Carina POV
Maya è tornata al lavoro da un paio di settimane, il suo umore va sempre peggio. So che ci mette tutta se stessa nel lavoro, la dedizione non le manca, cerca di fare il meglio possibile, ora ancora di più per dimostrare l'errore che è stato fatto togliendole il ruolo di capitano.
A casa non parla mai del lavoro, ma non fa mai mancare il suo amore per me. È dolce e presente, mi chiede sempre come sto, come vanno le mie cose e mi fa parlare per delle ore del mio lavoro, anche se so che il più delle volte sembra che non mi ascolti neppure. Anche il sesso tra noi sembra diverso, non voglio dire che sia peggiore, anzi, è più focoso e passionale e questo non mi dispiace, però capisco che stia scaricando la tensione con me.
"Bambina se andiamo avanti così mi farai morire", la sua risata mi sorprende "Jack me l'ha sempre detto che il sesso è la miglior medicina. E ha ragione. E tu mi fai impazzire amore mio, ti vorrei ogni minuto di ogni giorno".
Jack...? Ha veramente detto Jack? Non ci posso credere che stia parlando più con lui, soprattutto della nostra vita privata, che con me. Com'è possibile?
So che non devo temere che possa tradirmi, ancora, con lui, però dentro di me sento scattare un campanello d'allarme.
"Tu parli con Jack di noi? Veramente?"
"Carina, lo sai che non devi essere gelosa di Jack, siamo solo amici e colleghi e in questo momento è l'unico con cui riesco a parlare tra i ragazzi della caserma. Andy è troppo coinvolta con Sullivan".
Mi alzo dal letto, forse in un modo troppo plateale ma adesso sento veramente che la cosa mi disturba e vado in bagno. Stranamente lei non mi segue, anzi, con la coda dell'occhio vedo che torna a distendersi sul letto e si copre gli occhi con le braccia.
Non era mai successo, non mi ha mai lasciata andare via così senza seguirmi.
La cosa mi infastidisce sempre di più, capisco quello che sta passando, ma credo che adesso stia giocando un po' troppo con me. Io sono brava a sopportare, la conosco e so com'è fatta, ma in questo momento faccio fatica a vedere in lei la persona che ho sposato, che ha fatto tutto il possibile per convincermi a farlo. Lei soffre e purtroppo non so se capisce o meno che questo comportamento fa soffrire anche me. Non vuole parlare, sfoga la rabbia con il sesso e inoltre mi parla dell'unica persona che sa che tollero a fatica. E i miei sentimenti in tutto questo dove sono?Maya POV
Ho fatto una stupidaggine. Di tutte le cose che potevo fare, di tutto quello che potevo dire, proprio Jack dovevo nominare?
Lo so che Carina in questo momento sarà arrabbiata ma non voglio seguirla in bagno, non ho voglia di giustificarmi o di dire altre cose che potrebbero ferirla ulteriormente. Non riesco a controllarmi da un po' di tempo e vecchi timori si fanno largo nella mia testa. Una volta parlando con Andy le ho detto che ho sempre paura di essere come mio padre, di comportarmi come lui e che Carina prima o poi non avrebbe più accettato i miei comportamenti e mi avrebbe lasciata. No, non voglio neanche pensare a questa eventualità Non posso permettermi che lei mi lasci, soprattutto in questo momento.
Ancora non torna dal bagno, deve essere proprio arrabbiata. Decido di alzarmi dal letto e la raggiungo. È appoggiata al lavandino con la testa bassa, sta sicuramente smaltendo la rabbia.
Mi fermo sulla porta e mi appoggio allo stipite "Carina... mi dispiace...". Non ho il coraggio di avvicinarmi a lei in questo momento. È innegabile ormai che non sto bene, non ci sto con la testa e rischio di giocarmi un sacco di cose importanti della mia vita.
"Amore scusami, non volevo dire quello che ho detto. Lo sai che non devi avere nessun dubbio su di me. Io ti amo, ti amo. Non hai nulla da temere. Tra me e Jack non c'è assolutamente niente, siamo solo amici. Non ti potrei mai tradire, lo sai".
Le mie parole sembrano fare poca presa su Carina. Decido di avvicinarmi a lei e le stringo le braccia intorno alla vita, mi piace farlo e so che il più delle volte è il miglior modo per farla calmare e farla sentire meglio.
Mi accarezza le mani "Maya io sono preoccupata per te, stai vivendo un momento difficile e non è con questi comportamenti che si risolvono le cose. Io sono qui per te, ma se non vuoi parlare con me forse dovresti farlo con qualcuno. Devi esorcizzare il demone che hai dentro in questo momento. Devi farlo per te, devi farlo per noi".
Le sue parole mi spiazzano, forse ha ragione. Devo riprendere in mano la mia testa. Forse è vero che ho bisogno di aiuto. Ma in questo momento non voglio l'aiuto di nessuno. Devo guardare avanti, trovare la mia medaglia e lottare per quella. Come mi ha insegnato mio padre...
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Forever and Ever. And then...
FanfictionQuando guardi qualcosa che ti piace, il più delle volte si insinua nella tua testa e nei tuoi pensieri. Io una notte ho fatto un sogno e al risveglio ho pensato di scrivere la storia che il mio inconscio mi aveva appena mostrato. ... cosa succederà...