Una nuova speranza

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Maya POV

Le parole di Andy continuano a martellarmi nel cervello, potrei andare a parlare con il sindaco e avere la possibilità di ritornare ad essere il capitano della Caserma 19.
Ma cosa fare? Forse dovrei chiedere aiuto a un legale o qualcosa del genere? Mille domande si affollano nella mia testa, a molte riesco a dare delle risposte, mentre per altre sono bloccata.
Siamo appena rientrati da un intervento, prendo il telefono e decido di chiamare Carina perché adesso è l'unica persona con cui posso parlare. Due squilli e sento la sua voce, il mio porto sicuro.
"Bambina, tutto ok? Stai bene?".
È sempre così, appena risponde al telefono si preoccupa subito per me.
"Si, si, va tutto bene, tranquilla. Ho solo bisogno di parlare con qualcuno della possibilità di denunciare il capo per abuso di potere e l'unica con cui posso farlo al momento sei tu. Carina... cosa devo fare?".
"Maya, lo sai che io sono con te qualunque sia la tua decisione. Questa è una cosa grossa, che potrebbe portare delle conseguenze. Sei pronta ad affrontare tutto?".
"Sai che ti dico... sì, lo sono. Loro mi hanno tolto il mio incarico senza darmi nessuna spiegazione valida, senza darmi la possibilità di giustificare le mie scelte e il mio operato. Hanno agito alle mie spalle e adesso devo sistemare le cose. Non lo faccio solo per me, ma per tutte le ragazze vigili del fuoco che sognano una carriera e di diventare capitano di una caserma. Prima di me c'era stata solo la Frankel e anche lei ha dovuto abbattere molti pregiudizi per arrivare dov'è arrivata. Devo farlo!".
"Allora fallo amore. Parla con Andy, dopotutto lei era stata convocata e conosce perfettamente tutta la storia e poi andate a parlare con il sindaco. Ristabilite l'ordine delle cose".
"Hai ragione sai...".
"Su cosa?".
"Dottoressa DeLuca Bishop, sei molto in gamba!".
Attacco il telefono e vado a cercare la Herrera.

"Andy possiamo parlare?"
Sta sistemando le manichette e non c'è nessun altro nel magazzino.
"Dimmi".
"Voglio andare a parlare con il sindaco, voglio denunciare McCallister per abuso di potere e discriminazione. Anche Sullivan ne andrà di mezzo. Sei con me?".
Tentenna e ha lo sguardo rivolto verso il basso.
"Andy, ti prego, tu c'eri, sai come sono andate le cose, sai quello che è successo dopo. Lo so che Sullivan è pur sempre tuo marito, anche se sono mesi che vivete separati e a stento vi scambiate due parole. Però questa cosa dobbiamo farla insieme. Non solo per me, ma per tutte noi donne. Se ogni nostra decisione verrà contestata non potremmo mai farcela contro gli uomini".
Mi guarda negli occhi, sembra che sia riuscita ad accendere una scintilla dentro di lei. Dopotutto il posto di capitano della 19 avrebbe dovuto essere suo se Pruitt non avesse parlato con Sullivan. Le sto dando un nuovo punto di vista, le sto dando una spinta.
"Si, va bene, ci sto. Domattina prima del turno andiamo a parlare con il sindaco o con qualsiasi persona che lavori con lui per presentare le nostre ragioni!".
Sì, l'ho decisamente convinta a farlo.

La mattina seguente esco di casa prima dell'alba, ho bisogno di correre. Fuori fa freddo, dopotutto siamo a dicembre, ma nelle vene mi scorre la lava incandescente. Mi sento una forza incredibile e penso che potrei correre per giorni. Ma oggi ho solo bisogno di scaricare la tensione, devo essere lucida e tranquilla per affrontare il sindaco, per avere giustizia.

Con la Herrera ci vediamo davanti al palazzo municipale, siamo pronte, siamo sicure di quello che stiamo per fare. A testa alta saliamo la scalinata. Ce la possiamo fare.
Potrò sistemare il giusto ordine delle cose.

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