrescata al viso, ho bisogno di calmarmi. Quando esco chiedo alla hostess se può portarmi un te caldo o una camomilla.
Intanto torno al mio posto, Carina dorme come un sasso. Le do un bacio sulla fronte, le accarezzo piano la pancia e mi riaggancio alla sua mano. Pensavo di non averla svegliata e invece...
"Amore... rilassati. Cerca di dormire un po'".
Facile dirlo per lei, però ci provo.
Bevo la mia camomilla, mi infilo le cuffie e chiudo gli occhi.
Andrà tutto bene Maya.

Forever and Ever. And then...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora