Un anno di noi

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Maya POV

Non ci posso credere che sia già passato un anno dal nostro matrimonio. E se ripenso a come ci siamo arrivate mi sembra ancora più surreale.
Quei giorni non me li dimenticherò mai, un attimo prima stavamo discutendo e ci eravamo praticamente lasciate e un attimo dopo Carina è tornata e mi ha chiesto di sposarla. E poi il matrimonio, tutto così bello e perfetto, se non fosse per... no, a questo non voglio più pensare.
È tutto passato e adesso la situazione è anche migliore.

È l'alba, un timido sole sta spuntando e Carina dorme ancora beatamente. Non riesco a trattenermi e inizio a baciarle dolcemente il braccio, la spalla e salgo su fino al collo. Le mordo piano il lobo dell'orecchio e finalmente percepisco che anche lei si è svegliata. Si gira verso di me, mi sorride e mi da un dolce bacio sulle labbra.
"Sei bellissima la mattina" le dico con una faccia sognante.
"No, ti prego... non vedi come sono grossa? Tu sei bellissima" dice prima di darmi un altro bacio.
"Ma smettila! La pancia quasi non si vede. E poi in questo momento è una delle cose che preferisco" la accarezzo e strofino il naso sulla sua pancia prima di baciarlo.
Ridiamo entrambe e lei inizia a giocare con i miei capelli.
"Buon anniversario amore mio!" dico alzando la testa e incrociando i suoi occhi.
"Oh mio Dio è vero. Buon anniversario Bambina".
Ci baciamo e in un attimo la passione si accende. Le mie mani e la mia bocca non tardano a coprire il suo magnifico corpo e lei fa lo stesso con me. Resto sempre dell'idea che il sesso mattutino sia il migliore, ma quello di oggi è straordinario. Raggiungiamo l'apice del piacere quasi in contemporanea, non potremmo essere più perfette l'una per l'altra e una volta finito restiamo ansimanti distese sul letto ma senza mai staccarci.
"Mamma mia Bambina, questa mattina è stato pazzesco".
Non posso fare a meno di sorridere mentre mi alzo e poso la testa sulla mano per poterla guardare in volto. È il ritratto della gioia.
"Oggi dobbiamo festeggiare, lo sai vero?".
"Lo so amore mio, però non ho molta voglia di uscire...".
"E chi ha detto che dobbiamo uscire..." non faccio quasi in tempo a finire la frase che il mio telefono suona all'impazzata.
"Che succede? C'è un'emergenza?" mi chiede Carina in tono preoccupato.
Do uno sguardo veloce ai messaggi e... "Purtroppo si. C'è un incendio di livello tre e sembra che possa aumentare. Devo correre".
Il suo viso si fa cupo.
"No no amore, non preoccuparti, andrà tutto bene. Tu stai a letto e rilassati. Io torno il prima possibile".
La bacio, accarezzo e bacio la sua pancia e mi alzo di corsa dal letto.
Dannazione, questa non ci voleva proprio oggi.

Carina POV

Maya è schizzata fuori di casa alla velocità della luce appena ha ricevuto la chiamata. Non mi piacciono queste situazioni perché mi preoccupo per lei e perché le potrebbe succedere qualcosa.
Devo assolutamente tenermi impegnata in qualcosa per non stare troppo a pensarci su.
Decido di concedermi ancora qualche ora di riposo, anche se è difficile avendo sempre il pensiero costante di mia moglie in mezzo ad un incendio. So che ha superato la fase "supereroe" e che essendo comandante di battaglione non spetta direttamente a lei buttarsi nel fuoco, ma non è così semplice spegnere il cervello in questi momenti.

Dopo un'oretta decido di alzarmi, vado in cucina e inizio a prepararmi il caffè, l'unico al giorno che mi concedo da quando sono incinta. Preparo anche dei French toast, devo assolutamente mettere qualcosa nello stomaco e poi se Maya dovesse rientrare presto potrà mangiarli anche freddi.
Per ingannare ulteriormente il tempo mando un paio di mail alla dottoressa Montgomery per aggiornarla sullo stato della gravidanza, anche se è domenica non credo che la disturberò; scrivo alla Wilson per sapere com'è andata con la paziente che ha fatto partorire ieri e, presa dallo slancio provo a fare una videochiamata con Gabriella. Da lei dovrebbe essere metà pomeriggio, quindi spero proprio che mi risponda. E infatti è così, un paio di squilli e vedo apparire il suo viso.
"Ciao Gabri, come stai?".
"Bella ciao! Tu come stai piuttosto? Come procede la gravidanza?".
"Va tutto bene, grazie".
"Aspetta... ma sbaglio o oggi è il vostro anniversario di matrimonio? Perché stai chiamando me invece che spassartela con tua moglie?".
Sento salire un groppo alla gola, ma faccio il possibile per stare tranquilla e non farle vedere la mia preoccupazione.
"Si si, hai indovinato. Però Maya è stata chiamata per un incendio ed è dovuta correre. È il comandante e la sua presenza è obbligatoria".
"Capisco. Beh tesoro, tu cerca di stare tranquilla. Nella tua condizione non devi assolutamente preoccuparti. E poi lo sai che Maya starà attenta".
Chissà come ma, in qualche modo e vedendola parlare con me, Gabriella è riuscita a distrarmi un po'. Mi ha chiesto di farle vedere l'ultima ecografia che ho fatto, ha voluto vedere come abbiamo organizzato la camera del bambino e mi ha detto che ha preparato un pacco per noi che dovrebbe arrivare a giorni.
Siamo state a parlare per più di due ore ed è stato sicuramente un toccasana. Non ho ricevuto nessuna notizia da Maya ma se fosse successo qualcosa sono sicura che mi avrebbero già avvisata.
Non so come ma sono riuscita a distendere un po' i nervi. E per fortuna, perché il piccolino stava risentendo del mio stato d'animo e non ha smesso un attimo di muoversi nella mia pancia. Sentirà anche lui la mancanza della sua mamma.

Dopo aver fatto una doccia rigenerante decido di stendermi sul divano, aspetterò lì il ritorno di mia moglie e intanto ne approfitto per leggere le ultime dispense che mi sono arrivate.

Maya POV

"Ottimo lavoro ragazzi, l'incendio è estinto e tutti i feriti sono stati trasportati all'ospedale. Possiamo tornare in caserma".
Per fortuna è andato tutto bene, ma questa emergenza non ci voleva proprio oggi!
"Ehi comandante... ma oggi non è il tuo anniversario di matrimonio?" mi chiede Hughes mentre torniamo alla 19.
"Eh già, ma ho dovuto lasciare i festeggiamenti per questo incendio. Vediamo di darci una mossa adesso così posso tornare a casa da mia moglie!" lo dico con un tono imperioso, così da far capire che ci dobbiamo sbrigare.
Appena rientrati corro subito nel mio ufficio, voglio compilare i rapporti più in fretta possibile per tornare da Carina. Non ho avuto neppure il tempo di mandarle un messaggio per dirle che va tutto bene e non immagino quanto possa essere in apprensione in questo momento.
"Maya, che ci fai ancora qui?" mi chiede Andy entrando.
"Devo finire i rapporti, non farmi perdere tempo".
"Ma scherzi? Corri a casa, qui ci penso io a finire tutto. Poi le firme puoi metterle anche domani".
"Dici davvero?".
"Ovvio, corri!".
Ok ok, ne approfitto e senza neanche darmi una ripulita lascio l'ufficio e corro verso l'auto. Salgo, quando un flash improvviso mi attraversa la mente: il regalo per Carina!
Torno di corsa verso il mio ufficio, evitando tutti, Herrera compresa, apro il cassetto della scrivania e tiro fuori la scatola. Ritorno all'auto e a tutto gas prendo la strada verso casa.
Forse questa chiamata non è stata del tutto un intoppo, almeno mi ha permesso di recuperare il regalo per mia moglie.

Appena entro mi rendo conto che sono in condizioni pietose, sono tutta sudata e con la faccia sporca di fuliggine. Almeno mi sono tolta la tuta ignifuga e ho solo la divisa. In questo momento però non mi importa di niente, voglio solo rassicurare Carina che sto bene e che è andato tutto bene.
Guardo in giro e vedo che sul bancone della cucina ci sono dei French toast, deve averli lasciati lì per me. Vorrei addentarne qualcuno per riempirmi lo stomaco ma prima voglio assicurarmi che sia tutto apposto.
Finalmente noto che Carina è distesa sul divano, dev'essersi addormentata leggendo. Mi avvicino a lei tenendo stretta la scatola e le do un bacio sulla fronte.
"Ehi dormigliona... sveglia".
Lentamente apre gli occhi e appena mi mette a fuoco ha già il sorriso stampato sulle labbra.
"Sei qui... meno male".
"Scusami se non ti ho avvisata ma ho fatto tutto di fretta per tornare il prima possibile da te. Ho anche lasciato Andy a compilare i verbali".
Mi accarezza il viso e ride perché è tutto sporco e sudato.
"Bambina ti devi fare una doccia però".
Adesso sono io a ridere. E intanto tengo la scatola tra le mani davanti a lei.
"Adesso vado, ma prima c'è una cosa importante che devo fare".
Si mette seduta sul divano e mi guarda seria seria.
"Carina, mi dispiace che la giornata sia stata rovinata, avevo altri progetti per oggi".
"Amore non ti preoccupare, lo capisco. È il tuo lavoro" mi dice nel modo più dolce possibile.
"Oggi è il nostro primo anniversario di matrimonio e ogni giorno che passa ti amo sempre di più. Mi fai innamorare dal primo sguardo che mi rivolgi la mattina all'ultimo della sera. Non posso più immaginare la mia vita senza di te".
Le do la scatola e impaziente la apre. Leggo sul suo volto lo stupore.
"Quando ti ho proposto di sposarmi l'ho fatto nel modo sbagliato. Il mio scopo principale era quello di evitare che tu dovessi tornare in Italia, ma la realtà, lo sai, è che tu sei la cosa migliore che mi sia mai capitata. Adesso voglio fare le cose per bene:
Carina DeLuca, grazie per essere mia moglie, per amarmi ogni giorno e per rendermi la donna più felice del mondo".
Sta guardando l'anello che le ho preso con gli occhi pieni di emozione.
"Bambina è meraviglioso... Io... non so cosa dire...".
"Non devi dire niente. Ti amo e mi stai per fare il regalo più bello che una persona possa desiderare. Non vedo l'ora di conoscere il nostro bambino e passare la vita ad amarvi".
Mi abbraccia stretta e mi da un bacio appassionato.
Vedere mia moglie così felice ed emozionata mi commuove e mi fa sentire la persona più ricca e amata della terra.

Forever and Ever. And then...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora