Gravidanza

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Carina POV

Ogni giorno che passa mi vedo sempre più grossa, ormai sto per entrare nell'ultimo trimestre e non posso fare a meno di fantasticare su come sarà il nostro bambino.
L'altra sera siamo state a cena a casa di Owen e Teddy, è stato piacevole per una volta trascorrere un po' di tempo con un'altra coppia sposata con figli. Ma la sorpresa più grande è stata Maya, ha praticamente passato quasi tutto il tempo a giocare con Leo e Allison, i loro bambini. Sono rimasta senza parole a vederla così, lei che non sapeva neanche se un giorno avrebbe voluto avere figli, mi ha praticamente convinta ad averne uno nostro e adesso si diverte a giocare con loro. Incredibile. Anche Teddy era stupita da questo cambiamento di rotta da parte di mia moglie, ma le ho detto che non può neanche immaginare quanto si stia impegnando per fare in modo che, quando arriverà il momento, tutto sia perfetto.

In ospedale le giornate sembrano non finire mai, per fortuna l'estate di Seattle, se così possiamo chiamarla, non è particolarmente calda e quindi riesco a sopportare più facilmente anche il clima.
Jo non sta nella pelle al pensiero del mio parto, le ho promesso che sarà lei a seguirmi, ma se ci dovessero essere delle complicazioni voglio che chiami aiuto.
Ok, è molto brava, ma non deve fare pratica proprio su di me.
La giornata è quasi finita, prendo il telefono e chiamo Maya. Se possibile è diventata ancora più maniaca del controllo e vuole essere aggiornata in ogni momento possibile.
"Ciao Bambina, prima che me lo chiedi stiamo bene" sorrido pensando al sospiro di sollievo che avrà tirato.
"Bene bene. Questa sera sono a casa, vuoi che mi fermi a prendere qualcosa da mangiare?".
"No, non importa. Preferisco cucinare io qualcosa. A dopo. Ti amo".
"E io vi amo di più".
Riaggancio e torno in corsia, una paziente mi sta aspettando per una visita.

Tornata a casa la prima cosa che faccio è buttarmi sotto la doccia, devo lavare via tutta la fatica della giornata e soprattutto ho bisogno di rilassarmi un po'.
Appena esco mi infilo qualcosa di comodo, ormai la maggior parte dei miei vestiti non mi entrano più, così opto sempre per degli shorts, una vecchia t-shirt e piedi scalzi. Mi affaccio nella ex camera degli ospiti che un po' alla volta stiamo sistemando perché sia la stanza del bambino.
Non avendo voluto sapere il sesso abbiamo optato per dei toni neutri, i muri sono di un bel color giallo pastello e tutti i mobili sono bianchi. Alle pareti sono già appesi delle stampe raffiguranti animali, alcune nostre foto, soprattutto scattate in Italia, c'è un bellissimo carillon sopra la culla e un milione di pupazzi che amici e colleghi continuano a regalarci.
Ogni volta che entro qui non posso fare a meno di sorridere e sentire una stretta al cuore.
Non vedo l'ora di conoscere il nostro piccolino.
Adesso però è tardi, tra poco Maya sarà a casa e quindi è meglio che inizi a preparare qualcosa.

Maya POV

Che giornata, il telefono sembrava non voler smettere di squillare per richieste di soccorso. Per fortuna non abbiamo avuto nessun intervento grave, ma la stanchezza si fa sentire.
Non vedo l'ora di sistemare le ultime carte per poi tornare a casa da Carina e, dato che cucina lei, penso che mi fermerò a comprare del gelato. So quanto le piaccia e prima che mi faccia uscire un'altra volta in piena notte per una delle sue voglie mi faccio trovare già preparata.
Finalmente arrivo a casa, poso lo zaino e le chiavi all'ingresso, il gelato sul bancone e mi trovo davanti la scena più sexy che si possa immaginare: Carina che cucina. Mi fa impazzire.
Vado subito verso di lei, la abbraccio da dietro stringendole le braccia intorno alla vita e le bacio la spalla.
"Buonasera amore mio. Hai avuto una buona giornata?" le chiedo accarezzandole la pancia.
Gira la testa e mi da un dolce bacio.
"Sì Bambina, ma il piccolino qui è stato molto irrequieto...".
Continuo ad accarezzarla e ogni tanto sento qualche movimento nella pancia. È una sensazione straordinaria.
"Aspetta, aspetta, aspetta... Forse sei riuscita a farlo calmare. Finalmente non scalcia più tanto".
"Meno male... un po' alla volta stiamo prendendo confidenza noi due, vero?" dico con una vocina stupida, come se stessi parlando con il piccolo.
Ridiamo entrambe.
"Vado a farmi una doccia veloce, dieci minuti e torno subito da te".
"Certo, fai pure, tanto qui manca ancora un po'".
Metto il gelato nel freezer e corro verso il bagno.

La cena è stata molto piacevole, semplice e leggera, come vuole Carina per non prendere troppi chili.
Una volta finito le ordino di andarsi a stendere e mi occupo di sistemare tutto, lavare i piatti e pulire. Voglio fare tutto il possibile perché non si stanchi troppo.
Quando è tutto in ordine vado in camera, ma mi soffermo sulla porta. Sono in estasi a guardarla distesa sul letto, mentre si accarezza la pancia e intanto legge una rivista medica.
"Che fai li impalata?".
"Mi godo la vista..." le rispondo sorridendo.
"Dai sciocca, vieni qui, ho bisogno di coccole e di un bel massaggio ai piedi".
Non me lo faccio ripetere due volte, la raggiungo sul letto e mi stendo tra le sue gambe. Amo posare la testa sulla pancia e sentire i rumori del bambino. La bacio e l'accarezzo, mentre Carina gioca con una ciocca dei miei capelli e mi accarezza la testa.
"Lo sai che non vedo l'ora di conoscerlo. O conoscerla".
"Anche io... ma per il momento è meglio che resti ancora un po' qui dentro".
Mi metto seduta sul letto, do un bacio a mia moglie e inizio a massaggiarle i piedi. Sembra andare in estasi...
"Wow... in questo momento è anche meglio del sesso" mi dice.
"Non pensavo di essere così brava a fare i massaggi. Però spero di essere brava anche nell'altro..." le rispondo in tono sommesso.
"Bambina, sei fantastica in tutto. Te l'ho sempre detto!".
Meno male...
"A proposito, sai che giorno è domenica prossima?".
Ci pensa un po' su e poi finalmente le si illuminano gli occhi.
"Il nostro anniversario! Ma ci pensi che è già passato un anno? Avresti mai detto che saremmo state in questa situazione?".
"A dire il vero non l'avrei detto, ma l'ho sicuramente sperato. Bambino compreso" le dico facendo l'occhiolino.
"E vuoi fare qualcosa di speciale?".
"Forse... tu però non devi preoccuparti di niente, ho già programmato tutto io. Fidati di me".
Glielo dico nello stesso modo in cui lei lo dice sempre a me, infatti non può fare a meno di ridere.
"Ok ok comandante. Adesso però mi serve una bella dormita".
Mi bacia e si stende su un fianco. Io mi metto al suo fianco e l'abbraccio posando una mano sulla pancia, come faccio sempre da quando è incinta.
"Buonanotte amori miei. E... se per caso ne avessi voglia questa notte... il tuo gelato è nel freezer".
Chissà se ha sentito le mie parole perché è crollata immediatamente.
Chiudo gli occhi anch'io, con un sorriso sulle labbra che non riesco più a togliermi e perdendomi nel profumo della sua pelle.

Forever and Ever. And then...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora