Italia, amore mio

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Maya POV

L'Italia è veramente un paese stupendo, siamo qui da pochi giorni ma me ne sono già perdutamente innamorata.
Siamo arrivate a Roma, ma ci siamo spostate subito a Firenze. Il clima è mite e il sole scalda dolcemente i nostri volti abituati alla pioggia di Seattle.
Stiamo passeggiando per il centro della città, sempre mano nella mano e io non posso fare a meno di distogliere lo sguardo dalla bellezza che mi circonda. Ovviamente continuo a chiedere a Carina come sta, se ha voglia di fermarsi, se preferisce tornare in hotel, ma lei imperterrita e testarda non vuole che io mi perda l'occasione di riempirmi gli occhi e il cuore.
"Amore è incredibile, in vita mia non avevo mai visto niente del genere!".
"Bambina sei proprio americana" ribatte prendendomi in giro, come sempre.
Dopo aver visitato il Duomo e piazza della Signoria però le propongo di tornare in hotel.
Nel pomeriggio ci sposteremo nel Chianti.

Una mezz'ora d'auto e ci siamo. Siamo immerse nel verde delle colline, circondate da ulivi. L'agriturismo è fantastico e a parte un'altra coppia di inglesi ci siamo solo noi. Almeno potrò fare un po' di conversazione senza che mia moglie mi debba tradurre tutto quello che viene detto.
La nostra camera guarda proprio sulla piscina.
"Ce lo facciamo un bagno?".
"Perché no, il clima è perfetto e l'acqua è riscaldata".
Tempo pochi minuti e siamo già in acqua. Ridiamo e scherziamo, finché, per l'ennesima volta le chiedo del test di gravidanza...
"No, amore, non l'ho ancora fatto. Stai tranquilla".
Mi abbraccia e avvolge le gambe intorno alla mia vita. È sexy da morire in questo momento e non posso fare a meno di baciarla con un trasporto sempre maggiore e la temperatura si fa bollente.
Improvvisamente si stacca da me.
"Forse è meglio se continuiamo in camera, non vorrei dare spettacolo".
Non me lo faccio ripetere due volte, mi dirigo verso il bordo e le do una mano per uscire. Tornate in camera possiamo dare sfogo ai nostri istinti, bacio ogni centimetro del suo corpo, indugio sulla sua pancia e faccio di tutto per farle raggiungere il piacere estremo.
Siamo sfinite e ci addormentiamo così, ancora umide, nude e abbracciate.
Non mi sono ancora abituata al jet lag e quando mi sveglio vedo che fuori il sole è già alto.
Carina non c'è, così mi infilo qualcosa ed esco.
La vedo sotto la vigna, dove ci sono i tavoli per la colazione. Sta parlando con la coppia inglese. Mi avvicino a lei e le stringo le braccia intorno alla vita.
"Buongiorno amore mio".
Lei si gira e mi da un dolce bacio sulle labbra.
"Sai, stavo parlando con questi simpatici signori di Roma. Loro ci sono già stati e mi hanno consigliato un paio di posti nascosti da visitare".
"Benissimo, allora andiamoci, voglio vedere tutto. Ma adesso ho bisogno di un caffè e anche di qualcosa da mangiare".
Salutiamo la coppia e ci sediamo a un altro tavolo.
"Ti piace il mio paese?".
"È incredibile! So di averne vista una minima parte ma non è paragonabile a nient'altro al mondo che abbia mai visto".
"Sono contenta sai?" lo dice in modo strano.
"Perché?".
"Perché ho portato la mia casa a casa. Non so se capisci cosa voglio dire...".
Lo capisco molto bene, le prendo la mano, mi allungo verso di lei e la bacio.

Carina POV

Mi sto godendo al massimo questi giorni in Italia con Maya e devo ammettere che la sua idea di venire qui, anche se bizzarra, è stata una delle migliori che abbia mai avuto.
Ogni tanto mi tengo in contatto con la Wilson per sapere come vanno le cose in ospedale e se sta seguendo le pazienti che le ho lasciato. Ma non voglio distogliere troppo l'attenzione dal momento che stiamo vivendo.

Oggi purtroppo lasciamo la Toscana, ci aspetta Roma.
Un paio di ore d'auto e siamo tornate nella capitale.
"Allora, che ne dici della versione originale delle vostre pacchianate americane?".
Maya mi guarda un po' offesa ma non può fare a meno di sorridere.
"È pazzesco. L'ho già detto forse? Beh, qui tutto è incredibile".
L'hotel che abbiamo prenotato si trova in centro e ha una stupenda terrazza che ci permette di vedere i monumenti più famosi della città.
Ci concediamo delle lunghe passeggiate, voglio portarla in tutti i miei posti preferiti e quando vede il Colosseo sembra quasi impazzire.
"Hahaha... hai visto com'è nella realtà?".
"Smettila di ridere di me!".
Quanto amo stuzzicarla e vederla in imbarazzo, lo sa perfettamente che non lo faccio con cattiveria, infatti ogni volta che succede poi la abbraccio e la bacio.
La sera usciamo sempre, Roma è magica di notte. Ci fermiamo davanti alla fontana di Trevi.
"Adesso devi esprimere un desiderio e buttarci dentro una moneta".
La vedo seria seria, chiude gli occhi e dopo poco lancia la moneta nell'acqua.
"Cos'hai desiderato?".
"Non te lo posso dire, sennò non si avvera" mi risponde facendomi l'occhiolino.
Rientrate in hotel ci buttiamo sul letto, siamo distrutte da questi giorni così intensi. Ci guardiamo negli occhi e non posso fare a meno di accarezzare il suo viso.
"Grazie per avermi convinta a venire qui".
Sembra non capire.
"L'ultima volta che sono stata in Italia, l'anno scorso, non ho praticamente mai lasciato l'ospedale. Invece adesso sono qui, a godermi il mio paese con la mia persona preferita".
Avvicina il viso al mio e mi bacia.
"Ho una moglie italiana e quindi devo conoscere il suo paese. E poi anche nostro figlio sarà in parte italiano, magari la prossima volta verremo qui con lui. O lei".
Sapevo che sarebbe arrivata a questo, ma cambio subito discorso.
"Sai, il nostro programma prevedeva di andare a Venezia, ma ho fatto un piccolo cambiamento...".
So quanto la disturbi quando i suoi piani vengono modificati all'ultimo minuto.
"Fidati di me, ti ho preparato una sorpresa. Domani mattina abbiamo un aereo da prendere. Dobbiamo andare in un posto speciale".
"Con te andrei anche in capo al mondo".
Mi stringe forte e mi posa la testa tra il collo e la spalla. E in un attimo crolla in un sonno profondo.

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