Un dolce pensiero

1.3K 47 0
                                    

Carina POV

Sono le 3:30, non so come, ma ho sentito il mio telefono vibrare. Facendo il più piano possibile lo controllo e vedo che mi è arrivato un messaggio dall'ospedale. Sono stata chiamata per un'emergenza. Quando si dice prendere alla lettera, o meglio al minuto, la data di rientro al lavoro...
Muovendomi con molta delicatezza sposto il braccio di Maya che mi cinge la vita ed esco dal letto, prendo un paio di vestiti che avevo preparato e vado nel bagno degli ospiti per non svegliarla.
Speravo di riuscire a vedere Maya stamattina prima che andasse al lavoro o, ancora meglio, accompagnarla, però una mia paziente è entrata in travaglio in anticipo e dato che il parto si preannuncia difficoltoso hanno chiamato me.
Cerco di sistemarmi al meglio e soprattutto cerco di coprire i succhiotti che ho sul collo. "Oh Dio ti prego, fa che vada tutto bene oggi".
Vado in cucina, non ho tempo di fare colazione e nemmeno bere un caffè, vorrà dire che lo prenderò direttamente in ospedale; prendo le mie borse, le chiavi dell'auto e lascio un biglietto appoggiato al termos di Maya. Appena possibile la chiamerò, adesso però devo correre, i bambini non aspettano per nascere.

Sono contenta di tornare al lavoro, manco da un sacco di tempo dal Grey Sloan, prima per il mese che ho dovuto passare in Italia aspettando il visto, poi la quarantena, il congedo matrimoniale, ma oggi si torna in pista.
Parcheggio l'auto in fretta e corro verso l'ingresso. Lì trovo Jo, è arrivata prima di me e mi aggiorna sulla situazione. Sono molto contenta di lavorare con lei, è una brava ragazza, è dotata e soprattutto anche Andrea la apprezzava, il che mi da ancora maggior fiducia in lei.
"Bentornata dottoressa DeLuca!"
"Carina... chiamami Carina, adesso siamo colleghe"
Sorride "Giusto, giusto, ma sono comunque una tua matricola e voglio impere tutto il possibile da te perché tutti dicono che sei la migliore ostetrica in circolazione".
Questa ragazza è proprio simpatica. Mi faccio aggiornare sulle condizioni della paziente mentre ci dirigiamo verso lo spogliatoio, mi cambio e si comincia. Non pensavo proprio mi sarebbe mancato così tanto il mio lavoro. Le ultime settimana sono state magiche e terrificanti allo stesso tempo e per motivi diversi, almeno adesso avrò qualche distrazione in più e soprattutto non starò troppo a preoccuparmi per Maya e la sua situazione alla caserma.
Prima di entrare nella stanza della paziente, che sento urlare dal corridoio, prendo il telefono e mando un messaggio veloce a mia moglie "Mi dispiace non essere con te questa mattina, emergenza in ospedale. Ricordati, respira e se sentirai la paura o l'ansia salire pensa di guardare nei miei occhi, solo nei miei occhi. Ci sentiamo più tardi. Ti amo".

Maya POV

La sveglia sta suonando, mi sembra di aver dormito per un anno. Ieri sera devo essere crollata e non me ne sono neanche accorta. Il potere che ha Carina di tranquillizzarmi è pazzesco, me ne rendo conto ogni giorno sempre di più. Il mio braccio è disteso dalla sua parte del letto, lo muovo, ma non sento niente. Apro gli occhi e mi accorgo che lei non c'è. Mi alzo, faccio un giro veloce per la casa ma non la trovo, l'avranno sicuramente chiamata dall'ospedale per un'emergenza. Ammetto di essere un po' dispiaciuta che questa mattina non sia qui con me, però so quanto ami il suo lavoro e quanto ci tenga a farlo nel migliore dei modi possibili. Vado in bagno, mi sciacquo il viso e guardo il mio riflesso allo specchio "Forza Bishop, ce la puoi fare!". Mi vesto, sistemo lo zaino vicino alla porta e vado in cucina per preparare il mio frullato proteico che come sempre berrò andando in caserma. Si torna alla normalità. Chissà quale sarà la mia nuova normalità...
Guardo distrattamente sul tavolo e vedo un biglietto appoggiato al termos, lo prendo e inizio a leggere:

"Maya Bishop ti amo e ti amerò per sempre. Dal primo momento che ti ho vista mi sono persa nei tuoi occhi, nella tua bellezza e nella tua forza. Il tuo sorriso mi rende la donna più felice del mondo. Tu sei la mia casa. Una casa che cercavo da tanto tempo ma che non avevo mai trovato. Voglio passare il resto della mia vita con te, voglio renderti felice e voglio che tu sappia che io ci sarò sempre, nei momenti belli e in quelli brutti. Sei riuscita a entrare nella mia anima e lì per sempre resterai. Io sono tua e tu sei mia"

Non riesco a togliermi un sorriso stupido dalle labbra, i suoi voti nuziali...
Questa donna mi fa impazzire, sa come prendermi, sa cosa dire o fare in qualsiasi momento e soprattutto mi da una forza incredibile. Anche quando non c'è fisicamente mi fa sempre sentire la sua presenza. A volte mi chiedo come ho fatto a vivere finora senza di lei, senza qualcuno che mi ami così, incondizionatamente, che mi supporta e che accetta i miei momenti bui cercando di risollevarmi. La amo da impazzire. Prendo il telefono dalla tasca della giacca, vedo il suo messaggio. Certo, lei è qui con me, sempre. Le rispondo velocemente "Grazie, sei la migliore. Ti amo".
Ok, basta indugiare, è ora di affrontare il drago. Prendo lo zaino, le chiavi ed esco di casa. Si torna alla 19.

Forever and Ever. And then...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora