Un'altra copia del settimanale fu lasciata davanti alla porta della camera del mastro ospite. Per non disturbarlo.
Ma in realtà Luka era sveglio da tempo: sentì il fruscio della carta che veniva poggiata, ma quando uscì dalla sua stanza ignorò completamente l'esistenza del giornale. Per essere precisi, non era ignorante dell'esistenza del giornale, anzi, ne conosceva il contenuto dapprima che fosse stata buttata giù la bozza. Poi aveva fretta di essere da qualche parte. Non molto lontano.
Nei corridoi sentì i mormorii di due domestiche pettegole che cessarono non appena gettò loro uno sguardo. Non le biasimava: raramente la servitù sapeva leggere e le notizie si divulgavano con la rudimentale tecnica orale.
Entrambe gli rivolsero una riverenza. Una disse: «Sua maestà...»
«Lo so» rispose Luka. Ringraziò comunque e proseguì per la sua strada.
Camminò a passo svelto e si fermò prima di una grande porta. Gli stipiti erano decorati da graziose incisioni in oro e in alto c'era lo stemma della famiglia reale. Per la prima volta, dedicò del tempo ad osservarlo: la testa cavallina urlava silenziosa, la lingua biforcuta dritta fuori dalle fauci, ed era attraversata sul collo da una spada...
«Siete voi, Luka?» chiamò la voce di una donna con la cuffia in testa e la radice del naso stretta tra le dita. «Entrate. Vi prego.»
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Il Regno Di Hod'ragen
FantasíaIl regno di Hod'ragen è stato innalzato sulla carcassa di un drago, ai tempi in cui questi occupavano in massa la pianura che va dalle montagne Serpentine al Mare Gorgogliante. Regine dopo re e re dopo regine hanno mosso i primi passi su quel che r...
