I fantasmi del passato

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Carina POV

Ho visto il messaggio di Maya e non ho risposto volutamente. Una parte di me avrebbe voluto farlo, ma l'orgoglio me l'ha impedito. Non possiamo andare avanti così, non voglio assecondarla troppo e soprattutto deve capire che ha bisogno di un aiuto che io non posso darle.
Sono in saletta strutturati, sto bevendo un caffè, oggi è una giornata strana, tutta questa pioggia non mi piace. Io amo il sole e il caldo e questo clima di Seattle spesso mi mette di malumore. Oggi sento anche più forte la mancanza di mio fratello, Dio sa se avrei bisogno di lui in questo momento.
Distrattamente guardo il telefono e vedo che Andy mi sta chiamando. Perché la Herrera mi sta chiamando?
"Carina c'è stato un incidente, stanno portando Maya al Grey Sloan. Sarà lì in cinque minuti circa".
Un incidente...
"Andy, aspetta, cos'è successo? Sta bene?" Non so cos'altro dire, la mia mente non riesce a connettere.
"C'è stata un'esplosione, di più non so dirti. Io sono ancora qui, ma volevo che tu sapessi. Ti prego tienimi aggiornata".
Senza pensare ad altro esco di corsa dalla stanza e corro verso il Pronto Soccorso. Webber e la Altman sono già fuori ad aspettare l'ambulanza, hanno ricevuto la chiamata da Victoria e si stanno preparando.
Appena mi vede Webber mi blocca "Dottoressa DeLuca stai indietro, ci pensiamo noi".
"No, no è mia moglie quella che sta arrivando, c'è stato un incidente. Vi prego, fatemi stare qui".
L'ambulanza arriva, stanno scaricando la barella, corro subito verso Maya.
"Amore... amore... Maya, sono io, guardami, sono qui!"
Non mi risponde, nessun segno di vita.
La portano dentro di corsa e Webber mi intima di stare fuori dalla sala trauma. È arrivata anche la Wilson, qualcuno deve averle detto dell'incidente di Maya. Per fortuna ho lei al mio fianco, in questo momento potrei impazzire. In poco tempo ho già perso Andrew, non voglio perdere anche mia moglie!
Guardo dentro, le stanno togliendo la maschera facendo attenzione a non romperla del tutto perché i frammenti non le vadano in faccia; le aprono la giacca e le tagliano l'uniforme. Non riesco a vedere bene cosa succede, cos'ha Maya. Jo mi tiene stretta la mano e continua a dirmi che andrà tutto bene.
Dopo i primi controlli la Altman esce e mi dice che ha subito un grosso trauma addominale, devono portarla in sala operatoria per una laparotomia esplorativa, sembra che ci sia un versamento nell'addome. Anche la dottoressa Shepherd è stata chiamata per controllare la situazione cerebrale.
Il tempo sembra non passare mai. In ospedale sono arrivati anche la Herrera e Warren e la Bailey sta aspettando con me.
Ne avrei bisogno, ma questa volta non voglio andare nella cappella dell'ospedale. L'ultima volta c'era Maya con me e alla fine mio fratello non ce l'ha fatta...
Mi sento vuota, questo incidente, in questo momento, non ci voleva.
Finalmente dopo un paio d'ore Webber e Teddy escono dalla sala operatoria.
"È andato tutto bene, le cose si erano fatte un po' complicate ma ce l'ha fatta . Ha avuto un grosso versamento in addome, la milza sembrava spacciata, ma per fortuna siamo riusciti a sistemare tutto al meglio. Non ha subito danni cerebrali, solo una leggera commozione dovuta alla caduta. Sta bene Carina, non preoccuparti".
Dio... grazie. Grazie.
La Bailey mi guarda e sorride, Warren l'abbraccia e Andy abbraccia me.
"Posso vederla?".
"Si certo, vai pure. Forse non si è ancora svegliata, ma vorrà sicuramente averti al suo fianco quando lo farà".
Non me lo faccio ripetere due volte, corro verso l'ascensore e vado in terapia intensiva.
Sembra così piccola in quel letto, con tutti quei tubicini, l'occhio pesto e tutta la faccia graffiata. Ci metto un po' per trovare la forza di entrare nella stanza.
Quando finalmente ce la faccio lei si sta risvegliando.
"Non parlare, stai tranquilla, sono qui".
La bacio sulla fronte, cercando di evitare di farle male. Non riesco a trattenere ancora le lacrime e anche lei sta piangendo. Cerca la mia mano e la stringe con tutta la forza che le rimane.
"Se mi fai ancora uno scherzo del genere ci penso io ad ammazzarti, ricordatelo!".
Glielo dico ridendo, anche lei abbozza un sorriso.
Non posso dire di essere sollevata a vederla sveglia e cosciente, ma una parte di me si sente molto più leggera. Ho avuto paura, tanta paura. Mi auguro di tutto cuore che questo incidente le faccia capire una volta per tutte che adesso è veramente arrivato il momento di chiedere un aiuto vero. E se non vorrà farlo per se stessa la costringerò a farlo per me, per noi.

Forever and Ever. And then...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora